L’Eid al-Fitr: la Pasqua nell’Islam

Eid al-Fitr

La Pasqua, giornata sacra che nell’Islam prende il nome di Eid al-Fitr,  è, di fatto, una festività cristiana, conosciuta altresì come Domenica della Resurrezione: ciò che, infatti, i cattolici ricordano e celebrano durante questa importante ricorrenza, è proprio la resurrezione di Gesù, avvenuta esattamente tre giorni dopo la sua crocifissione.

Nonostante si tratti di una festività cristiana, la Pasqua viene comunque celebrata anche nel resto del mondo, secondo le tradizioni e le credenze locali; nel mondo islamico, come citato precedentemente, la Pasqua, differenza del Natale, coincide con il giorno dell’Eid al-Fitr. Per poter comprendere meglio l’importanza che riveste tale festività per gli islamici, è necessario soffermarsi su uno dei Cinque Pilastri della religione islamica: il Ramadan. Il Ramadan corrisponde al nono mese del calendario islamico, ed è estremamente importante, in quanto coincide con il mese in cui fu rivelato, per la prima volta, il Corano al profeta Maometto.

Il termine del Ramadan è sancito dall’Eid al-Fitr, giornata di festa e di preghiera, durante la quale è fatto divieto di digiunare. Durante questo significativo periodo dell’anno, il popolo islamico, dall’alba al tramonto, pratica il digiuno (Sawm), ma non solo: è un mese in cui i fedeli evitano qualsiasi tipo di comportamento peccaminoso e violento, dedicandosi alle preghiere e alla lettura del Corano. Cibi e bevande vengono preparati e serviti unicamente dopo il tramonto e prima dell’alba del giorno seguente: questi due unici pasti prendono il nome, rispettivamente, di iftār e suhūr.

 

Laylat al-Qadr e Eid al-Fitr: la fine del Ramadan

Se il Ramadan rappresenta un mese di estrema importanza per gli islamici, non meno rilevanti sono la Laylat al-Qadr e l’Eid al-Fitr: la Laylat al-Qadr è la Notte del Destino, una delle più sacre del calendario islamico, perchè è proprio durante questa notte che il Corano fu rivelato a Maometto per la prima volta. Non si conosce la data precisa della Laylat al-Qadr, in quanto varia di anno in anno, ma si sa per certo che cade in una delle ultime dieci notti dispari del mese del Ramadan. Viene chiamata Notte del Destino perché è una notte speciale, di pace e salvezza, ed è proprio durante questa notte che ogni credente plasma il proprio destino, fino all’anno successivo, in base a quanta fede ripone in Dio.

L’ultimo giorno del mese del Ramadan è l’Eid al-Fitr, ossia la Festa della rottura del digiuno. Questa festa viene celebrata quando si avvista, per la prima volta, la falce di luna; le celebrazioni di questa sacra festività iniziano all’alba del giorno successivo, con la preghiera dell’Eid, che segue un suo particolare rituale: viene eseguita all’aperto, o anche in una moschea, ed è seguita da un sermone, per poi concludersi con una supplica, attraverso la quale i fedeli chiedono perdono, misericordia e pace per tutti gli esseri viventi, soprattutto per i più bisognosi. Questa importante giornata prosegue all’insegna di festeggiamenti, banchetti e opere di carità, che non devono mai mancare; è obbligatorio, durante l’Eid al-Fitr, consumare pasti, prettamente dolci, dopo il mese di digiuno del Ramadan.

 

Pasqua ed Eid al-Fitr: quali differenze?

Come si ha avuto modo di constatare, la Pasqua cristiana e l’Eid al-Fitr islamico non presentano molte differenze: sono entrambe giornate precedute da un periodo di sacrifici e rinunce, ossia la Quaresima e il Ramadan, che culminano con una giornata di gioia, festeggiamenti, preghiere e unione. Soprattutto, sono celebrazioni che rivestono un’importanza estrema per i fedeli che, con emozione e devozione, partecipano attivamente a queste ricorrenze. sSi può, dunque, affermare che la sostanziale differenza consiste nel motivo per il quale si celebrano queste due festività, e nel periodo dell’anno in cui cadono la Pasqua e l’Eid al-Fitr, ma ciò che accomuna tutti i fedeli e che elimina qualsiasi barriera è l’amore per il proprio credo e per le proprie tradizioni. 

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Fonte immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Eid_al-Fitr_celebrations,_Somalia;_June_2019_(05).jpg

A proposito di Federica Marra

Mi chiamo Federica, ho 27 anni e vivo ad Atripalda, una cittadina situata nella provincia di Avellino, in Campania. Ho conseguito la laurea triennale in Lingue e Culture straniere presso l’Università degli Studi di Salerno e, successivamente, ho deciso di completare il mio percorso di studi con un Master di I° livello in Traduzione giuridica forense, unendo, così, due delle mie più grandi passioni. Dall’età di 19 anni, mi affianco a bambini e ragazzi come tutor scolastica. Ho collaborato con qualche sito online in lavori di traduzione, ma il mio obiettivo è diventare traduttrice tecnica del tribunale. Accontentarmi non è nel mio stile, sono estremamente ambiziosa e punto ad una costante crescita personale e lavorativa. Ho ancora tanto su cui lavorare e migliorare, per cui sono sempre pronta ad accettare nuove sfide e a mettermi costantemente in discussione. Amo l’arte, la letteratura e i libri; in questi ultimi, trovo rifugio, ispirazione e vita.

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