Movimenti di liberazione internazionale: perchè nascono?

Movimenti di liberazione internazionale: perché nascono?

I movimenti di liberazione internazionale nascono in Africa negli anni Settanta, per poi diffondersi in America Latina e in Europa. In questo articolo andremo a capire cosa sono e su quali principi si basano i movimenti di liberazione internazionale e perchè nascono

Movimenti di liberazione internazionale

I movimenti di liberazione internazionale nascono per la lotta alla difesa del principio di autodeterminazione dei popoli. La lotta che questi movimenti perseguono, a differenza dei partiti insurrezionali, è legittimata dal diritto internazionale.  Il principio di autodeterminazione dei popoli introdusse dunque un nuovo parametro per valutare la legittimità del potere, ossia il rispetto delle aspirazioni dei popoli e delle nazioni, oltre che il rispetto di ogni stato che esercitasse la podestà d’imperio su un territorio. Questo comporta, per i popoli sottoposti a dominio coloniale, il diritto di secessione della madrepatria, mentre per i popoli sottoposti a dominio militare il diritto di secessione. Il principio di autodeterminazione comporta, per i gruppi razziali cui sia negato il pieno accesso al governo in uno stato sovrano, sia il principio di secessione, sia il principio di perseguire il proprio sviluppo sociale, politico e culturale. Quindi, gli stati che opprimono i popoli che appartengono ad una categoria di dominio di occupazione militare, coloniale e così via, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto di autodeterminazione. I popoli a cui spetta questo principio vantano un vero e proprio diritto nei confronti dello stato oppressore, e gli stati terzi devono sostenere i popoli a cui spetta tale diritto. Ai movimenti di liberazione internazionale viene riconosciuto il diritto di usare la forza contro chi minaccia la loro libertà, contro gli oppressori, e di combattere al fine di mantenere o conquistare la propria indipendenza. Nell’Articolo 96 del Protocollo di Ginevra del 1977 viene stabilito che i popoli, in quanto soggetti di diritto internazionale, dispongano di un apparato istituzionale tale da garantire la gestione delle relazioni internazionali. 

Obiettivi e motivi di fondo

Gli obiettivi dei movimenti di liberazione internazionale sono principalmente:

  • La lotta per la liberazione da regimi di  dominio coloniale;
  • La lotta per la liberazione da ogni regime razzista;
  • La lotta per la liberazione da ogni genere di occupazione straniera del proprio territorio. 

In quanto manifestazione della volontà di popoli interi, i movimenti di liberazione agiscono in difesa di principi:

  • Etnici;
  • Culturali;
  • Religiosi;
  • Storici.

Per quanto riguarda l’uso della forza, è proibito dall‘Articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite il ricorso alla minaccia o all’uso della forza contro i popoli che invocano il diritto all’autodeterminazione. I movimenti di liberazione internazionale, in quanto lottano per la loro autodeterminazione, hanno invece il diritto di ricorrere alla forza per agire contro lo Stato. Il controllo effettivo di un territorio non è una condizione essenziale per l’acquisizione della soggettività internazionale, e per essere considerati soggetti della comunità internazionale non è necessario il riconoscimento da parte degli altri membri della comunità. 

fonte immagine: Wikicommons

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