Ordini religiosi: Francescani e Domenicani

ordini religiosi

A partire dall’ XI secolo gli ordini religiosi furono una risposta ai movimenti ereticali. L’eresia era simbolo di corruzione, minaccia del clero e opposizione dell’ortodossia medievale (la retta e vera dottrina rivelata da Dio e annunciata dalla Chiesa cattolica), che respingeva i dogmi, la meditazione dei sacerdoti ed i sacramenti. Proprio per contrastare le eresie, si instaurò il Tribunale dell’Inquisizione.

I principali giudici inquisitori furono i Domenicani e i Francescani: si tratta di ordini religiosi mendicanti, in quanto portatori di ideali di povertà, che condannavano tutte quelle forme di vita religiosa riconosciute come irregolari, nel timore di una perdita di controllo da parte dell’istituzione ecclesiastica dei nuovi fermenti spirituali che si facevano sempre più presenti nel mondo latino.

Ma vediamo più precisamente quali sono le caratteristiche di questi due ordini religiosi, analizzando analogie e differenze tra esse.

Ordine francescano

Descriviamo in primis uno degli ordini religiosi che mise insieme tre famiglie religiose maschili che hanno in comune l’appellativo di Frati Minori. Il suo nome ci riporta a quello del suo fondatore, San Francesco d’Assisi, religioso e poeta italiano; sempre dal nome dell’Ordine, deriva anche la parola per indicare i suoi membri, ovvero i francescani. Egli lo fondò nel 1209, presentandosi come una comunità unita, con precise e rigide regole da rispettare: vivevano a stretto contatto col popolo e, ispirandosi (se non proprio imitando) alla vita di Gesù Cristo, seguivano gli ideali della carità e dell’umiltà, vivendo del proprio lavoro senza poter possedere alcun tipo di bene materiale (anche possedere un libro). Si pensi che, a un certo punto della storia, San Francesco ha dovuto “ammorbidire” delle regole per far sì che fosse accettata dalla Chiesa cattolica: ciò accadrà nel 1224 da parte del papa Onorio III.

Alla morte di San Francesco ci fu una scissione dell’Ordine: da una parte gli spirituali, frati seguaci del pensiero di Gioacchino Fiore, i quali aspiravano alla vita ascetica e mendicante, restando fedeli alla Regola originale che li aveva da sempre contraddistinti; dall’ altra parte i conventuali, la grande maggioranza, che invece ne accettano le attenuazioni e propugnano l’istituzionalizzazione di tale comunità.

Oggi quest’Ordine sopravvive ancora, contando, tra tutti i frati e monache francescane del mondo, circa 50.000 membri.

Ordine domenicano

Arriviamo all’altro degli importanti Ordini religiosi, quello domenicano: anche sta volta il nome prende spunto dal suo fondatore Domenico di Guzmán, presbitero spagnolo che lo fondò nel 1216. Egli basò il suo pensiero sul principio della predicazione, convinto che solo l’arma della persuasione e della battaglia teorico-religiosa possa sconfiggere i movimenti di protesta e portare alla salvezza delle anime; ed è per questo motivo che i membri della comunità, i domenicani, sono anche noti come frati predicatori. Inoltre, sempre secondo il pensiero domenicano, per confutare le dottrine eterodosse era necessario essere esemplarmente poveri e avere una solida preparazione culturale: infatti, i conventi di quest’Ordine divennero importanti centri di studi teologici e biblici (appartennero all’ordine alcuni dei più importanti teologi medievali come Tommaso d’Aquino e Alberto Magno).

Attualmente, l’Ordine domenicano conta 600 conventi e quasi 6.000 frati.

Fonte immagine articolo: Pixabay e Wikipedia

A proposito di Valeria Provvisier

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