Il Mar Egeo è una porzione fondamentale del bacino del Mediterraneo, situata tra le coste della penisola balcanica a ovest (Grecia) e quelle dell’Anatolia a est, con l’isola di Creta a delimitarne il confine meridionale. Questo mare, punteggiato da celebri arcipelaghi come le Cicladi e il Dodecaneso, ha un nome le cui radici affondano in una delle più celebri storie della mitologia. Ma perché si chiama così? Scopriamo insieme l’origine del nome Mar Egeo.
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La sottomissione a Creta e il debito di Atene
Secondo un’antica leggenda, questo nome deriva direttamente dalla mitologia greca. La storia narra del re di Atene Egeo e di suo figlio, il principe Teseo. In quel tempo, Atene viveva una condizione di sottomissione nei confronti della potente civiltà minoica e aveva un debito con Creta a causa della morte del figlio del re Minosse, Androgeo. La responsabilità della sua morte è raccontata in modi diversi: una prima versione narra che fu proprio re Egeo a farlo uccidere per gelosia nei confronti delle sue eccezionali doti atletiche. In un’altra versione, invece, si dice che furono gli ateniesi stessi ad ucciderlo durante dei giochi ginnici.
A prescindere dalla causa, Minosse impose ad Atene un terribile tributo: la città era costretta a inviare sette fanciulli e sette fanciulle ogni nove anni per pagare il debito. Questi giovani erano destinati a diventare il pasto del Minotauro, una creatura mostruosa rinchiusa nel Labirinto.
Il ruolo del principe Teseo nel mito
Teseo è una figura centrale della mitologia greca: descritto come un eroe troppo sicuro di sé e a tratti presuntuoso, la sua discendenza era considerata duplice, ritenendolo figlio sia di Poseidone che di Egeo. Teseo appare in diversi miti, come quello che lo lega ad Arianna o alle vicende delle Amazzoni, ma la storia che definisce il suo rapporto con il padre ebbe un ruolo determinante.
Un giorno il principe decise di offrirsi volontario e partire per Creta insieme agli altri giovani, con il fermo scopo di uccidere il mostruoso Minotauro e liberare Atene dal tributo. Il re Egeo non era molto d’accordo con questa decisione: la sua più grande paura era che il figlio potesse morire nell’impresa. Ma la testardaggine di Teseo vinse e l’eroe fece un compromesso con il padre: la nave sarebbe partita con le vele nere, simbolo di lutto. Se fosse riuscito a vincere, al suo ritorno avrebbe dovuto issare le vele bianche come segnale di vittoria; in caso contrario, l’equipaggio avrebbe lasciato le vele nere, a testimonianza della sua morte.
Teseo era così superbo che era convinto di riuscire a sconfiggere il mostro ibrido; secondo una versione del mito, lasciò a casa sua moglie Ippolita, regina delle Amazzoni, e suo figlio Ippolito. Era deciso a vincere e infatti ci riuscì, però non da solo: la sua estrema bellezza conquistò il cuore della principessa Arianna, figlia di Minosse, che lo aiutò a trovare la via per uscire dal labirinto dopo aver ucciso il Minotauro.
La dimenticanza di Teseo e il tragico destino di Egeo
Sulla via del ritorno, però, il principe dimenticò di cambiare le vele in bianche. Le ragioni di questa fatale dimenticanza sono molteplici e variano a seconda delle fonti del mito.
Evento del mito | Diverse interpretazioni della leggenda |
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Dimenticanza delle vele bianche | Causata dalla grande gioia per la vittoria o dalla profonda tristezza per aver abbandonato arianna sull’isola di nasso. |
Intervento divino | Una possibile punizione da parte di poseidone per l’uccisione del minotauro. |
Maledizione di Arianna | Secondo alcune fonti, fu arianna stessa, sentendosi tradita, a maledire teseo affinché dimenticasse il patto con il padre. |
Qualunque versione si scelga, questa dimenticanza ebbe delle conseguenze terribili. Il re Egeo, scrutando l’orizzonte da un’alta scogliera, vide la nave del figlio avvicinarsi con le vele nere. Pensò che suo figlio fosse morto e, sopraffatto dal dolore, decise di gettarsi in mare dal punto più alto. Da quel giorno, si narra che quel mare prese il nome dal re che morì annegando nel dispiacere, diventando per sempre il Mar Egeo.
Esistono altre ipotesi sull’origine del nome?
Sebbene la leggenda di Egeo sia la spiegazione più affascinante e diffusa, gli studiosi hanno formulato anche altre teorie. Un’ipotesi linguistica fa derivare il nome dal greco antico αἶγες (aiges), che significa “onde”, descrivendo così un “mare ondoso”. Un’altra teoria lo collega alla città di Egea (Aigai), un antico centro nella regione dell’Eubea, o persino a una regina delle Amazzoni di nome Egea, che secondo alcune fonti sarebbe morta in mare.
Fonte immagine: Pixabay (autore @thanasispp)
Articolo aggiornato il: 17/09/2025