Pellegrinaggi religiosi: dai luoghi sacri ai rituali

Pellegrinaggi religiosi: dai luoghi sacri ai rituali

I pellegrinaggi  religiosi variano in base alla fede e, soprattutto, comportano plurimi rituali da effettuare.

Pellegrinaggi cristiani

Per quanto riguarda il cristianesimo, le mete dei pellegrinaggi religiosi per antonomasia predilette dai credenti sono orientate verso Gerusalemme e la Terrasanta, Roma e Santiago di Compostela (Spagna); anche se altri luoghi legati alla pratica del pellegrinaggio sono, ad esempio, Lourdes (Francia), Medjugorje (Bosnia ed Erzegovina), ma anche Assisi, Padova e Loreto (Italia) e la Basilica di Nostra Signora di Fatima (Messico).

Normalmente, sin dal Medioevo i pellegrinaggi si compivano a piedi, come ancora accade oggigiorno solo per pochi, compiendo percorsi differenti in base alla località presso cui si era rivolti. Ad esempio, per il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela esistono molti percorsi ma il più famoso è il cammino francese che inizia dai Pirenei e prosegue su due percorsi: o quello verso Roncisvalle (Navarra) o verso Somport (Aragona); questo cammino è lungo circa 800 km ed è stato intrapreso dopo la scoperta delle reliquie di San Giacomo il Maggiore nella Cattedrale di Santiago di Compostela, a lui dedicata. L’origine di questo pellegrinaggio è dovuta alla repentina diffusione del Cristianesimo in Europa e alla venerazione di San Giacomo in Spagna nel IX sec; infatti, la diffusione del pellegrinaggio a Compostela divenne strumento di coesione interna ed esterna per il regno di Alfonso II dato che a Gerusalemme non era accessibile, essendo in mano dei musulmani.

Rituali del pellegrinaggio a Compostela

Prima dell’arrivo alla cattedrale:

  • Depositare una pietra alla Cruz de Hierro per lasciarsi alle spalle i peccati commessi;
  • Farsi un bagno a Finisterre;
  • Ricevere la benedizione di un pellegrino prima di mettersi in partenza.

All’arrivo a Compostela:

  • Attraversare la Porta Santa della Cattedrale;
  • Abbracciare l’apostolo San Giacomo;
  • Partecipare alla Messa del Pellegrino;
  • Vedere il volo del Botafumeiro: assistere al grande incensiere che vola sulla navata centrale della Cattedrale;
  • Ottenere l’indulgenza plenaria;
  • Salire sui tetti della Cattedrale: nel Medioevo si era soliti salire sui tetti della Cattedrale e bruciare i propri abiti in segno di purificazione, ma oggigiorno non viene più effettuato;
  • Contemplare il Portico de la Gloria.

Pellegrinaggi religiosi islamici

I pellegrinaggi religiosi islamici si distaccano un po’ da quelli cristiani; tuttavia, il concetto alla base è sempre il medesimo. Innanzitutto, la religione musulmana si divide in due correnti: i Sunniti e gli Sciiti, che hanno pensieri completamente differenti circa la questione della discendenza e del governo della popolazione araba a seguito della morte del Profeta. Se gli sciiti pensano che il successore di Maometto avrebbe dovuto essere dal principio suo cugino e genero Alī ibn Abī Ṭālib, i sunniti, invece, sostengono che il successore avrebbe dovuto essere il discepolo più anziano e saggio del gruppo, ovvero Abu Bakr.

Dunque, occorre differenziare le mete di pellegrinaggio sunnite da quelle sciite.

Pellegrinaggio sunnita:

Le mete di pellegrinaggio sunnita sono Mecca e Medina: Medina, meglio conosciuta come “al-Madīna al-munawwara| La città illuminatissima” è importante perché nel 622 emigrò il Profeta ed è proprio lì che giace la tomba di quest’ultimo; Mecca, conosciuta, invece, come al-Madīna al-mukarrama| La città onorata” è importante perché luogo di nascita del Profeta e sede della Ka’ba.

Inoltre, quello del pellegrinaggio è, tra l’altro, uno dei cinque pilastri della religione islamica da compiere obbligatoriamente almeno una volta nella vita, però rispettando una serie di requisiti per effettuarlo.

Tra questi requisiti vi dev’essere possibilità economica, in quanto si tratta di un viaggio molto lungo che si svolge via terra o aerea che comporta un’uscita intingente di denaro e occorre anche verificare che questo denaro provenga da fonti lecite, altrimenti le preghiere non sarebbero accettate. Altra prerogativa è l’intenzione, si deve effettuare il pellegrinaggio volendolo col cuore e sotto alcuna costrizione, altrimenti non può essere considerato valido.

Pellegrinaggio sciita:

Per gli Sciiti le mete dei pellegrinaggi religiosi si diversificano leggermente, perché, hanno come meta d’arrivo la Mecca, ma, essendo molto lontana e costosa come meta, i vari gruppi sciiti si sono dedicati ai pellegrinaggi ai santuari degli Imam in Iran e Iraq (pratica ritenuta eretica dai sunniti).

I luoghi sacri dei dodici Imam sciiti sono:

  • Ali ibn Abi Talib a Najaf (Iraq) dove è collocata la tomba del quarto Califfo Ben Guidato;
  • al-Hasan a Medina (Arabia Saudita);
  • al-Hussain a Karbala (Iraq) dove vennero martirizzati il secondogenito del califfo ‘Alī e la figlia del Profeta, Fatima;
  • Muhammad al-Mahdi l’Imam nascosto.

Rituali del pellegrinaggio islamico sunnita:

  1. Iḥrām: l’ingresso in stato di purezza e consacrazione rituale;

Ma prima di entrare in questo stato occorre:

  • Tagliare le unghie, accorciare i baffi, rasare le ascelle e l’area del pube;
  • Lavare il corpo interamente, togliendo qualsiasi traccia di sporcizia;
  • Gli uomini devono togliersi qualsiasi abito, attillato, cucito e devono coprirsi con due lenzuoli, preferibilmente bianchi e puliti, e camminare scalzi o con sandali che non coprono le caviglie; mentre le donne devono togliersi tutto ciò che copre la faccia ma, allo stesso tempo, devono tenere i capelli ben coperti e nascosti con un velo non trasparente;
  • Dopo il bagno, si deve profumare il corpo ma non si deve profumare l’abbigliamento iḥrām; le donne devono usare il profumo moderatamente, per evitare di attrarre l’attenzione su di esse.

Inoltre, in questi pellegrinaggi le donne che iniziano la loro mestruazione o partoriscono prima di entrare in stato di ihram devono lavarsi, pulirsi e profumarsi così da essere considerate pure come ogni altra donna; qualora si dovessero manifestare le situazioni citate quando una donna è in stato di purità la donna dovrebbe fare quello che fanno le altre donne, ad eccezione della circumambulazione della Ka’ba, che deve essere rinviata fino a quando la loro speciale condizione non sia cessata;

  • Si pronuncia la niyyah, cioè l’intenzione, che può essere anche detta in silenzio;
  • Supplicare quando si entra in stato di iḥrām.

2. Circumambulazione della Ka’ba: consiste nell’effettuare 7 giri attorno alla Pietra Nera in senso antiorario;

3. Percorso tra Al-Safa ed Al-Marwa;

Pellegrinaggio induista

Tra i vari pellegrinaggi religiosi è importante citare anche quello induista. In questa religione sono considerati sacri molti luoghi per diversi motivi come, ad esempio, il Tempio di Shiva, di Ganesha e Surya e ciascuno di loro ha una propria storia e una cernita di fedeli che vanno lì in pellegrinaggio per adorarli.

Inoltre, il pellegrinaggio nell’induismo viene denominato “tirtha” e significa “incrocio”; attraversare questo incrocio metaforicamente rappresenta il passaggio dal piano umano a quello sovraumano.

Per gli induisti tirtha è anche l’attraversamento del fiume del Samsara, volto al raggiungimento di uno stato di liberazione. Attraverso questi pellegrinaggi religiosi, i fedeli acquisiscono meriti che li aiutano nella liberazione dal ciclo di reincarnazione.

Vi sono alcuni luoghi considerati sacri citati anche all’interno di testi come:

  • Kashi (Varanasi, Uttar Pradesh), dove il Dio Shiva fondò un santuario di purificazione;
  • Oudh (Ayodhya, Uttar Pradesh), luogo di nascita del Signore Rama;
  • Mathura (Uttar Pradesh), scena della natività di Signore Krishna;
  • Dvaraka (Dwarka, Gujarat);
  • Kanchipuram (Tamil Nadu).

Ma ancora, altri luoghi sacri sono i “Quattro Dham” cioè le “Quattro dimore degli Dei” che sono:

  • il Tempio Jagannath (una manifestazione di Krishna) a Puri, in Orissa, a est;
  • il Tempio di Vishnu a Badrinath, nell’Uttarakhand, a nord;
  • il Tempio di Shiva a Rameshvaram nel Tamil Nadu, a sud;
  • il Tempio Krishna a Dwarka nel Gujarat, ad ovest.

Rituali induisti:

  • Rituali domestici di adorazione;
  • Rituale di adorazione all’interno del Tempio;
  • Yoga e/o Meditazione;
  • Ripetizione di Mantra o invocazione delle proprie Divinità;
  • Studio delle Scritture;
  • Osservare i sacramenti ed i voti;
  • Eseguire pellegrinaggi ai luoghi Sacri;
  • Onorare le festività e i giorni Sacri;
  • Svolgere servizi a favore delle Divinità o della comunità.

Pellegrinaggi religiosi buddhisti

Ultimi, ma non meno importanti, sono i pellegrinaggi buddhisti: questi vengono effettuati nei quattro luoghi più importanti della vita di Buddha e sono:

  • Lumbinī: il luogo di nascita;
  • Bodhgayā: il luogo del Risveglio;
  • Sārnāth: dove predicò il primo sermone e mise in moto la ruota del Dharma;
  • Kuśīnagar: dove entrò nel Parinirvāṇa.

L’importanza di questi luoghi è data anche da alcune rappresentazioni simboliche che si trovano nel Mahaparinibbana Sutta, un sutra buddhista che si riferisce alla fine della vita di Buddha,in cui si trovano i seguenti simboli che indicano i quattro luoghi precedentemente citati:

  • un loto;
  • l’albero della Bodhi: l’albero sotto cui il Buddha giunse all’illuminazione;
  • la ruota del Dharma: luogo dove il Buddha rivela le quattro verità;
  • uno Stūpa: monumento, collocato nel subcontinente indiano, in cui si conservano le reliquie.

Fonte immagine “Pellegrinaggi religiosi: dai luoghi sacri ai rituali”: Pixabay 

A proposito di Di Nanni Rossella

Mi chiamo Rossella e sono una studentessa pugliese trasferitasi a Napoli per studiare lingue. Sono amante del buon cibo ,per questo mi definisco una buona forchetta, ma adoro viaggiare, quando e se posso, e anche leggere. Mi definisco una persona abbastanza schietta e precisa

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