A differenza di altre ricorrenze, la Pasqua è una festa “mobile” che cade sempre in giorni diversi. La sua data, infatti, non si basa sul calendario civile ma segue il complesso ritmo del calendario celeste. Il motivo di questa variabilità affonda le radici nella storia, nell’astronomia e nelle decisioni dei primi secoli del cristianesimo.
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La regola fondamentale: equinozio e luna piena
La regola per stabilire la data della Pasqua cristiana fu fissata nel 325 d.C. durante il Concilio di Nicea. Si stabilì che la Pasqua cade la prima domenica dopo la prima luna piena che si verifica il giorno dell’equinozio di primavera o subito dopo. Per convenzione, la data dell’equinozio di primavera è fissata al 21 marzo. Per questo motivo, la data della Pasqua può variare in un intervallo di 35 giorni, dal 22 marzo al 25 aprile.
Questa decisione derivò dalla volontà di svincolare la celebrazione cristiana dalla Pasqua ebraica, che cade il quattordicesimo giorno del mese di Nisan e si basa su un calendario puramente lunare.
La storia del calcolo: dal “computus” al ciclo di 532 anni
Nei primi secoli, la Pasqua cristiana era celebrata la domenica successiva a quella ebraica, ma l’imprecisione del calendario ebraico nel sincronizzarsi con l’anno solare creò presto dei conflitti. Iniziò così la ricerca di un metodo di calcolo autonomo, un algoritmo latino chiamato “computus paschalis”. Il primo a proporre un sistema fu Ippolito di Roma con un ciclo di 112 anni. In seguito, la Chiesa di Roma adottò un ciclo più accurato di 84 anni. In Oriente, invece, Anatolio di Laodicea comprese che il calcolo doveva basarsi sul ciclo metonico di 19 anni. Dopo secoli di dibattiti, si arrivò a un ciclo pasquale esatto di 532 anni (28×19), che fu utilizzato fino alla grande riforma del calendario Gregoriano nel 1582.
Come si calcola oggi la data della pasqua
Oggi la regola del Concilio di Nicea rimane valida. Di conseguenza, la Pasqua ricade sempre nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile. Se il primo plenilunio di primavera cade il 21 marzo di sabato, la Pasqua sarà il giorno dopo, il 22 marzo (il caso più “basso”). Se invece il plenilunio cade il 20 marzo, si dovrà attendere quello successivo (29 giorni dopo), arrivando al 18 aprile. Se quel giorno fosse una domenica, la Pasqua slitterebbe a quella successiva, il 25 aprile (il caso più “alto”). Dalla data della Pasqua dipendono poi tutte le altre feste mobili: le Ceneri (47 giorni prima) e la Pentecoste (50 giorni dopo).
Le date della pasqua per i prossimi anni
Seguendo il metodo di calcolo, ecco quali saranno le date della Pasqua cattolica per i prossimi anni.
Anno | Data della pasqua cattolica |
---|---|
2024 | 31 marzo |
2025 | 20 aprile |
2026 | 5 aprile |
2027 | 28 marzo |
Le differenze con la pasqua ortodossa
Ancora oggi la regola non è applicata uniformemente da tutte le chiese cristiane. Mentre cattolici e protestanti seguono il Calendario Gregoriano, le chiese ortodosse continuano a usare il precedente Calendario Giuliano. A causa dello sfasamento tra i due calendari, la Pasqua ortodossa può cadere nello stesso giorno di quella cattolica oppure fino a cinque settimane dopo, in un periodo che va dal 4 aprile all’8 maggio. È interessante notare come anche altre feste, come il Natale, siano legate a eventi astronomici come il solstizio d’inverno, a dimostrazione del profondo legame tra le stagioni e le ricorrenze più importanti.
Fonte immagine: Pxhere
Articolo aggiornato il: 10/09/2025