Proverbi brasiliani, i 4 più bizzarri

Proverbi brasiliani, i 4 più bizzarri

L’Italia, con i suoi 302.073 km2 di estensione territoriale vede una diversificazione culturale unica al mondo: ogni regione è a sé stante, ha le proprie tradizioni, costumi, dialetti e lingue. Ora proviamo a immaginare il Brasile, la cui estensione territoriale è circa 27 volte quella dell’Italia, è tra i 5 paesi più grandi al mondo, quanto può essere variegato un paese di tali dimensioni? Enormemente. Non si può parlare di una cultura brasiliana univoca perché tradizioni, culture, abiti e linguaggio cambiano radicalmente da stato a stato, paradossalmente un abitante del sud ha pochissimo in comune con uno del nord. Uno degli elementi che accomuna l’intero popolo brasiliano è quello delle espressioni idiomatiche. I proverbi brasiliani raccontano storia, cultura e tradizioni della nazione e per questo sono conosciuti in tutto il paese.

Ecco, quindi, 4 dei proverbi brasiliani più bizzarri

1) Fazer uma vaquinha

Letteralmente “fare una piccola vacca”, il che può suonarci come bizzarro ma si tratta di uno dei proverbi brasiliani più usati, che vede la sua origine negli anni ‘20 negli ambienti calcistici. All’epoca, infatti, i calciatori non percepivano lo stipendio che percepiscono oggigiorno e quindi le squadre di calcio, in particolare il Vasco da Gama, quella di Rio de Janeiro, propose di dare loro un maggiore incentivo: per spronare i calciatori a dare il massimo nelle partite, i tifosi iniziarono a raccogliere tra di loro una certa somma di denaro che cambiava in base al risultato della partita. Ad ogni somma di denaro corrispondeva un diverso animale, in base al Jogo do bicho, cioè gioco dell’animale, un gioco d’azzardo brasiliano: 5 era il numero del cane e corrispondeva a 5mila reais, 10 era il coniglio e corrispondeva a 10mila reais, ecc. fino ad arrivare a 25mila reais, ovvero il numero della vacca che corrispondeva al premio più succulento. Chiaramente i calciatori di oggi non hanno più bisogno della vaquinha, ma l’espressione è rimasta e viene usata per indicare un gruppo di persone che si riunisce per comprare qualcosa, in italiano corrisponde alla colletta.

2) Meter o pé na jaca

Mettere il piede nella jaca”, uno dei  proverbi brasiliani più curiosi, è stato inserito nel dizionario con il significato di “bere molto”, superare il proprio limite con l’alcool, ma per estensione, è usata anche per far riferimento ad altri tipi di esagerazione, sia a livello alimentare che a livello comportamentale. La Jaca è un frutto brasiliano particolarmente appiccicoso, ma in origine il proverbio non conteneva questa parola, bensì Jacà, ossia un cesto fatto di bambù, che veniva usato nel trasporto merci, ponendolo ai lati dell’animale. I trasportatori bevevano molto durante le traversate e quando si ubriacavano, molto spesso infilavano erroneamente il piede nel Jacà per salire sull’animale. Da qui nasce la curiosa espressione che con il tempo vede la sostituzione di Jacà con Jaca, sostantivo ampiamente diffuso e usato, a differenza dell’originale.

3) Descascar o abacaxi

Sbucciare l’ananas”, si tratta di un’espressione bizzarra molto utilizzata dai brasiliani per intendere una situazione o un problema molto difficile da risolvere, proprio come è complicato sbucciare il frutto tropicale.

4) Puxa-saco

Letteralmente “spingi sacco”. L’ultimo della nostra lista di proverbi brasiliani nasce nei quartieri militari, probabilmente durante l’epoca coloniale. Gli ufficiali non utilizzavano valigie durante i viaggi, bensì collocavano i loro averi all’interno di sacchi, i quali, chiaramente, non venivano trasportarti da loro ma dai soldati di basso rango. In questo modo il termine puxa-saco diventò sinonimo di sottomissione e servilismo, indicando quindi, ad oggi, gli adulatori.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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