Pubblicità anni ’80: venti spot indimenticabili

pubblicità anni '80

Le memorabili pubblicità anni ‘80

Le campagne pubblicitarie sono fondamentali per le imprese al fine di raggiungere i propri obiettivi di marketing. È noto che nessun prodotto messo in vendita sul mercato ottiene successo senza il supporto della pubblicità.

Sebbene questa forma di comunicazione di massa abbia radici antiche, in Italia gli spot pubblicitari (messaggi pre-registrati ripetuti più volte nel corso di una giornata), così come li conosciamo oggi, si sono affermati prepotentemente con la nascita e la seguente diffusione della TV a colori. Era il 1977 quando lo storico programma della Radiotelevisione Italiana “Carosello” – a cui fino ad allora era affidata l’emissione di messaggi pubblicitari – chiuse i battenti. Questo evento segnò un punto di svolta per la pubblicità nel nostro Paese. Nel 1978 vennero trasmessi i primi spot da 15 secondi e i primi spot a colori.

Con l’arrivo degli anni Ottanta venne abbandonata l’idea di legare un prodotto a un personaggio – così com’era avvenuto fino a quel momento, specie nel Carosello – per prediligere persone prese dalla vita quotidiana, figure in cui la gente comune avrebbe potuto identificarsi.

Nel corso di questo decennio si è avuto un boom di spot pubblicitari, caratterizzati dall’uso massiccio di slogan e frasi ad effetto, ancora oggi impresse nella memoria collettiva.

Ricordiamo insieme in questo articolo alcune delle pubblicità cult degli anni Ottanta, anni in cui venivano addirittura dedicate maratone notturne agli spot più belli.

Pubblicità caramelle

Tra le tante pubblicità ideate negli anni ’80 spiccano quelle che pubblicizzavano le caramelle. Memorabile lo spot delle Caramelle Tabú, di produzione della Perfetti Van Melle, leader di mercato in Italia nel settore di distribuzione di confetteria, caramelle e gomma da masticare.

La Perfetti si è sempre distinta per le sue innovative campagne pubblicitarie; tra queste c’è appunto lo storico spot delle Tabù che vedeva protagonista un personaggio animato, nero su sfondo nero, identificabile solo dai lineamenti del viso, dai guanti bianchi alle mani e dal papillon rosso, che canta un motivetto, divenuto famoso, che esalta le qualità del prodotto.

Sempre la Perfetti Van Melle, negli anni ’80, lancia le famose Morositas, caramelle gommose alla liquirizia. La prima campagna pubblicitaria televisiva del prodotto fu ideata nel 1984 ed era composta da spot di pochi secondi in cui alcuni giovani attori facevano una battuta a doppio senso per sponsorizzare il prodotto. Fra i protagonisti di questi spot vi era anche l’esordiente Carmen Russo. Negli spot trasmessi a partire dal 1986 fu invece lanciato un jingle che divenne piuttosto celebre. Protagonista degli spot era la modella Cannelle che rimase testimonial delle Morositas per dieci anni. L’azienda, anche per gli anni successivi, scelse come testimonial ragazze di colore.

Altra famosa caramella gommosa distribuita dalla Perfetti è la Fruitella, protagonista negli anni ’80 di uno spot accompagnato da un motivetto divenuto famoso: «Non è una gomma, non è una caramella, è morbida da mordere, ai gusti della frutta». I piú grandicelli lo ricorderanno e si staranno ancora chiedendo cosa sia esattamente la Fruittella.

Nel 1986 sul mercato italiano vennero lanciate le deliziose caramelle alla frutta Fruit Joy, inventate dall’azienda multinazionale alimentare inglese Rowntree Mackintosh, successivamente distribuite dalla Nestlè. La campagna pubblicitaria televisiva (1980-1988) del prodotto vedeva protagonista il cestista Bobby Kinzer, sfidato da un ragazzino ad assaggiare le Fruit Joy senza masticarle. Lo spot era accompagnato da uno slogan di cui ancora oggi si ha memoria: «Alle morbide Fruit Joy, tu resistere non puoi, devi, devi, devi, devi, devi, masticar!».

Altra azienda produttrice di caramelle e gomma da masticare in Italia è la Fassi, il cui prodotto più celebre è la caramella Mental, che negli anni ’80 fu sponsorizzata da una grande campagna pubblicitaria televisiva. I famosi confetti a base di liquirizia in quegli anni furono infatti protagonisti di uno spot ricordato ancora oggi soprattutto per via dello slogan che utilizzava un doppio senso. La pubblicità era interpretata da un simpatico attore che con accento siciliano pronunciava la frase, divenuta in poco tempo un cult, «Io ce l’ho profumato…l’alito!». Possiamo dire che questo spot è stato pioniere nell’uso dei doppi sensi in comunicazione e in Tv.

Pubblicità anni ’80: spot detersivi

Dalle pubblicità delle caramelle passiamo a quelle dei prodotti per l’igiene della casa, altrettanto super-sponsorizzati negli anni ’80. Tra tutte citiamo quella di Mastro Lindo, il detergente liquido ideato da Linwood Burton, un imprenditore statunitense nel settore della pulizia delle navi della marina. In passato le navi venivano pulite con solventi e abrasivi in grado di sciogliere il grasso; tuttavia, questi solventi erano molto pericolosi per i lavoratori. Burton, che aveva conoscenze di base in chimica, mise a punto Mastro Lindo nel tentativo di pulire le navi tutelando la sicurezza dei suoi operai. Più tardi, nel 1958, ha venduto il prodotto a Procter & Gamble.

Mastro Lindo è anche il nome della mascotte protagonista degli spot ideati per pubblicizzare il prodotto. L’idea di disegnare Mastro Lindo come un uomo abbronzato, muscoloso e calvo fu di Harry Barnhar.

Nel corso degli anni ’80 sono andati in onda diversi spot realizzati per sponsorizzare Mastro Lindo, a suon di jingle: «Dove passa Mastro Lindo che pulito, ti ci vedi!»; «Mastro Lindo, che potenza, che splendor!»; «Con la forza di un gigante il pulito è più brillante!».

Altra famosa mascotte, protagonista di diversi spot negli anni ’80, è l’omino orsacchiotto della Coccolino, marchio commerciale globale di ammorbidenti posseduto da Unilever. L’orsacchiotto fu ideato per trasferire al consumatore un’immagine desiderevole di morbidezza. Tra gli slogan più ricordati: «Coccolino, un amore di pulito».

Veniamo ora ad un altro celebre detersivo creato dall’azienda Procter & Gamble: il Dash (dall’inglese Dash = lucente), uno dei primi detersivi per lavatrice immesso sul mercato italiano.

Nel 1982 viene introdotto un tipo di fustino a forma di parallelepipedo, al posto di quello cilindrico (forma iniziale del prodotto), per un miglior utilizzo dello spazio.

Nel 1987, invece, l’azienda immette sul mercato il detersivo liquido per lavatrice, con la famosa “pallina dosatrice”, nota come “Dosadash”: un contenitore di forma sferica che, riempito di Dash, veniva messo direttamente nel cestello, anziché nelle vaschette superiori. Nello stesso anno nasce il primo progetto sociale lanciato dal marchio: Dash Missione Bontà – 1000 lire per un mattone, che vede come testimonial il cantante Adriano Celentano, per aiutare i bambini del Kenya. Negli anni successivi seguirono altre campagne simili, per l’Etiopia, l’Angola e per i bambini in ospedale.

La pubblicità di Dash maggiormente impressa nella memoria dei consumatori è però quella iniziata nei primi anni settanta, nella quale Paolo Ferrari tentava inutilmente di far accettare due fustini di un detersivo generico al posto di un fustino di Dash. La campagna è poi proseguita uguale nel tempo, fedele allo slogan «Più bianco non si può», con altri testimonial fino ai primi anni novanta.

Pubblicità anni ’80: alimenti e bevande

Passiamo adesso alle pubblicità del settore alimentare, partendo dalla storica azienda multinazionale italiana Barilla. La Barilla opera nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti, dei prodotti da forno, della farina e del pane e comprende diversi marchi, tra cui Pavesi e Mulino Bianco.

Tra gli spot pubblicitari targati Barilla si ricordano soprattutto quelli che sponsorizzano la pasta, al “grido” di «Dove c’è Barilla c’è casa». Protagonista delle campagne pubblicitarie Barilla è da sempre la famiglia. Tra gli spot messi in onda negli anni ’80 rammentiamo quello del 1987 che vede come interprete l’allora bambina Sara Falzone che, uscita da scuola, perde lo scuolabus e torna a casa a piedi sotto la pioggia con il suo impermeabile giallo. Mentre i genitori aspettano il suo rientro, preoccupati per il ritardo, la bimba lungo il tragitto trova un gattino e lo porta a casa con sé. Nel frattempo ad attenderla a casa c’è un bel piatto di penne rigate Barilla, preparate con amore dalla mamma.

Altrettanto famose sono le campagne pubblicitarie della Mulino Bianco, uno dei marchi facenti parte del gruppo Barilla. Negli anni ’80 protagonista degli spot delle merendine più famose d’Italia era il piccolo mugnaio bianco (Piemmebì), un personaggio nato dalla matita dell’illustratrice Grazia Nidasio. Il simpatico personaggio, nel suo minuscolo mulino nascosto, tra le spighe di grano della Valle Felice, crea golosità sempre nuove, farcite di cioccolato o marmellata (tra esse ricordiamo le Crostatine, i Soldini, i Tegolini, le Camille, i Saccottini) destinate a Clementina, ragazza di cui è perdutamente innamorato. A realizzare gli spot della Mulino Bianco dal 1982 al 1986 è Angelo Beretta con la propria casa di produzione RDA 70, mentre dal 1987 al 1989 è Michel Fuzellier con la società Quicksand.

Come dimenticare poi le pubblicità delle bevande della Lipton (famosa azienda produttrice di tè) con protagonista l’allenatore di pallacanestro americano Dan Peterson? L’azienda, fondata alla fine del diciannovesimo secolo da Thomas Lipton a Glasgow in Scozia, si è avvalsa della collaborazione del famoso mister negli anni ’80 e ’90 per pubblicizzare i propri prodotti, su tutti il Lipton Ice Tea.

E che dire dei celebri spot della Algida per sponsorizzare il famoso cornetto? Indimenticabile lo slogan: «Cornetto Algida, cuore di panna».

Ancora, chi non ricorda il famoso uomo Del Monte? Lo storico marchio californiano di frutta e verdura in scatola raggiunse popolarità nel nostro Paese grazie alle campagne pubblicitarie dell’ananas e delle pesche sciroppate accompagnate dallo slogan, divenuto celebre, «L’uomo Del Monte ha detto sì». Il protagonista degli spot anni ’80-’90 era un uomo sempre vestito di bianco, intenditore di frutta fresca, che arrivava col suo elicottero nel bel mezzo delle foreste del Sudamerica per verificare se la frutta era matura al punto giusto per essere inscatolata e comprata.

Chiudiamo questa breve rassegna di pubblicità di alimenti e bevande menzionando gli spot della Lavazza, che dalla fine degli anni ’70 fino al 1992 hanno visto protagonista il noto attore Nino Manfredi, affiancato nella maggior parte delle campagne pubblicitarie da Gegia e Nerina Montagnani a fare da spalla. Indimenticabile lo slogan: «Lavazza, più lo mandi giù e più ti tira su».

Pubblicità anni ’80: altri spot celebri

Tra le pubblicità divenute veri e propri cult, ricordiamo quella dei Pennelli Cinghiale, ideata da Ignazio Colnaghi, trasmessa ancora oggi nella versione originale del 1982. Spot di pochi secondi che vede protagonista un imbianchino – interpretato da Vincenzo De Toma – che pedala nel traffico di Milano con un enorme pennello legato sulla schiena e viene per questo fermato da un vigile che chiede spiegazioni : «Ma cosa fa con quell’arnese? Lei ostacola il traffico». L’imbianchino risponde: «Devo dipingere una parete grande, ci vuole il pennello grande» e il vigile replica: «Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello», riferendosi ai prodotti dell’azienda. Poi la voce fuoricampo: «Cinghiale. La grande marca».

Gli anni ’80 segnano la crescita di un’azienda italiana, la Mirato S.p.A che opera nel settore chimico, producendo prodotti per l’igiene personale. La Società diviene popolare grazie al lancio di Malizia, una linea completa di deodoranti personali, in una varietà di profumazioni, destinati ad un target giovane.

Il lancio del prodotto fu accompagnato da una campagna pubblicitaria che recita un jingle divenuto storico: «Malizia profumo d’intesa».

Proseguiamo con due spot che vedono protagonisti dei bambini: lo Spot della siringa Pic Indolor e quello del medicinale Vicks Vapo Rub. La prima pubblicità ha per protagonista una bambina, Lara Motta, che recita la frase, ormai storica, «Già fatto?», subito dopo aver fatto la puntura. La seconda, invece, vede come interpreti una mamma e il suo bambino raffreddato. Per alleviare i sintomi del raffreddore, la mamma cosparge sul petto del figlio Vicks Vapo Rub e pratica un massaggio. Lo spot termina con lo slogan: «Niente da inghiottire, basta un bel massaggio».

Indimenticabili anche gli Spot della Zucchetti, uno dei maggiori gruppi italiani ed europei specializzati nella produzione di rubinetterie e arredo bagno. Tra le varie pubblicità ideate per sponsorizzare i rubinetti dell’azienda, fondata nel 1929 da Alfredo Zucchetti a Valduggia in provincia di Vercelli, la più celebre è senz’altro quella che vede protagonista un idraulico impegnato a tappare con dei rubinetti Zucchetti numerose falle sulle pareti e sul pavimento di una stanza dalle mattonelle bianche e gialle. Lo spot è ricordato anche per il jingle: «Si chiama Zucchetti la libertà, di fare con l’acqua tutto ciò che ti va» e per lo slogan: «Rubinetti Zucchetti, domatori d’acqua».

Concludiamo la nostra carrellata di pubblicità anni ’80 ricordando uno dei tanti spot della De Longhi S.p.a., azienda italiana specializzata nel settore della climatizzazione, del riscaldamento e dei prodotti per la cottura, la pulizia, la preparazione di caffè e lo stiro. Siamo nel 1987 e la De Longhi lancia il Caldissimo Formula One. Il lancio del prodotto è accompagnato da uno spot con protagonista un ragazzino e l’indimenticato campione di Formula Uno Ayrton Senna. Al termine dello spot, la voce fuori campo recita lo slogan: «De Longhi, campione del mondo del riscaldamento domestico».

Quanti degli spot citati ricordavate?

[foto: www.publicdomainpictures.net]

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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