Sacramenti: cosa cambia tra ortodossi e cattolici?

Sacramenti: cosa cambia tra ortodossi e cattolici?

Con il termine “sacramenti”, in generale, si intende i riti attraverso i quali Dio manda il segnale della grazia. Esistono, però, delle differenze tra i sacramenti ortodossi e quelli cattolici.

Sacramenti ortodossi e cattolici: differenze

Per la Chiesa ortodossa, così come per quella cattolica, i sacramenti sono sette.

I sette sacramenti in ordine sono: battesimo, cresima, eucaristia o comunione, penitenza o confessione, unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio.

Il battesimo ortodosso, differentemente da quello cattolico dove avviene l’infusione, prevede tre immersioni. Inoltre, il rito indica la nascita del battezzato in Cristo.

Nella chiesa ortodossa, a differenza di quella cattolica, subito dopo il battesimo avviene la cresima, che è il rito di unzione che dà al cresimato lo Spirito Santo. La cresima prevede diverse unzioni su tutto il corpo con il crisma benedetto dal vescovo, anche se nella chiesa ortodossa c’è il sacerdote per la confermazione.

L’eucaristia o comunione, invece, è il sacramento che lega il soggetto a Cristo, attraverso la partecipazione al suo Corpo e al suo Sangue (il pane e il vino che sono consacrati dal sacerdote). Il rito ortodosso è anche noto come “trasmutazione” ed equivale alla “transustanziazione” della chiesa cattolica.

Durante l’eucaristia ortodossa si utilizza il pane di frumento fermentato e il non pane azzimo. Inoltre, prevede l’uso di un cucchiaino d’oro o di altro metallo, pronunciando le parole di Cristo “Prendete e bevetene tutti”. Una differenza con il cattolicesimo è che per gli ortodossi il sacramento avviene quando si invoca lo Spirito Santo, mentre per i cattolici avviene con le parole di Cristo dette all’ultima cena.

La penitenza o confessione ortodossa non prevede il confessionale, ma ciascun individuo deve confessarsi con il proprio sacerdote. Un’altra differenza fondamentale è che nell’ortodossia la confessione è vista come una terapia e il penitente non viene liberato dai peccati dal confessore, ma quest’ultimo prega affinché il penitente riceva il perdono da Dio.

L’unzione degli infermi può essere ricevuta anche da chi soffre solo in senso spirituale e può essere data in qualsiasi situazione, non solo quando si sta per morire.

L’ordine sacro, invece, è il sacramento che prevede di nominare i ministri della Chiesa in tre gradi: quello di vescovo, di presbitero o di diacono. Presbiteri e diaconi possono essere anche sposati, ma non per la seconda volta e non si possono sposare dopo il sacramento. Il vescovo, invece, deve essere celibe. Si può rinunciare al grado.

Il matrimonio, ortodosso come cattolico, indica l’unione d’amore tra due persone. A differenza di quello cattolico, però, il matrimonio ortodosso accetta il divorzio.

La Chiesa ortodossa non accetta i sacramenti che non vengono amministrati dalla Chiesa anglicana; invece, dal 1896 per volere di papa Leone XIII, per la chiesa cattolica i sacramenti dati dalla Chiesa anglicana non sono validi, a causa dello scisma del 1534.

 

Fonte immagine: Pixabay

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