Scrittori russi: i 5 da conoscere

Scrittori russi: i 5 da conoscere

La Letteratura Russa è ricca di scrittori che hanno contribuito a renderla una degna rivale della Letteratura Occidentale. È possibile individuare l’Epoca d’Oro della Letteratura Russa durante il XIX secolo, un periodo prolifico nel quale si sono succeduti diversi scrittori russi che oggi hanno una fama mondiale. Elencare tutti gli scrittori russi che hanno contribuito allo sviluppo della Letteratura Russa sarebbe impensabile, per questo citeremo 5 di questi scrittori russi che oggi è impossibile non conoscere.

Una delle figure letterarie più importanti in Russia è sicuramente Aleksandr Sergeevič Puškin.

Puškin ha investito ogni ruolo letterario: è stato poeta, scrittore, drammaturgo e saggista. A Puškin dobbiamo, inoltre, la creazione della lingua letteraria russa che ha gettato le basi per uno sviluppo di una letteratura capace di competere con quella Occidentale. Tra le opere più importanti di Puškin ricordiamo Boris Godunov, Evgenij Onegin, Il Cavaliere di Bronzo, La figlia del Capitano e gli altri racconti del compianto Ivan Petrovič Belkin.

Puškin ha spianato la via del Romanticismo ai suoi scrittori compatrioti, dando voce ad altri autori russi fondamentali per la storia della Letteratura Russa: uno tra questi è Nikolaj Vasil’evič Gogol’.

Guadagnatosi il titolo di “padre del realismo” per i suoi Racconti di Pietroburgo, ricchi di eventi satirici e grotteschi, Gogol’ ha anche avuto la capacità di presentare in maniera impeccabile il decadentismo della Russia romantica all’interno del suo romanzo più famoso, intitolato Le anime morte. A Gogol’ dobbiamo lo sviluppo dello skaz, una particolare riproduzione della narrazione orale ricco di esclamazioni e giochi di parole, che affonda le sue radici nel folklore.

L’influenza di Puškin e Gogol’ ha dato vita alla creatività dei più grandi scrittori russi di tutti i tempi: Fëdor Michajlovič Dostoevskij.

Egli fu rinominato come “il nuovo Gogol’” da Nekrasov, uno dei più importanti critici del suo tempo dopo aver letto la bozza di Povera Gente, il primo romanzo dello scrittore. Autore dall’animo tormentato, presenta la sofferenza dell’uomo, incompreso, che viene schiacciato dalla società in cui vive. Dostoevskij fu attivo nella vita politica, tanto da contribuire a un atto sovversivo che gli costò quasi la vita. Scampato per un pelo alla pena capitale, scontò una lunga pena in Siberia, luogo in cui si convertì. La conversione e la pena portarono allo sviluppo dei suoi più grandi romanzi, considerati anche i più oscuri, come Delitto e Castigo, L’idiota, I Demoni e I fratelli Karamazov. Caratterizzati da morti violente, questi grandi romanzi presentano il “sottosuolo” dell’animo umano: gli uomini sono corrotti, immorali e destinati alla crisi personale e/o al suicidio, ma la redenzione non è qualcosa di irraggiungibile. I protagonisti dei grandi romanzi simboleggiano la lotta che ogni uomo vive sulla Terra: la brama di vivere che si scontra con la realtà, causa principale delle sofferenze umane.

Un ulteriore autore russo importante e, per giunta, contemporaneo a Dostoevskij fu Lev Tolstoj.

Egli divenne celebre già in vita grazie ai suoi racconti, intitolati I Racconti di Sebastopoli, dove presentò la brutalità della guerra durante la Guerra di Crimea, alla quale partecipò. Oggigiorno, Tolstoj è sicuramente noto per i suoi più grandi romanzi: Guerra e Pace e Anna Karenina. Rimanendo conforme al Romanticismo, in Anna Karenina lo scrittore presenta il decadentismo dell’amore che porterà la protagonista, Anna, all’assoluta infelicità e, infine, al suicidio. Il romanzo, che presenta diverse affinità con l’opera di Gustave Flaubert, Madame Bovary, è costituito anche da tratti autobiografici, che si possono individuare nel personaggio di Levin, la personificazione di Tolstoj, da sempre dedito alla conduzione delle proprie terre, alla vita di campagna, alla caccia e alla sua famiglia.

L’ultimo degli scrittori russi qui citati che bisogna assolutamente conoscere è Michail Afanas’evič Bulgakov.

Scrittore e drammaturgo, egli è considerato uno degli scrittori russi più importanti del Novecento. Famoso in vita per diverse opere come I racconti di un giovane medico e La guardia bianca e Cuore di cane, Bulgakov oggi viene ricordato maggiormente per un’opera scritta durante lo Stalinismo e per questo pubblicata trent’anni dopo la sua morte, nel 1967: Il Maestro e Margherita. Il romanzo di stampo satirico presenta l’arrivo di Satana, il professor Woland, nella Mosca degli anni Trenta, seguito dai suoi scagnozzi Behemot, Korov’ev, Azazello e Hella che creeranno scompiglio in tutta la città. L’arrivo di Woland si intreccia con altri elementi: in primis, la storia d’amore tra Margherita e uno scrittore, denominato il Maestro, presentata a sua volta parallelamente con la vicenda scritta dal Maestro stesso nel suo romanzo, che riguarda il processo di Gesù, condannato alla crocifissione per volere di Ponzio Pilato. Bulgakov sarà in grado di combinare elementi soprannaturali con la filosofia fondatrice della fede Cristiana e l’umorismo nero, dando vita a una delle più grandi opere della Letteratura Russa.

Fonte immagine: Pixabay

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