Spider-Man: Across the Spider-Verse | Recensione

Spider-Man: Across the Spider-Verse

Spider-Man: Across the Spider-Verse, la recensione del film d’animazione diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson.

Spider-Man: Across the Spider-Verse è il film d’animazione diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson, scritto dal duo Phil Lord e Christopher Miller (i registi di Piovono polpette, 21 Jump Street, The Lego Movie e 22 Jump Street) assieme a Dave Callaham (sceneggiatore de I mercenari- The Expendables, di Wonder Woman 1984 e di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli), prodotto da Amy Pascal e Avi Arad, nonché distribuito dalla Sony Pictures. È il sequel di Spider-Man – Un nuovo universo (Spider-Man: Into the Spider-Verse) del 2018 (vincitore del premio Oscar come Miglior film d’animazione) e costituisce il secondo capitolo della trilogia animata della Sony Animation basata sui personaggi della Marvel.

Nel cast dei doppiatori tornano Shameik Moore, Hailee Steinfeld (Il Grinta, la Trilogia di Pitch Perfect e Bumblebee), Jake Johnson (Jurassic World e La Mummia del 2017) e Brian Tyree Henry (presente nei film Widows – Eredità criminale, Joker, La donna alla finestra, Godzilla vs Kong, Eternals e Bullet Train) nelle rispettive voci di Miles Morales, Gwen Stacey/Spider-Woman, Peter B. Parker/Spider-Man e Jefferson Davies. Inoltre si aggiungono anche Oscar Isaacs (Ex Machina, Robin Hood del 2010, Il collezionista di carte e la serie tv Moon Knight), Daniel Kaluunya (protagonista di Scappa – Get Out), Issa Rae, Karan Soni (Deadpool e Deadpool 2) e Jason Schwartzman (Il treno per il Darjeeling, Scott Pilgrim vs the World, Grand Budapest Hotel, The French Dispatch e l’imminente Asteroid City) nei ruoli di Miguel O’Hara/Spider-Man 2099, Hobie Brown/Spider-Punk, Jessica Drew/Spider-Woman, Pavitr Prabhakar/Spider-Man e Dr. Jonathan Ohm/La Macchia.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, una nuova avventura per Miles Morales nel multiverso

Dopo gli eventi raccontati in Spider-Man: Un nuovo universo, Miles Morales continua la sua vita alternando la lotta al crimine di New York allo studio presso un liceo per adolescenti superdotati. Un giorno, mentre è diretto a scuola per un colloquio per scegliere l’università da frequentare, il ragazzo afro-latino americano si imbatte in un curioso ladro (che si è battezzato La Macchia), il quale sta provando a rapinare un bancomat grazie alla sua abilità di aprire dei portali verso luoghi lontani o inaccessibili. Dopo esser stato sconfitto, costui decide di vendicarsi del nuovo Spider-Man e, per poter portare al termine la sua missione, inizia a viaggiare nel multiverso. Il suo scopo è quello di trovare delle “varianti” della compagnia Alchemax (la società che aiutò Wilson Fisk/Kingpin a costruire l’acceleratore di particelle, come visto nel primo film) e assorbire l’energia dei loro macchinari per divenire più forte. In seguito, Miles si ritroverà a dover collaborare di nuovo con Gwen Stacey e Peter B. Parker (capitanati da Miguel O’Hara) per salvare il multiverso e fermare il nuovo criminale. Nonostante accetti di prendere parte ad un viaggio inter-dimensionale, il ragazzino non è al corrente di un oscuro segreto circa le sue origini.

Le meravigliose animazioni del film e la colonna sonora da brivido

Spider-Man: Across the Spider-Verse (così come il suo predecessore) rientra a pieno titolo nella categoria di quei film d’animazione che hanno sperimentato nuove tecniche per l’animazione; è il caso della Dreamworks Animation con Troppo Cattivi (The Bad Guys) e Il Gatto con gli Stivali 2 (The Puss in the Boots 2: The Last Wish), di Netflix Animation con Klaus-I segreti del Natale (Klaus) o dei Walt Disney Animation Studios con l’imminente Wish.

Dal momento che possiamo vedere scene realizzate in CGI, con animazione tradizionale, ad acquerello, in stop-motion, con i mattoncini della Lego,  colorate con pastelli e l’inserzione di spezzoni in live-action, il film del trio Dos Santos-Kemp-Thompson ha avuto la forza di osare, spingendosi oltre la solita animazione digitale. Siamo davanti ad un film dadaista, un collage artistico e un notevole esempio di quanto il cinema postmoderno possa offrire agli spettatori e mostrarsi come nuova esperienza artistica. È la bellezza delle immagini la forza che ci trascina nello Spider-Verso, i personaggi animati con tecniche diverse si differenziano tra loro e permettono al pubblico di riconoscerli come parte di un determinato universo. Anche la musica aiuta a  caratterizzarli: Gwen Stacey/Spider-Woman è accompagnata da note hard rock, Spider-Punk richiama la musica punk rock della Londra degli anni Settanta, Spider-Man 2099 è associato a musica elettronica, Spider-Man di Mumbanatthan ai ritmi folk dell’India; invece, Miles Morales entra in scena con i ritmi hip-hop e trap. 

Un multiverso di eroi e grandi questioni da affrontare

Spider-Man: Across the Spider-Verse vanta anche una bellissima storia, capace di far ridere ed emozionare gli spettatori. Un viaggio multidimensionale ricco di easter egg per i fan della Marvel (e, in particolar modo, di Spider-Man), ma anche di spunti per riflessioni filosofiche. I temi affrontati dal film sono la morte, la ricerca della propria identità e “il grande problema dell’essere uno Spider-Man”, ossia quello di non poter salvare tutti.

Miles matura nello svolgimento di questa pellicola, si trova a dover abbandonare la sua precedente vita da ragazzino per divenire un giovane responsabile; Gwen riflette sulla propria vita dopo aver scoperto che le sue controparti di altri universi non sempre riescono a sopravvivere ed a essere salvate da Peter Parker; Miguel O’Hara è tormentato dai sensi di colpa del proprio passato e vorrebbe rimediare ai suoi errori. I vari Uomini-Ragno del cartone animato sono quindi “super-eroi con super-problemi”, così come li avrebbero immaginati e raccontati Stan Lee e Steve Dikto nelle pagine dei fumetti. Il cattivo è la vera sorpresa del film. La Macchia si presenta come un “nemico di serie B” rispetto a grandi rivali come Green Goblin, Venom, il Dottor Octopus o Kingpin; solo in seguito avviene la sua evoluzione. Una volta che ha preso coscienza dei suoi poteri, egli viene sopraffatto dalle sue capacità e diviene una minaccia in grado di sconvolgere il multiverso. 

Spider-Man: Across the Spider-Verse, uno dei migliori film d’animazione e di supereroi

Spider-Man: Across the Spider-Verse è tra i migliori film del 2023. Può essere considerato tra i migliori film d’animazione non prodotti dalla Walt Disney, i migliori film di supereroi e i migliori film tratti da fumetti per merito di una storia avvincente ed emozionante. Una pellicola bella da vedere per le sue animazioni, divertente e anche con dei bei messaggi per i più piccoli, che potrebbe essere candidata agli Oscar nella stessa categoria del predecessore.

Fonte immagine in evidenza: Sony Pictures Entertainment

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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