Sette sataniche, le quattro più famose

Sette sataniche

Sette Sataniche, le quattro più famose

Il satanismo (che si divide in satanismo spirituale e razionalista) è generalmente indicato come un fenomeno che mira a offrire una rilettura della dottrina cristiana, anche se si dovrebbe piuttosto parlare di un suo rovesciamento. Al centro vi è infatti l’adorazione della figura di Satana o Lucifero, la figura che rappresenta per antonomasia il contrario di Dio: l’oscurità, la violenza e il male contro la luce, la carità e il bene. Tuttavia la figura dell’angelo decaduto affascina da sempre gli artisti di ogni tempo (Il Paradiso Perduto di John Milton, il Faust di Goethe), tanto da portare alla fondazione di sette sataniche in cui la figura di Satana viene riletta sotto diversi filtri che differiscono da quelli dei racconti biblici.

Non è possibile stare qui ad elencare le tante sette sataniche sparse per il mondo, per cui ci limiteremo ad analizzare le quattro più famose che sono legate dal professare tipi diversi di satanismo. C’è chi si limita a una semplice esposizione teorica e chi, nella maggior parte dei casi, passa letteralmente ai fatti e spesso macchiandosi di efferatezze inimmaginabili.

Sette sataniche, le più famose

La Manson Family

Con il nome di Manson Family (o anche solo “The Family“) si indica la più celebre tra le sette sataniche. Fu fondata in California nel 1967 da Charles Manson, il quale giunse nello stato dopo un periodo trascorso in carcere in seguito ad alcuni furti e omicidi. Approfittando del boom del movimento hippie e di quella che fu denominata la Summer of Love di San Francisco, Manson radunò attorno a sé gruppi di giovani che rimasero ammaliati dalle sue doti oratorie e dal suo carisma, perlopiù ragazze provenienti da situazioni familiari disagiate o in estrema difficoltà.

Il risultato fu la fondazione di una setta che dapprima aveva sede in un ranch della San Fernando Valley. I cinquanta adepti che vi aderirono vedevano in Charles Manson l’incarnazione in una sola persona di Cristo e Satana e profetizzavano l’imminente esplosione di una guerra tra bianchi e neri che avrebbe portato all’estinzione di entrambe le razze e al dominio incontrastato di Manson. Insegnamenti che venivano tramandati tra orgie di gruppo e assunzioni di allucinogeni.

Ma la Family è tristemente famosa per la strage di Cielo Drive, un noto quartiere di Los Angeles dove il 9 agosto del 1969 quattro membri della setta (Charles Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian) irruppero nella villa del regista Roman Polanski uccidendo la moglie Sharon Tate incinta di otto mesi e tre amici che si trovavano lì per una festa. Si trattava solo del primo di una serie di omicidi che proseguirono fino al 1970, quando il procuratore Vincent Bugliosi aprì un processo contro Charles Manson accusato di essere il mandante della strage di Cielo Drive e che si concluse due anni dopo, con la condanna all’ergastolo del folle profeta che morirà per emorragia intestinale nel 2017.

Non è difficile individuare nel culto di Charles Manson un vero e proprio fanatismo, che ha portato alla sua identificazione con una divinità. Di certo non si può parlare di “satanismo” vero e proprio in questo caso, quanto piuttosto di una degenerazione dell’ideologia hippie.

 

Chiesa di Satana

La Chiesa di Satana (Church of Satan) fu fondata nel 1966 Anton LaVey (1930 – 1997), musicista ed esoterista statunitense.

Come suggerisce il nome, si tratta di una vero e proprio movimento religioso con tanto di chiese sparse nel mondo strutturate come quelle cattoliche, nonostante venga inserito tra le sette sataniche, e che ha alla base dei testi scritti: La Bibbia Satanica, I Rituali Satanici e La Strega Satanica, scritti da LaVey stesso in cui vengono descritte le caratteristiche del credo noto come satanismo ateo o razionalista. Alla base vi è l’idea secondo cui ogni uomo è il dio di se stesso e quindi responsabile delle proprie azioni. In questo caso Satana è un simbolo e non una divinità in senso stretto. Al massimo viene offerta una rilettura dell’episodio biblico della sua ribellione contro Dio, visto come un atto di presa di coscienza verso la libertà personale. Sono emblematiche le parole pronunciate dallo stesso LaVey in un’intervista rilasciata al The Washington Post del 1986: «Satana simboleggia il nostro amore per tutto ciò che è terreno e la negazione dell’immagine del Cristo pallido e magro sulla croce». Si capisce facilmente come la tipologia di satanismo professato dalla Chiesa di Satana sia la cosa più vicina all’ateismo, dato che non esistono divinità da adorare e la storia di Satana è ridotta alla stregua di un racconto allegorico. Un concetto riassumibile nel nono di quelli che sono i precetti del satanismo laveyano: «Satana è stato il miglior amico che la Chiesa abbia mai avuto, perché egli l’ha tenuta in affari tutti questi anni»

La Chiesa di Satana può vantare un sacco di seguaci celebri, tra cui molte personalità della musica. Tra queste si possono citare King Diamond e Brian Hugh Warner, meglio noto con lo pseudonimo di Marilyn Manson, ma anche registi e attori come Kenneth Anger che dirige proprio Anton LaVey nel cortometraggio Invocation to my demon brother del 1969.

Ancora sette sataniche: Joy of Satan

Negli anni duemila Andrea Herrington, esponente del Partito Nazista Americano, fonda il sito internet Joy of Satan (“Gioia di Satana” in italiano).

La tipologia di satanismo proposta è di matrice spiritualista. Secondo questa visione la descrizione di Satana non corrisponde a quella descritta dal Cristianesimo, dall’Islam o dall’Ebraismo, né tantomeno a quella razionalista avanzata da LaVey. Il Satana di Herrington e compagni va individuato con gli antichi dèi, quindi con le antiche religioni pagane e precristiane che furono soppresse dagli ebrei. Ciò spiega la tendenza neonazista e antisemita del movimento, che auspica un ritorno della segregazione razziale e della supremazia della razza ariana e a cui si aggiungono persino elementi tipici del complottismo tra cui la teoria secondo cui gli esseri umani sarebbero stati creati da Enki, una divinità identificata con Satana, mentre gli ebrei sarebbero una creazione dei rettiliani i quali avrebbero preso il controllo del mondo e lo avrebbero schiavizzato creando le tre grandi religioni monoteiste. Ecco allora che Enki si sarebbe rivelato ad Andrea Herrington il quale avrebbe trascritto i suoi insegnamenti all’interno di un libro (Black Book of Satan), dove vengono descritte le modalità per mettersi in contatto con Satana: meditazione, riti sessuali e invocazione di demoni, tutto in nome di una libertà sfrenata e senza regole.

La dottrina della Joy of Satan, condita da elementi al limite della fantascienza, è forse quella più sconcertante nel mondo delle sette sataniche in quanto enfatizzata da un odio razziale di fondo. Ma è anche quella che rifiuta di vedere Satana come un simbolo o un personaggio letterario, dal momento che viene considerato come un’entità davvero esistente.

Black Metal Inner Circle

Tra le sette sataniche la Black Metal Inner Circle è forse quella più estrema di tutte. Sotto questo nome sono stati riuniti alcuni musicisiti della scena black metal norvegese attivi nei primi anni ’90, che salirono agli onori della cronaca per essersi resi protagonisti di episodi quali profanazione di chiese, profanazione di tombe, atti vandalici e omicidi avvenuti tra band rivali.

Leader di questo movimento fu Euronymous, co-fondatore dei Mayhem che all’interno del suo negozio di dischi Helvete raccolse attorno a sé una schiera di giovani che lo veneravano come “il messia del male” durante alcune feste a tema satanico organizzate da lui stesso all’interno del locale.  Ciò fu alla base dell’Inner Circle, un movimento il cui satanismo si focalizzava soprattutto sull’anticristianesimo e sul rifiuto dei precetti di amore, carità e compassione in favore dell’odio, della misantropia e della violenza, nonché della riscoperta di leggende e miti dell’antica religione nordica visti in chiave nazionalista e che il diffondersi del tanto vituperato cristianesimo aveva cancellato. Si trattava di tematiche che si ritrovavano anche nei testi di molte band black metal autodefinitesi “sataniste” (anche se in realtà la stampa giunse ad etichettare come tali anche band metal che con il satanismo non avevano nulla a che fare e che non frequentavano le sette sataniche).

Tra i più assidui frequentatori dell’Helvete vi era Varg Vikernes, noto con lo pseudonimo di Burzum (nome anche della sua one man band), artefice dell’incendio della chiesa di Fantoft (stavkirke Fantoft) avvenuto nel giugno del 1992. Sempre Burzum incendiò la casa di Christopher Johnson, cantante dei Therion, minacciandolo di morte per aver tradito gli ideali di terrore e di malvagità del black metal e nel 1993 fu incarcerato per l’assassino di Euronymous. Gli stessi Mayhem due anni prima furono colpiti dal suicidio del loro batterista Dead (“Morto” in inglese), un giovane disagiato e ossessionato dalla morte che si sparò un colpo di fucile in una stanza d’albergo. La foto del suo cadavere fu poi usata da Euronymous come cover dell’album live Dawn of the black hearts del 1995.

Ciro Gianluigi Barbato

Immagine: https://pixabay.com/it/vectors/demonio-diavolo-inferno-lucifero-161049/

 

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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3 Comments on “Sette sataniche, le quattro più famose”

  1. Destra Sionista NaziFascista è al capo di ogni fede è una creazione della Massoneria capeggiata dagli Illuminati

  2. La maggioranza della popolazione mondiale ha fede spirituale è preferenza politica di destra Sionista è satanista

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