I migliori gruppi metal di sempre: un viaggio nella musica che ha scritto la storia

I migliori gruppi metal di sempre: un viaggio nella musica che ha scritto la storia

I migliori gruppi metal di sempre: un viaggio nei meandri della musica che ha fatto la storia

Siamo tutti d’accordo nel dire che il metal è un genere musicale che si inserisce nell’alveo della musica rock.
Figlio naturale dell’hard rock, è quasi una vera e propria religione che eleva la musica allo stato della spiritualità e della catarsi collettiva, realizzata attraverso ritmi martellanti, aggressivi e insistenti, che spesso si sciolgono in momenti più melodici e godibili, in distorsioni di bassi e chitarre, e in amplificazioni che rendono tutto surreale e quasi appartenente ad un’altra dimensione, all’oltretomba o al paradiso. Tracciare una geografia dei migliori gruppi metal di sempre non è un’impresa semplicissima, dal momento che tante sono le diramazioni, i sottogeneri e i chiaroscuri che questo genere assume, in biforcazioni sempre più sottili e multiformi.
Ma, nel mare magnum delle varie tonalità di cui questo genere può fregiarsi, quali sono i migliori gruppi metal di sempre?
Muniamoci di buone carte nautiche ed esploriamo le varie sfumature e gradazioni del metal, suddividendo grossomodo il tutto, per praticità e rapidità, nei vari sottogeneri, pur ricordando che non bisogna ragionare assolutamente per compartimenti stagni e che spesso uno o più sottogeneri possono felicemente fondersi e sparire l’uno nell’altro.

I migliori gruppi metal di sempre: il sottogenere del thrash metal. Metallica, Megadeth, Slayer

Il thrash metal è un sottogenere dell’heavy metal classico, ed è anche quello più popolare, anche tra i neofiti del metal o tra le cerchie di coloro che non sono proprio espertissimi. Basti pensare alla popolarità di un gruppo come i Metallica, penetrato ormai nell’immaginario collettivo.  Il thrash metal deriva dal verbo “to thrash”, percuotere, battere, e caratterizza bene il sound di questi gruppi, dalle sonorità molto violente e veementi, come martelli pneumatici iperveloci, ma che spesso si stemperano in veri e propri momenti armoniosi e melodici. Il thrash metal ha raggiunto il picco di popolarità tra gli anni Ottanta e i Novanta, fino ad arrivare agli anni Duemila. Tra i migliori gruppi metal di sempre ve ne sono alcuni che appartengono a questo sottogenere: in primis i Metallica, fondati nel 1981 dal cantante James Hetfield e da Lars Ulrich.
Si potrebbe dire che i Metallica siano una delle migliori manifestazioni del metal, poiché riuscirono a diffondere in tutto il mondo la cultura del thrash da cui nacque ogni derivazione metal possibile degli anni Ottanta e Novanta. Alcuni album dei Metallica assumono quasi il carattere di un reliquiario per ogni appassionato di metal che si rispetti, da “Master of Puppets” , fino a “…And justice for all”,  passando per il “Black album” e “Ride the lightning”. La storia dei Metallica è densa di avvenimenti funesti, tragici e inusuali, come la cacciata di Dave Mustaine dal gruppo (che andò poi a fondare i Megadeth) e sostituito dal chitarrista Kirk Hammett, e la morte di Cliff Burton, bassista del gruppo, deceduto il 27 settembre del 1986 nei pressi di Ljungby in Svezia, dove i Metallica si erano recati per promuovere proprio “Master of puppets”, ultimo album con Burton. Il bus dei Metallica slittò e si ribaltò su una strada ghiacciata, e Cliff Burton fu scaraventato fuori dal finestrino e fu schiacciato dallo stesso autobus. I Metallica sono un vero e proprio universo, fatto di riff aggressivi, velocissimi, di ritmi durissimi ma anche di contorni più smussati, come in alcune ballate dal respiro melodico.

Vi sono poi i Megadeth, fondati dell’ex chitarrista dei Metallica, Dave Mustaine, a Los Angeles nel 1983. Mustaine era famoso per il suo carattere litigioso, accentuato dall’abuso di alcol e droghe. Il miglior album dei Megadeth è, all’unanimità, “Rust in Peace”. Il gruppo cambiò stile molte volte durante gli anni: dal thrash metal fino all’hard rock, passando per l’heavy metal melodico e all’industrial rock. Passiamo agli Slayer, gruppo controverso e dalle tinte fosche e tetre.

I ritmi degli Slayer sono oscuri, i loro riff sono inferociti e aggressivi, i testi parlano spesso di argomenti tabù e che farebbero storcere il naso ai più, come satanismo, guerra, nazismo, e serial killer. Si potrebbe affermare che gli Slayer fornirono l’appiglio più saldo per la formazione del death metal, ispirato soprattutto dall’album “Reign in Blood”. Le caratteristiche della loro musica sono gli assoli confusi e rapidissimi, il tremolo picking, il groove batteristico e la doppia cassa martellante.

I migliori gruppi metal di sempre: l’heavy metal. Judas Priest, Iron Maiden, Motörhead

Considerati i padri dell’heavy metal, i Judas Priest, la band di Birmingham fondata nel 1970 dal chitarrista K. K. Downing e dal bassista Ian Hill (a cui si unirono il batterista John Ellis e il cantante Al Atkins), hanno creato un vero e proprio immaginario culturale, a cui hanno dato corpo con i loro album, ognuno di essi capace di raccontare e di inglobare una decade diversa del loro lungo percorso. “Sad wings of destiny” racconta magistralmente gli anni Settanta, “Screaming for vengeance” gli Ottanta e “Painkiller” i Novanta. Nulla da dire se non che i Judas Priest, oltre a essere uno dei migliori gruppi metal di sempre, incarnano il metal puro, nudo e crudo, senza fronzoli e orpelli di sorta.

Gli Iron Maiden invece, si sono formati a Londra nel 1975 per iniziativa del bassista Steve Harris. Iniziarono subito a farsi conoscere proponendo la loro musica e realizzando spettacoli molto suggestivi, con effetti pirotecnici e con l’introduzione della figura di “Edward the Head”, una creatura dalle sembianze mostruose che divenne subito la loro mascotte. Gli Iron Maiden hanno sdoganato un universo allucinato, mostruoso, inquietante e visionario, e non si potrebbe affermare con decisione quale sia il loro album migliore perché si avrebbe l’imbarazzo della scelta, da “The Number of The Beast” (che vede l’esordio del cantante Bruce Dickinson), fino a “Seventh son of a seventh son”, passando per “Powerslave”, “Fear of the dark” e “Dance of death”.

Il nome dei Motörhead è inesorabilmente legato a quello del suo frontman, cantante e bassista Lemmy Kilmister, morto nel 2015. Nati nel 1975 a Londra, nei loro testi parlano spesso di vita on the road, sesso, guerra e sostanze stupefacenti. Materialismo, autodistruzione e durezza centuplicata, questi gli ingredienti del gruppo. I loro album migliori sono “Ace of spades”, “Orgasmatron” e “Overkill”. I Motörhead sono come un bradisismo, una liberazione di energia selvaggia e non addomesticabile, che scarica la propria potenza con riff distruttivi, violenti e rabbiosi.

I migliori gruppi metal di sempre: doom metal. I Black Sabbath

I Black Sabbath si inseriscono a pieno titolo tra i precursori del doom metal: basti ascoltare, anche distrattamente, brani come Hand of doom, Electric funeral, Iron Man. Il gruppo di Ozzy Osbourne si configura tra i migliori gruppi metal di sempre perché riesce a coniugare ritmi duri, intriganti e persistenti (basti pensare a tracce come Paranoid, N.I.B., War Pigs) ad atmosfere cupe, decadenti, oniriche ed evanescenti, che sembrano catturare e inglobare il ritmo sussultante dell’universo (ascoltare Planet Caravan per credere, per sentirsi trasportati al livello della musica delle sfere). I testi dei Black Sabbath presentano, in filigrana, il tocco dell’occultismo (Osbourne era ossessionato dall’occultista Aleister Crowley), del paranormale e della sofferenza esistenziale: il tutto accentuato da ritmi lenti, da colpi di cassa, e da una patina grigiastra che avvolge ogni loro brano, come una sostanza vischiosa con cui sporcarsi le dita.

I migliori gruppi metal di sempre: death metal e black metal

Il death metal deriva dal thrash degli Slayer e si caratterizza per una massiccia presenza, nei testi, di tematiche come la morte, la sofferenza e il dolore, e nel cantato, di tecniche come il growl, cambi di tempo repentini e morbosi. I più importanti gruppi death metal sono i Cannibal Corpse, i Possessed, i Napalm Death, i Dark Tranquillity. Il black metal, invece, è una corrente ancora più estrema, volta ad evocare atmosfere sinistre e lugubri, e si caratterizza per il cantato in scream e per i contenuti vicini all’anti-cristianesimo, al paganesimo, nichilismo e alla celebrazione di miti e tradizione naturali nordiche. I migliori gruppi black metal sono Venom, Bathory, Celtic Frost e in particolare Burzum, una one man band black metal norvegese, avente come unico membro fisso e fondatore Varg Vikernes. La one man band fu fondata nel 1988, e il suo fondatore collezionò un sacco di materiale, ma tra il 1992 e 1993 fu incarcerato per l’assassinio di Euronymous (chitarrista del gruppo black metal norvegese dei Mayhem) e per l’incendio doloso di alcune chiese cristiane.

I migliori gruppi di metal di sempre: il nu metal e i gruppi ibridi

Il nu metal, sviluppatosi a metà degli anni Novanta negli Stati Uniti, mescola elementi dell’heavy metal con rap, funk, industrial metal e post-grunge. Tra i migliori gruppi metal di sempre si inseriscono molti gruppi appartenenti a questo filone, come i Korn, i Deftones, Limp Bizkit, Slipknot, Rage Against the Machine, proiettati a pieno titolo nell’Olimpo.
Sarebbero da citare, per concludere la rassegna, anche gruppi più ibridi come i Tool, anche se molto più vicini all’alternative e al progressive metal, i Rammstein, i Nine Inch Nails, i System of a Down, i Fear Factory, gli Incubus e i Disturbed.

A proposito di Monica Acito

Monica Acito nasce il 3 giugno del 1993 in provincia di Salerno e inizia a scrivere sin dalle elementari per sopravvivere ad un Cilento selvatico e contraddittorio. Si diploma al liceo classico “Parmenide” di Vallo della Lucania e inizia a pubblicare in varie antologie di racconti e a collaborare con giornali cartacei ed online. Si laurea in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli e si iscrive alla magistrale in Filologia Moderna. Malata di letteratura in tutte le sue forme e ossessionata da Gabriel Garcia Marquez , ama vagabondare in giro per il mondo alla ricerca di quel racconto che non è ancora stato scritto.

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