Com’è la situazione linguistica in India?

La situazione linguistica in India

La situazione linguistica in India è molto complessa poiché in un unico territorio coesistono diversi gruppi linguistici, non è un caso che si tratti della stessa nazione che ospita ben 1,428,6 miliardi di persone. Oggigiorno nel territorio indiano troviamo due principali gruppi di lingue, nella parte a Nord dell’India (ma anche in quella centrale) lingue di tipo indo-aryan sono parlate dall’80% della popolazione (la lingua più importante è però l’Hindi).
Se da un lato nella parte settentrionale/centrale, le lingue indoariane sono largamente diffuse; nella parte a Sud dell’India si parlano lingue dravidiche, pari al 20% della popolazione complessiva, come il Telugu e Tamil. Il 2.3% restante appartiene ad altri gruppi di lingue; la situazione linguistica in India è ardua da analizzare perché imbattersi in lingue considerate unclassified è davvero molto frequente. Per queste lingue non esiste cioè alcuno studio o ricerca sociologica o linguistica a riguardo. Sono lingue che si trovano soprattutto nella zona dell’Himalaya quindi all’estremo Nord, alcune di esse sono parlate addirittura soltanto da 8.000-10.000 persone.

Per meglio analizzare la situazione linguistica in India è molto importante notare che, quando l’inglese fu introdotto nelle società multilingue, non riuscì quasi mai a sradicare le lingue preesistenti, diventò al contrario una delle lingue possibilmente usate dal popolo, una lingua entrata nel repertorio linguistico, ma allo stesso tempo, anche se coesisteva con le altre lingue, dal momento che veniva parlata dagli “uomini di potere”, quando un indiano veniva a contatto con la lingua del suo colonizzatore gli attribuiva anche un prestigio più alto, così nasce l’elitarismo linguistico, fenomeno tuttora esistente nella penisola indiana. In questo caso l’inglese non ha agito tanto come una lingua killer, come spesso accade, ma piuttosto come una lingua che ha creato un divario linguistico tra coloro che parlano inglese e quindi hanno accesso a lavori o status sociale più prestigiosi rispetto a coloro che non lo parlano e non potrebbero avere accesso agli strati più alti della società. quando parliamo di inglese in India parliamo dell’inglese dell’Asia meridionale e comprende anche diverse varietà di inglese. L’inglese indiano è quello più rilevante, ma spesso viene suddiviso in lingue dell’Asia sud-orientale e lingue dell’Asia sud-occidentale. Come già precedentemente affermato, la situazione linguistica in India è molto molto complessa, in particolare se consideriamo che ci sono enormi comunità di indiani che vivono nei luoghi più disparati del mondo, come ad esempio in Sud Africa, dove si è creata una specifica varietà linguistica di Indian English, questa include caratteristiche tipiche dell’inglese indiano ma anche alcune caratteristiche tipiche dell’inglese sudafricano, questo perché molti indiani hanno imparato anche a parlare Afrikaans, dunque le tre lingue si sono fuse insieme dando origine ad un’ulteriore varietà.

Per quanto concerne la situazione linguistica in India, un dato utile sarebbe conoscere quante persone esattamente sanno parlare inglese, forse il 30/40% degli indiani parla un po’ di inglese, ma se ci dovessimo riferire a delle persone che padroneggiano pienamente la lingua inglese, potremmo dire che approssimativamente solo il 2-5% tende a parlare questo tipo di inglese, che è comunque un numero molto elevato considerato il totale degli abitanti. L’India ha i suoi primi contatti con l’inglese a partire dal 1600, quando grazie alla regina Elisabetta I si crea l’East Indian Company, il cui compito era quello di effettuare scambi con gli Indiani. Questa compagnia acquisì sempre più importanza, anche se inizialmente solo per ragioni economico-commerciali, inoltre contribuì alla creazione di stabilimenti, fabbriche e avamposti commerciali per le attività. Furono costruite fabbriche e avamposti commerciali a Madras, Bombay e così via, e questo ovviamente garantì la progressiva infiltrazione della lingua inglese in India. L’india fa parte della seconda diaspora dell’inglese (La prima diaspora riguarda l’espansione dell’inglese nelle isole britanniche). Successivamente avvenne la scoperta di nuovi territori e l’insediamento delle colonie britanniche negli USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, e poi abbiamo la seconda diaspora di cui fa parte anche l’india, qui l’inglese viene parlato come una seconda lingua.
La situazione linguistica in India è influenzata dunque dal contatto tra le due lingue, questo ha avuto effetti duraturi anche sulla cultura indiana e sulle diverse varietà di inglese contemporanee, hanno così tanto in comune, ma sono anche unici nelle loro innovazioni grammaticali, lessici, pronunce, idiomi e discorsi.

Fonte Immagine: Pixabay

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