Stereotipi sui napoletani: i 5 più diffusi

Stereotipi sui napoletani: i 6 più diffusi

Stereotipi sui napoletani, quali sono i 5 più diffusi?

Partiamo col dire che uno stereotipo è una caratteristica che viene applicata ad un luogo, un oggetto o ad un gruppo di persone, caratterizzato da certe qualità in comune. Lo stereotipo può avere vari tipi di significato, tuttavia è importante non esagerare al punto di creare una sorta di caricatura, cadendo nel ridicolo.

Esso è talvolta simbolo di ignoranza e può assumere un carattere discriminante se applicato come avviene, in molti casi, verso la città di Napoli. Seppur tra le più importanti città, Napoli è da sempre considerata come la pecora nera d’Italia, anche se, coloro che l’hanno visitata o ci vivono, sanno bene che ciò è causato da tanti luoghi comuni. Vediamo alcuni tra i più diffusi stereotipi sui napoletani!

Gli stereotipi più diffusi sui napoletani:

1. Napoli = 0 lavoro

Al primo posto, tra i più diffusi stereotipi sui napoletani, vi è la mancanza di voglia di lavorare. I napoletani sono considerati nullafacenti, un popolo che non ha mai avuto voglia di lavorare e dove tutti dipendono da qualcun altro lasciandosi mantenere economicamente. In verità basterebbe ricordare, anche solo per un attimo, che questo è il popolo dei mestieri inventati, ad esempio: l’Acquaiolo, il cosiddetto venditore ambulante d’acqua.

2. Napoli è la città del sole

Proseguendo, al secondo posto tra gli stereotipi sui napoletani, troviamo quello che a Napoli non piove mai, inutile dire che ciò non sia vero, dato che la città è caratterizzata da giornate piuttosto uggiose come tante altre d’Italia. Ma c’è da dire che, nonostante la precedente affermazione, però è vero che Napoli è considerata da sempre una città col bel tempo. A riguardo, proprio i napoletani, infatti, come il grande Totò, nella pellicola Totò, Peppino e la Malafemmina, egli sottolineò la grande differenza con la città di Milano, in una sua famosa scena.

3. <Sicuramente è napoletano!>

<Sicuramente è napoletano!> è al terzo posto tra gli stereotipi sui napoletani. Questa affermazione è collegata a chiunque possa gesticolare mentre si discute, chi urla anziché parlare con tono medio, colui che getta rifiuti per la strada pur di non buttarli in un cestino o cassonetto. Se, dunque, si commette ciò appena citato, allora si è napoletani senza ombra di dubbio!

4. I cantanti napoletani? Sono tutti neomelodici!

Un altro degli stereotipi sui napoletani è che i cantanti napoletani sono tutti neomelodici, anch’esso molto famoso. Ormai, al giorno d’oggi, vi è questa convinzione che chiunque canti in lingua napoletana, sì lingua e non semplice dialetto dato che è stata riconosciuta come tale, allora è un cantante neomelodico, quasi come se fosse da disprezzare. Ma si sa che, proprio a Napoli, siano state scritte vere e proprie poesie per poi essere cantate da grandi artisti, come il maestro Pino Daniele!

5. I napoletani sono tutti attori

L’ultimo tra gli stereotipi sui napoletani è quello dell’essere tutti attori. Tante sono le persone che considerano i napoletani come veri e propri attori, ma per quale ragione? Uno dei motivi potrebbe essere quello di non essere abituati ad interagire con persone di vero cuore, pronte a dare una mano e riuscire a empatizzare con il prossimo. Probabile, quindi, che loro osservino i napoletani come buffoni, gente di spettacolo, ma tutto ciò che cercano di ottenere è un semplice sorriso vero!

Fonte immagine in evidenza: Miseria e Nobiltà

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