Suore di clausura: chi sono e come vivono

suore di clausura

Suore di clausura: una realtà tanto antica quanto “nascosta” dal nostro sapere. Scopriamo come nasce e come vive all’interno del convento

Tra le figure più antiche del mondo ecclesiastico, anche se poco conosciuta, c’è la suora di clausura. In antichità le donne non maritate intraprendevano la strada del convento, spesso costrette dalle famiglie stesse. Il termine clausura deriva dal latino claudere, che significa “chiudere”; questo rappresentando materialmente lo spazio chiuso per il ritiro religioso. La regola di clausura è la regola che stabilisce le entrate ed uscite: per le monache, la regola di clausura è attiva e passiva, ciò significa che né possono uscire all’esterno della struttura, né possono entrare esterni all’interno. Il motivo religioso che spinge alcune donne (o meglio i loro padri!) alla rigida vita da convento, è la fede, il desiderio di dedicare l’intera vita al volere di Dio onnipotente, sacrificandosi e mortificando il proprio corpo.

Ma rispetto all’antica realtà alcune regole sono cambiate, e la domanda che ci poniamo è: come vivranno le suore di clausura oggi?

La giornata per una suora di clausura inizia molto presto (alle prime ore dell’alba), accompagnata dalle prime preghiere e meditazioni della giornata. Dalla messa nel monastero, ai pasti, alle varie attività (come quella dell’orto, della coltivazione e del cucito) e letture di testi sacri, si arriva al momento della ricreazione, in cui le suore possono respirare un po’ d’aria in giardino. Finché, dopo ulteriori preghiere, si arriva al momento in cui si va a dormire.

 Un’importante riforma ci fu nel 1983, permettendo alle suore di poter uscire fuori dal convento; codice che ad oggi non è stato accolto da tutte le sedi: pensate che perfino i funerali, in alcuni casi, devono essere celebrati all’interno di queste strutture. Salvo alcuni in casi in cui è possibile richiedere permessi: ad esempio, quando bisogna affrontare un’operazione medica, o bisogna assistere a un parente malato, o quando semplicemente si vuol ragionare sul voler o meno continuare il percorso scelto.

Inoltre, esiste un sistema gerarchico composto da differenti ruoli: da un lato, c’è la madre priora ( detta anche badessa), eletta democraticamente dalle altre suore; dall’altro, c’è il Consiglio, organo composto da quattro suore scelte dalla madre priora, una tra le quali è incaricata di formare le giovani che aspirano a raggiungere i voti.

Come è facilmente percepibile, la vita di clausura è sinonimo di regime e rigore, prevedendo voti di meditazione, solitudine, povertà e obbedienza. Ma è errato immaginare figurativamente la suora di clausura come la Monaca di Monza manzoniana, costretta a chiedere i voti: abbiamo visto che non è sempre così.

Attualmente, i monasteri degli ordini claustrali nel mondo sono più di 3.000, e le suore di clausura sono all’incirca 38.000: insomma, una pratica devozionale ancora molto attiva.

Fonte articolo per Suore di clausura: chi sono e come vivono: Pixabay e Wikipedia

 

A proposito di Valeria Provvisier

Salve a tutti! Mi presento, sono una studentessa di lingue e una grande amante della musica. Amo conversare con le persone: condividere idee, esperienze e sentimenti è una necessità umana indispensabile! Quindi, in qualunque modo sia ...comunichiamo!

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