Tela di Penelope: l’inganno al servizio dell’amore

Tela di Penelope: l'inganno al servizio dell'amore

La tela di Penelope è una delle storie più affascinanti e simboliche dell’Odissea, il poema epico attribuito a Omero. Questo stratagemma ingegnoso è opera della regina di Itaca e moglie di Ulisse, costretta a gestire l’arroganza dei Proci durante l’assenza ventennale del marito. La tela diventa così un potente simbolo di fedeltà, astuzia e resistenza.

La storia dell’inganno: un sudario per Laerte

Nel II libro dell’Odissea, la situazione a Itaca è critica. I Proci, nobili dell’isola, spadroneggiano nella reggia, consumando le ricchezze di Ulisse e insistendo affinché Penelope scelga uno di loro come nuovo sposo. Per prendere tempo, la regina annuncia che non si risposerà prima di aver tessuto un sudario funebre per il suocero Laerte, padre di Ulisse. Questa scusa è un colpo di genio: rifiutarsi di onorare un anziano genitore sarebbe stato un atto empio, e nemmeno i pretendenti osano opporsi.

Inizia così il suo piano. Penelope tesse la sua grande tela di giorno, sotto gli occhi di tutti, ma di notte, con la complicità di poche ancelle fidate, disfa segretamente il lavoro compiuto. Questo espediente le permette di rimandare la decisione per ben tre anni, alimentando la speranza del ritorno del marito e resistendo alla pressione dei Proci.

L’inganno in breve

Elemento Descrizione
Chi Penelope, regina di Itaca.
Cosa Tesse di giorno e disfa di notte una grande tela.
Perché (pretesto) Per completare un sudario funebre per il suocero Laerte.
Perché (scopo reale) Per prendere tempo e ritardare le nozze con uno dei Proci.
Durata dell’inganno Tre anni.

La rivelazione del trucco e il ruolo delle ancelle

L’inganno, però, non dura per sempre. Una delle sue ancelle, Melanto, descritta come amante di uno dei Proci (Eurimaco), tradisce la fiducia della sua regina e svela il segreto. Il tradimento non riflette solo una slealtà personale, ma anche le tensioni sociali all’interno della reggia. I pretendenti, furiosi, costringono Penelope a terminare la tela, mettendola con le spalle al muro. La scoperta segna un punto di svolta, costringendo la regina a trovare una nuova soluzione.

Il nuovo stratagemma: la gara dell’arco

Messa alle strette, ma sempre guidata dalla sua intelligenza e ispirata dalla dea Atena, Penelope non si arrende. Propone ai Proci una prova decisiva: sposerà chiunque riesca a tendere il potente arco di Odisseo e a scoccare una freccia facendola passare attraverso gli anelli di dodici asce allineate. Questa non è solo una gara di abilità, ma una sfida impossibile per uomini comuni. Solo il vero re di Itaca possiede la forza e la destrezza per compiere l’impresa, un fatto che prepara il terreno per il ritorno trionfale di Ulisse.

Il significato profondo della tela di Penelope

La tela di Penelope non è un semplice espediente narrativo. È una metafora complessa che incarna diversi valori:

  • La fedeltà coniugale: rappresenta l’attesa incrollabile e la lealtà verso il marito assente.
  • L’astuzia femminile (metis): dimostra che l’intelligenza e l’ingegno possono sconfiggere la forza bruta dei pretendenti.
  • La resistenza e la pazienza: il gesto ciclico di tessere e disfare simboleggia la lotta contro il tempo e le avversità.
  • Il controllo sul proprio destino: attraverso la tela, Penelope gestisce attivamente il suo tempo e le sue scelte, rifiutando un ruolo passivo.

“Fare la tela di Penelope”: un modo di dire comune

L’episodio ha lasciato una traccia così profonda nella cultura occidentale da diventare un’espressione idiomatica. L’espressione “fare la tela di Penelope” si usa per descrivere un lavoro che non ha mai fine, che si protrae a lungo senza mai giungere a una conclusione, o un’attività che viene continuamente fatta e disfatta.

Consigli pratici per approfondire

  • Leggi il testo originale: l’episodio è narrato principalmente nel libro II e ripreso nel libro XIX e XXIV dell’Odissea. Leggerlo direttamente permette di cogliere le sfumature del racconto.
  • Confronta le figure femminili: analizza Penelope mettendola a confronto con altre donne dell’Odissea, come la maga Circe, la ninfa Calipso o la stessa ancella traditrice Melanto, per capire i diversi modelli di femminilità presentati da Omero.
  • Analizza il simbolo del telaio: il telaio nel mondo antico era un potente simbolo del potere femminile e domestico, legato alla creazione e al destino.

Fonte immagine di copertina: Di John Flaxman – From [1], Pubblico dominio, link

 

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