I viaggiatori dell’oltretomba: Ulisse, Teseo e Orfeo

I viaggiatori dell'oltretomba: Ulisse, Teseo e Orfeo

Nella mitologia greca il mondo degli dei e degli eroi non era l’unico regno dominato da entità soprannaturali e avventure epiche. Oltre alle storie degli dei dell’Olimpo e dei loro eroi mortali, esiste un’altra dimensione intrigante e misteriosa: l’oltretomba. Questo regno oscuro e enigmatico è abitato da una vasta gamma di personaggi, dai giudici severi agli eroi gloriosi, ma anche da una particolare categoria di individui: i viaggiatori dell’oltretomba. Questi personaggi hanno attraversato i confini della vita e della morte, spesso per motivi eroici, avventurosi o tragici.

In questo articolo, vi presentiamo tre dei viaggiatori dell’oltretomba della splendida mitologia greca.

1. Ulisse

Quando si parla di viaggiatori dell’oltretomba, uno dei primi nomi che sale alla mente è sicuramente quello di Ulisse. Il suo viaggio è narrato nell’XI libro dell’Odissea di Omero. Dopo aver vissuto numerose avventure, Ulisse giunge sull’isola di Circe, una strega che lo informa che per raggiungere la sua Itaca, deve prima discendere nell’oltretomba, il regno dei morti, e consultare lo spirito del veggente di Tebe, Tiresia.

Seguendo i consigli di Circe, Ulisse giunge nel territorio dei Cimmeri, e si avventura verso l’ingresso dell’Ade. Arrivato al sito designato, compie tutti i rituali ordinatigli dalla maga, prega le anime dei defunti e sacrifica alcune vittime, lasciando che il loro sangue scorra nella fossa. Così, le anime dei morti si radunano intorno alla fossa, ma Ulisse le mantiene a distanza, seguendo ciò che gli era stato ordinato da Circe. 

Una volta entrato nell’interno dell’oltretomba, il viaggiatore si imbatte in numerosi spiriti defunti, tra cui sua madre Anticlea. Ulisse inizia quindi il viaggio alla ricerca di Tiresia e quando lo trova, inizia con lui una lunga conversazione in cui il veggente lo informa del suo lungo e pericoloso viaggio di ritorno verso Itaca, il quale includerà sfide come il passaggio per le isole delle Sirene, le mandrie di Apollo e i sette anni trascorsi con la ninfa Calipso. Dopo ciò, entrano in scena gli eroi Achille, Agamennone e Aiace Telamonio, le cui anime piangono le loro tragiche morti e maledicono le guerre e le mogli infedeli. Questi incontri suscitano in lui sentimenti di nostalgia e rimorso per le perdite subite durante il suo lungo viaggio.

Dopo aver ottenuto saggezza e consigli dagli spiriti dell’oltretomba, Ulisse lascia finalmente il regno dei morti per continuare il suo viaggio verso casa, portando con sé la determinazione e la saggezza necessarie per affrontare le sfide che lo attendono.

2. Teseo

Teseo, il leggendario eroe di Atene, e Pirítoo, re dei Lapiti, erano grandi amici fin dall’infanzia. I due decisero di compiere una serie di avventure audaci insieme, tra cui il celebre rapimento di Elena, che portò alla leggendaria guerra di Troia; ma Pirìtoo puntò più in altro: decise di voler prendere in sposa Persefone, la regina degli Inferi e moglie di Ade, signore del regno dei morti. Decisi a ottenere ciò che volevano, Teseo e Pirítoo iniziarono il loro viaggio nell’oltretomba, un luogo inaccessibile e pericoloso, abitato da creature oscure e spiriti malvagi.

Mentre si trovavano nell’oltretomba, Teseo e Pirítoo furono intrappolati dalle forze oscure del regno dei morti. Pirítoo fu legato da catene di ferro mentre cercava di afferrare Persefone, mentre Teseo venne catturato da Ade per aver tentato di rapire la sua regina. Fortunatamente il possente Ercole, venne a conoscenza della situazione e intervenne per salvare i due. Con la sua forza sovrumana, Ercole riuscì a liberare Teseo dalle grinfie di Ade, ma non poté fare lo stesso per Pirítoo, il quale fu costretto a rimanere nell’oltretomba come punizione per il suo tentativo di rapire Persefone.

Teseo, grato per essere stato salvato da Eracle, tornò in superficie, ma Pirítoo rimase imprigionato nelle tenebre dell’oltretomba per l’eternità, diventando un monito per coloro che osavano sfidare gli dei e violare i confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

3. Orfeo

Il viaggio di Orfeo nell’oltretomba è una delle storie più toccanti e celebri della mitologia greca. Dopo la tragica morte della sua amata sposa Euridice, Orfeo, leggendario poeta e musicista, è consumato dal dolore e dal desiderio di riportare in vita la sua amata. Deciso a sfidare la morte stessa, Orfeo decide di scendere nell’oltretomba per cercare Euridice e riportarla indietro nel mondo dei vivi.

Con la sua lira magica, Orfeo si dirige verso l’ingresso dell’Ade, il regno dei morti. Arrivato al cospetto di Ade e Persefone, Orfeo chiede con passione di poter riportare in vita Euridice e, colpiti dalla sua musica e dalla sua disperazione, gli dei degli Inferi acconsentono alla sua richiesta, ma con una condizione: il poeta deve guidare Euridice fuori dall’oltretomba senza guardarsi mai indietro per assicurarsi che lei lo stia seguendo.

Con il cuore pieno di speranza e di gioia, Orfeo inizia il suo viaggio di ritorno, con Euridice dietro di lui. Tuttavia, preso dall’ansia e dal dubbio, Orfeo si volta a guardare Euridice prima di averla portata completamente fuori dall’oltretomba, violando così la condizione posta dagli dei. In un istante, Euridice svanisce e ritorna nel regno dei morti per sempre, lasciando Orfeo solo nel suo dolore e nella sua disperazione. Così torna in superficie, devastato dalla perdita della sua amata, e passa il resto della sua vita vagando per il mondo in un dolore senza fine, consolandosi solo con la sua musica e il ricordo di Euridice.

In conclusione, i viaggiatori dell’oltretomba nella mitologia greca rappresentano un elemento affascinante e ricco di significato all’interno del panorama mitologico dell’antica Grecia. Attraverso le loro avventure epiche e le sfide incontrate nel regno dei morti, questi eroi e protagonisti mitici ci offrono un’opportunità unica per esplorare temi universali come l’amore, la perdita, il coraggio e la mortalità.

Le loro storie ci insegnano importanti lezioni sulla vita e sulla morte, e continuano a ispirare e affascinare le generazioni moderne, testimoniando la persistente influenza della mitologia greca sulla cultura e sulla letteratura di oggi.

Fonte immagine: Wikipedia

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