Cos’è il narcoturismo: il fenomeno del turismo della droga

Cos'è il narcoturismo: il fenomeno del turismo della droga

Tutti sappiamo che con il termine turismo indichiamo la pratica di chi abbandona il luogo abituale di vita e di lavoro per trasferirsi verso località e regioni turistiche con l’obiettivo di divertirsi, incontrare nuove culture ed ampliare il panorama delle proprie conoscenze. Ma sapete cos’è il narcoturismo e quali sono le sue caratteristiche principali? Andiamo a scoprirlo insieme!

Cos’è il narcoturismo

Per capire meglio cos’è il narcoturismo, dobbiamo comprendere meglio il significato della sua parola. Esso è un termine con cui ci si riferisce a quei flussi di persone che intraprendono attività turistiche con lo scopo di acquistare o vendere droga. Spesso, oltre a tale finalità, l’obiettivo del narcoturismo è quello di spingere i turisti a visitare anche i laboratori ed i luoghi tipici in cui si produce e fabbrica droga. Subito richiamiamo alla mente, nel caso europeo, la situazione dell’Olanda. Amsterdam, nonostante le sue bellezze paesaggistiche ed urbane, attrae milioni di visitatori e visitatrici ogni anno anche grazie alla maggiore libertà che la legislazione olandese concede in termini di consumo di droga. La presenza dei cosiddetti Coffee shops gioca un ruolo chiave nell’alimentare il flusso turistico nella zona. Ma, senza alcuna ombra di dubbio, la pratica attuale del narcoturismo è legata soprattutto ai paesi latino-americani, tra i quali spicca la Colombia, patria del celebre imperatore della cocaina, ossia Pablo Escobar.

Principali caratteristiche ed effetti

Dopo aver compreso cos’è il narcoturismo, è opportuno menzionare quelle che sono le sue principali caratteristiche ma, soprattutto, gli effetti che questo fenomeno provoca nei vari paesi. Nel caso dell’Olanda, ad esempio, il boom del turismo della droga ha provocato problemi con i paesi confinanti come il Belgio, il quale ha potuto constatare un incremento della criminalità, delle rapine ed un aumento del commercio illegale di droghe. In Colombia invece, il narcoturismo si manifesta con l’organizzazione di visite turistiche (i cosiddetti narcotour) verso quelle che sono le ex residenze in cui si fabbricava droga, soprattutto verso i luoghi simbolo del narcoturismo, come la città di Medellìn.

Città in cui è cresciuto il più noto trafficante di droga, Pablo Emilio Escobar Gaviria, Medellìn ospita varie agenzie che, ogni anno, organizzano i tour turistici per milioni di visitatori verso quei luoghi simbolici per la storia della droga: la tomba di Escobar, la Sierra Nevada de Santa Marta (ex centro di produzione della droga), la famosa prigione costruita dallo stesso Escobar nota come La Catedral. La stessa città di Medellìn simboleggia cos’è il narcoturismo, in quanto sede di quello che è stato il cartello di droga più importante della Colombia.

Per comprendere appieno cos’è il narcoturismo, è chiaro che occorre precisare quelle che sono le conseguenze e gli impatti che questa pratica provoca. È senza dubbio fondamentale il ruolo giocato dai mass media e dai social network nell’alimentare la storia di noti personaggi della droga e nell’esaltarne la figuraSi pensi alle serie televisive quali Narcos, Gomorra e Suburra che nel raccontare la storia delle organizzazioni criminali più famose (è il caso di Gomorra e Suburra) o di noti personaggi della droga (è il caso di Narcos che narra della storia del cartello di Medellìn e di Pablo Escobar) contribuiscono alla loro esaltazione. È questo uno degli elementi che comporta la crescita del narcoturismo. Per quanto il fenomeno rappresenti un aumento di ricchezza e di turisti nei paesi che ne sono destinatari, c’è da domandarsi anche quanto effettivamente questo processo sia positivo.

La comprensione di cos’è il narcoturismo, della sua storia e dei suoi principali effetti, ci porta ad un’ultima considerazione: pur non essendo illegale, appare evidente quanto la pratica del narcoturismo contribuisca ad esaltare qualcosa di profondamente sbagliato ed illegale. Molti cittadini, soprattutto in Colombia, hanno manifestato la loro opposizione a questa pratica, cercando di far leva sull’importanza di dover ricordare le vittime legate al commercio di droga, piuttosto che esaltarne le figure che ne dominano il commercio mondiale.

Fonte immagine in evidenza: Freepik, di jcomp

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