Musei da visitare a Pechino: i 4 consigliati

Musei da visitare a Pechino

Pechino, la capitale della Cina, funge da secoli come importante punto di riferimento per tutta l’Asia Orientale. La città, il cui nome in cinese è 北京 Běijīng ovvero Capitale del Nord, durante la sua storia ha visto il prosperarsi e la decadenza di alcune delle maggiori dinastie imperiali cinesi, in particolare le dinastie Yuan, Ming e Qing. Proprio sotto di esse, Pechino inizia a diventare sempre più il principale centro politico e culturale della Cina: oggi, a testimonianza del grande patrimonio che la città ha accumulato, imponenti musei sorgono come veri e propri monumenti celebrativi della grandiosità di questa capitale cinese. Esposizioni di storia imperiale si affiancano a importanti collezioni artistiche, raccontando ognuno un aspetto diverso della ricchissima cultura che ha caratterizzato Pechino e la Cina fino ad oggi: visitare questi musei significa immergersi in un passato ben lontano da noi, non solo a livello temporale, ma anche riguardo usanze, stili, abitudini di vita quotidiana.

Ecco i 4 migliori musei da visitare a Pechino, per immergersi e scoprire appieno la storia e la cultura della Cina:

1. Museo della Capitale – 首都博物馆

musei da visitare a Pechino
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Il Museo della Capitale, il cui nome in cinese mandarino è 首都博物馆 (shǒudū bówùguǎn), è uno dei musei d’arte più importanti di tutta la Cina. Inaugurato nel 1981, originariamente si trovava al Tempio di Confucio, per poi essere spostato nel 2001 nella sua attuale sede a West Chang’an Street, progettata dagli architetti Jean-Marie Duthilleul e Cui Kai. Dalle dimensioni imponenti, la nuova sede fu inaugurata ufficialmente solamente cinque anni dopo, nel 2006.

Nonostante la sua fama di semplice museo d’arte, il Museo della Capitale ospita ben 700.000 anni di storia, testimoniati da resti di antichi insediamenti umani nel territorio cittadino e da più di 200.000 reperti provenienti da antichi tesori della civiltà imperiale. Talvolta, parte di questa ricca collezione viene inviata all’estero per mostre temporanee, permettendo anche che reperti esteri possano arrivare nel museo ed essere esposti per breve tempo.

Di importante rilevanza, nell’esposizione del museo sono da segnalare notevoli esemplari dei bronzi Shang e Zhou, le ultime due delle tre dinastie pre-imperiali cinesi, la cui storia è ancora oggi discussa e studiata dai maggiori archeologi cinesi. Nell’antica cultura cinese, i tripodi in bronzo, così come i vasi cerimoniali, sono stati importantissimi oggetti cerimoniali, impiegati per poter sacrificare alla divinità offerte composte principalmente da pietanze cotte o bevande alcoliche. Nella stessa area dove sono conservati i bronzi Shang e Zhou, il Museo della Capitale conserva una notevole collezione di giade lavorate, materiale per i cinesi dal grande valore spirituale, collegato spesso al concetto di 天 tiān, cielo, ovvero la più alta divinità. Inoltre, la collezione museale raccoglie pregevoli reperti provenienti dalla dinastia Tang fino alla Qing e, all’ultimo piano, i quattro tesori del letterato sono conservati ed esposti al pubblico, mostrando i materiali originali degli 士 shì, ovvero gli antichi funzionari imperiali.

Ad oggi, il Museo della Capitale di Pechino è uno dei musei più importanti che è possibile visitare nella città, registrando un gran numero di visitatori giornalieri. Per poter accedere alle aree espositive, i visitatori devono tuttavia prenotare la loro visita, allegando un documento d’identità valido per l’uso. Tuttavia, l’accesso a tutte le mostre del museo è totalmente gratuito.

2. Museo Nazionale della Cina – 中国国家博物馆


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Gli anni della Rivoluzione Cinese sono, storicamente, anni di grande importanza e cambiamento culturale. Nel 1949, la Repubblica Popolare Cinese viene fondata da Mao Zedong ai piedi del monumento di Tienanmen, nell’omonima piazza che, nel 1989, diviene teatro di importanti proteste, culminate in quello che oggi è conosciuto come il Massacro di piazza Tienanmen.

Il Museo Nazionale della Cina non è altro che un gigantesco complesso museale, sorto dai due precedenti spazi espositivi voluti dal partito comunista per celebrare il decimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese: ultimati nel 1959 e aperti al pubblico nel 1961, i due precedenti musei sorgevano sul lato orientale di piazza Tienanmen. Nel 2003, le due entità vennero accorpate, divenendo la struttura che è oggi. Tra tutti i musei che è possibile visitare a Pechino, il Museo Nazionale della Cina spicca per l’imponente struttura: estesa su 40.000 metri quadrati, ha una facciata lunga 313 metri, un’altezza di 34.5 metri suddivisi in quattro piani e una larghezza di 149 metri. Al centro della facciata si trovano undici pilastri quadrati.

Al suo interno, due aree si aprono in diciassette sale espositive ciascuna, suddivisibili nei due originar musei: nell’area di sinistra si trova il Museo della Rivoluzione Cinese, che illustra la storia del movimento rivoluzionario e dell’evoluzione del Partito Comunista Cinese dal 1919 al 1949, mentre nell’area di destra si trova invece il Museo di Storia Cinese, contenente reperti dagli inizi della civiltà fino al XX secolo.

Nel 1966, ovvero agli inizi della Rivoluzione Culturale, il Museo militare della Rivoluzione Cinese venne chiuso al pubblico, per poi riaprire nel 1978 con una mostra fotografica riguardante la vita di Zhou Enlai. L’anno successivo, tutte le sue mostre vennero riaperte e venne inaugurata una nuova esposizione permanente sulla storia del PCC. Attualmente, il museo è aperto tutti i giorni tranne alla vigilia del Capodanno cinese e il biglietto d’ingresso costa 30 yuan.

3. Antico Osservatorio di Pechino – 北京古观象台


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L’Antico Osservatorio Astronomico di Pechino, in cinese 北京古观象台 (Běijīng Gǔ Guānxiàngtái), è uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo. Costruito nel 1442 sotto la dinastia Ming, fu l’osservatorio imperiale anche dei Qing. Aperto al pubblico nel maggio 1956, esso ospita oggi strumenti astronomici antichi unici al mondo.

Originariamente si trattava di una torre di legno impiegata per le previsioni astrologiche: nel 1437, iniziarono i lavori per l’edificio che è possibile visitare oggi. Le varie fasi della costruzione furono gestite da un certo momento in poi dai musulmani, per poi essere dirette e terminate dai gesuiti. Proprio grazie a loro, in Cina arrivarono gli astrolabi e la matematica celeste che permisero di compiere enormi progressi negli studi astronomici cinesi del tempo: ben presto, gli astronomi di allora furono in grado di prevedere le eclissi, definite come «il drago che ingoia la luna e il sole».

Tra tutti i musei che è possibile visitare a Pechino, l’Antico Osservatorio è sicuramente unico nel suo genere. L’esposizione museale mostra oggi i componenti progettati nel 1674 dai gesuiti per ordine dell’imperatore Kangxi, in particolare: un’armilla eclittica, un teodolite, un sestante e un quadrante a forma di drago. Vi è anche conservato un grande azimuth, invece, fu donato da Luigi XIV all’imperatore. Tutti gli strumenti recano decorazioni fantastiche in stile cinese e vennero costruiti sotto incoraggiamento dei gesuiti per sostituire le vecchie versioni mongole, in uso da secoli. Durante la Rivolta dei Boxer, i tedeschi sottrassero gran parte di essi; tuttavia, la collezione dell’osservatorio è stata conservata quasi interamente: infatti, dopo la prima guerra mondiale, la maggior parte degli oggetti trafugati fu restituita.

4. Museo dell’Architettura Antica di Pechino – 古代建筑博物馆


Fonte immagine: Wikimedia Commons

Tra i musei più interessanti da visitare a Pechino non si può non nominare il Museo dell’Architettura Antica, in cinese 古代建筑博物馆 (gǔdài jiànzhù bówùguǎn). Esso è stato istituito all’interno del Tempio dell’Agricoltura, nell’Altare di Xiannong, in un ambiente tranquillo circondato da alberi centenari. È il primo museo della città che raccoglie, studia ed espone la tecnologia architettonica, l’arte e la storia dello sviluppo dell’antica Cina. Fu aperto al pubblico per la prima volta il 25 settembre 1991 e le attuali mostre sono state allestite nelle aree espositive della Sala Taisui (太岁殿), della Sala Bai (拜殿) e della Sala Xipei (西配殿).

L’obiettivo dell’esposizione è quello di rappresentare l’essenza dell’antica architettura cinese, offrendo ai visitatori un’esperienza ricca di immagini e schemi, grazie ai quali è possibile osservare come gli antichi edifici cinesi si siano sviluppati dalle capanne originarie con tetti di paglia alle complesse strutture di palazzi tipiche delle dinastie Ming e Qing.

I diversi stili architettonici permettono di esplorare l’antica architettura cinese, analizzando anche le differenti varianti regionali: nel nord della Cina, l’intero schema architettonico è progettato per mostrare la suprema autorità dell’imperatore e l’organizzazione gerarchica della società feudale; nel sud della Cina, le affascinanti architetture contengono numerose vedute all’interno di uno spazio limitato; nel centro della Cina, gli edifici sono tradizionali, sobri e pragmatici. Tutto è descritto e mostrato in maniera impeccabile, per poter testimoniare l’arte architettonica del paese e mostrare nel miglior modo possibile al pubblico la raffinatezza dei dettagli, i materiali ricercati e la spiritualità di essi.

La visita al Museo dell’Architettura Antica di Pechino è fortemente consigliata a coloro che prediligono un ambiente tranquillo e spirituale dove poter passare una piacevole giornata: il Tempio dell’Agricoltura non è solo un luogo sacro, ma anche un importante esempio di architettura naturale, con i suoi giardini e i suoi percorsi tra i grandi portoni e le aree museali. Il costo del biglietto di ingresso è di 15 yuan per adulto, mentre per gli studenti è possibile ottenere una riduzione, pagando solamente 8 yuan. Per i minorenni, invece, la visita è totalmente gratuita.

Fonte immagine articolo: Wikimedia Commons

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