Vincent Van Gogh: gli autoritratti più celebri dell’artista

Vincent Van Gogh: gli autoritratti più celebri

Vincent Van Gogh è considerato uno dei più grandi artisti della storia dell’arte: ha dipinto paesaggi, fiori e numerosi autoritratti, arrivando a realizzare circa 500 dipinti nell’arco della sua vita. In questo articolo analizzeremo brevemente la biografia del pittore, ed elencheremo alcuni degli autoritratti di Van Gogh più famosi.

Chi era Vincent Van Gogh?

Nasce in Olanda il 30 marzo 1853 a Zundert. Ebbe un’infanzia particolarmente dura, che lui stesso definì come solitaria e triste, maturando poi nell’adolescenza una personalità instabile che riporterà nelle sue opere, e che sfocerà in seguito in una profonda depressione che lo porterà a togliersi la vita all’età di soli 37 anni. È, infatti, anche dagli autoritratti di Van Gogh che si può percepire la sofferenza che ha accompagnato il pittore durante la sua vita. La sua formazione didattica fu irregolare, mentre dal punto di vista della pittura intraprese degli studi tardivi, ma fu principalmente autodidatta. In una prima fase del suo percorso artistico si lega alla pittura realista, riportando sulla tela scene della dura vita quotidiana dei contadini. Più tardi, passa un periodo di tempo a Parigi e qui viene in contatto con artisti impressionisti dai quali resta particolarmente colpito, e che daranno una svolta alla sua formazione. I colori che l’artista utilizza da questo momento in poi si schiariscono, il blu e il giallo predominano e le pennellate si riducono a piccoli tocchi. L’ultimo periodo della sua vita lo passa nell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence, convinto dal fratello Theo a ricoverarsi. Il soggiorno si conclude con il suo suicidio, avvenuto durante una passeggiata in campagna il 27 luglio 1890.

Gli autoritratti

Negli autoritratti di Van Gogh é raccolta la complessa personalità dell’artista, la sua evoluzione artistica e i cambiamenti della sua vita. L’artista dipinge se stesso considerandosi la figura dominante della sua pittura, e percependosi come un personaggio capace di vedere più lontano degli altri. Durante il biennio passato a Parigi dipinge circa venti autoritratti tra cui Autoritratto con cappello in feltro grigio, nel quale si ritrae con cappello, giacca e cravatta, abiti tipici parigini, mentre il suo sguardo è severo e attento e la tecnica pittorica ci fa ricondurre a questo momento della sua vita l’incontro con gli impressionisti.
Altro autoritratto di Van Gogh è Autoritratto con cappello di paglia, nel quale l’artista si dipinge con il camice da lavoro, utilizzando tonalità luminose. Quest’opera è particolarmente memorabile perché dall’altro lato della tela vi è un secondo dipinto, La pelatrice di patate. Van Gogh era così povero che non poteva permettersi di acquistare più tele, e spesso dipingeva su entrambi i lati di una sola tela.
Un’altra serie di autoritratti di Van Gogh racconta della complessa amicizia con l’artista Paul Gauguin, con il quale visse ad Arles nella casa gialla. La loro relazione divenne sempre più complessa e raggiunse l’apice quando, durante una lite, Van Gogh attaccò l’amico con un rasoio per poi pentirsene e tagliarsi il lobo, facendolo poi consegnare all’amico in segno di pentimento.
In Autoritratto con orecchio bendato e pipa, notiamo la fasciatura sull’orecchio dell’artista che è ripiegato su se stesso, con sguardo teso e nervoso mentre fuma una pipa.
Autoritratto dedicato a Paul Gauguin è un dipinto essenziale tra gli autoritratti di Van Gogh. L’artista si rappresenta con tratti orientali, senza capelli e su uno sfondo verde, privo del suo noto tratto vorticoso, che ricorda le stampe giapponesi.
Al periodo di reclusione nell’ospedale psichiatrico risalgono opere in cui l’artista non si ritrae mai mostrando il lato del suo orecchio mutilato e dove cerca di apparire stabile e in salute. In Autoritratto, settembre 1889, predominano i toni del blu e dell’azzurro e, nonostante l’artista tenti di rappresentarsi come un uomo in grado di tenere il controllo, le pennellate vorticose e turbinose suggeriscono disorientamento.
Autoritratto senza barba è stato dipinto in occasione del compleanno della madre di Van Gogh ed è stato a lei consegnato. Qui l’artista si rappresenta più giovane, senza barba, e tenta di apparire in salute agli occhi della madre. Questo si pensa essere l’ultimo autoritratto di Vincent Van Gogh, l’artista che ha saputo trasporre i tratti più oscuri del suo animo sulla tela.

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons

Altri articoli da non perdere
Stile arabo-normanno a Palermo: 7 monumenti da scoprire
Stile arabo-normanno a Palermo: 7 monumenti da scoprire

Dal 2015 alcuni monumenti di Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono stati inseriti nella lista dei patrimoni Scopri di più

Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci: la nuova scoperta
Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci: la nuova scoperta

Codice Atlantico: scoperto il volto nascosto di Federico da Montefeltro all’interno di un ritratto a sanguigna del maestro Leonardo Da Scopri di più

I baci più famosi dell’arte: quali sono?
i baci più famosi dell'arte: quali sono?

I baci più famosi dell’arte: quali sono? L’arte è sempre stato il mezzo attraverso il quale poter esprimere i sentimenti Scopri di più

La scuola polacca del manifesto, cos’era
La scuola polacca del manifesto

A partire dal secondo dopoguerra i muri delle strade della Polonia iniziarono a riempirsi di colori sgargianti. Dopo la parziale Scopri di più

Hollókő, cosa vedere nel villaggio etnografico ungherese
Hollókő, cosa vedere nel villaggio etnografico ungherese

Situato nella parte settentrionale dell'Ungheria, tra le colline di Cserhát, a poco più di un'ora in macchina da Budapest si Scopri di più

La morte di Marat di David: analisi dell’opera
La morte di Marat di David: analisi dell'opera

La morte di Marat è un'opera di Jacques-Louis David, pittore francese e uno tra i massimi esponenti del neoclassicismo. Fin Scopri di più

A proposito di Valeria Esposito

Studentessa presso la facoltà di lingue e culture comparate

Vedi tutti gli articoli di Valeria Esposito

Commenta