Adottare un serpente: ecco cosa devi sapere

Adottare un serpente: ecco cosa devi sapere

C’è chi preferisce adottare animali come cani, gatti e pesciolini rossi, ma ultimamente prendere come animali da compagnia esemplari esotici sta diventando sempre più comune: uno degli esempi è proprio quello di adottare un serpente. Sarebbe bene, prima di compiere un passo così importante, informarsi su tutto ciò che bisogna fare per mantenere alto il benessere dell’animale, ma questo discorso non vale soltanto per i serpenti.

Andremo ad elencare in seguito alcune delle nozioni basilari da sapere prima di adottarne uno.

Quale scegliere?

Prima di tutto bisogna tenere a mente che esistono circa 3000 specie di serpenti, ma non tutte si prestano alla vita in cattività; ce ne sono alcune, però, che vengono solitamente consigliate da esperti soprattutto se è la prima volta che ci capita di adottare un serpente.

Se si è alle prime armi di solito si indicano specie che non raggiungono dimensioni notevoli e, in linea generale, sono da considerare docili e abituate alla cattività. I serpenti che più si avvicinano a queste descrizioni sono i colubridi, tra cui: serpente del latte, serpente del grano, oppure il pitone reale (che però fa parte della famiglia dei boidi).

Preparare un terrario adeguato

Per poter essere in grado di allestire un microhabitat perfetto, prima di adottare un serpente, occorre raccogliere delle informazioni sull’esemplare in questione così da poter riprodurre le medesime condizioni in cui vivrebbe in natura.

Per quanto riguarda la grandezza del terrario, essa dovrà dipendere strettamente dalle dimensioni del serpente che raggiungerà da adulto: bisogna tener conto che, per garantire il suo benessere, l’animale deve avere la possibilità di allungarsi del tutto; quindi, si tratta di dimensioni variabili a seconda dell’esemplare a cui facciamo riferimento. La scelta di un terrario adatto in questo senso è particolarmente importante per la prevenzione da problemi respiratori e dall’obesità.

Anche la forma si adatta al serpente, poiché se decidiamo di adottare un serpente arboricolo essa dovrà svilupparsi in altezza; sarà invece al contrario nel caso in cui adottiamo un esemplare terricolo. Per quanto riguarda i materiali da utilizzare per la struttura del terrario, è preferibile il legno e il vetro o plexiglass (ma solo un lato), questo consentirà un’ottima gestione del cambiamento di temperatura (che deve comunque restare tra i 24⁰ e i 30⁰); per questo dovranno essere inserite delle griglie nella zona sia alta che bassa delle pareti.

In ultima analisi passiamo al substrato di cui il terrario deve essere provvisto.

Per gli esemplari più giovani andranno bene anche dei fondi realizzati con carta assorbente o fogli di giornale: questi materiali sono indicati poiché facilitano i procedimenti di pulizia; ma possono anche essere usati truciolato, sabbia, terriccio o corteccia.

Una corretta alimentazione

Se si decide di adottare un serpente è molto importante informarsi sull’alimentazione più adeguata da fargli avere.

Sono i cosiddetti roditori da pasto che vengono impiegati a tal proposito: parliamo di topi, ratti, criceti e gerbilli; è preferibile fornire al serpente in cattività delle prede che siano decongelate poiché ciò permette all’animale di nutrirsi in sicurezza, cosa che non avverrebbe se gli venissero somministrate delle prede vive: questo è molto pericoloso, visto che il serpente potrebbe restare ferito e contrarre poi delle infezioni.

Prima di somministrare il cibo, questo andrebbe pesato poiché la sua massa non dovrebbe superare il 20% del peso corporeo del serpente; inoltre, la regolarità con cui si ciba l’esemplare varia a seconda della fase di crescita in cui si trova: se è neonato va nutrito ogni due o quattro giorni con dei topini appena nati (pinky), se è subadulto l’alimentazione può comprendere un topo di maggiori dimensioni da dare una volta a settimana, mentre se è un adulto vanno bene topi o ratti ogni dieci o venti giorni.

Come si può vedere, adottare un serpente è un’operazione complessa che richiede molta cautela e attenzione, ma con questi accorgimenti avrete un animale da compagnia sensazionale e unico.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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