Che cos’è un vulcano, caratteristiche principali e tipologie

Che cos’è un vulcano, caratteristiche principali e tipologie

I vulcani sono tra gli elementi naturali più affascinanti e pericolosi che possano esistere sulla terra, capaci di dar vita tanto ad uno spettacolo mozzafiato quanto a catastrofiche conseguenze per l’uomo.  Per quanto banale possa sembrare, parlare in generale di cos’è un vulcano e com’è fatto non è del tutto scontato, motivo per cui questo articolo può aiutare ad apprendere alcune semplici nozioni base.

Scopriamo da vicino che cos’è un vulcano e quali sono le sue caratteristiche principali

Per cercare di spiegare che cos’è un vulcano è opportuno partire dal presupposto che il fenomeno del cosiddetto vulcanismo fa riferimento a tutto un insieme di processi attraverso i quali il materiale roccioso fuso, chiamato magma, risale dall’interno della terra fino in superficie, emettendo nell’atmosfera numerosi gas. Laddove magma e gas riescono a raggiungere la superficie terrestre, attraverso condotti o fessure della crosta, si formano strutture geologiche chiamate appunto vulcani. Da un punto di vista strutturale, un vulcano è formato da una parte interna non visibile, costituita dalla camera magmatica riempita di roccia fusa che sale da un condotto –  chiamato camino – attraverso il quale il magma arriva in superficie; e da una parte esterna visibile, formata dal rilievo vulcanico – generalmente a forma di cono – e dall’accumulo di magma che può fuoriuscire dal cratere sotto svariate forme: lapilli, cenere, lava, gas disciolti etc.

Nonostante la maggior parte dei vulcani si trovi nei fondali oceanici, i vulcani presenti sulla superficie terrestre sono quelli che interessano maggiormente la scienza, dal momento che l’uomo si trova a subirne gli effetti in maniera più immediata. Infatti, l’attività di un vulcano può essere caratterizzata sia da violente esplosioni che da una tranquilla e continuativa effusione di materiale eruttivo. 

Tipologie di vulcani

Parlare di che cos’è un vulcano significa anche descriverne la sua forma e quella dei condotti vulcanici, dalla quale dipende anche la maggior parte dell’attività eruttiva. Solitamente la forma dei condotti vulcanici è circolare ma, di base, si possono avere due diverse tipologie di vulcano: il vulcano conico e il vulcano a scudo.

1. Vulcano a cono

Che cos’è un vulcano a cono? Questa tipologia di vulcani si forma in seguito all’eruzione di materiali solidi di varie dimensioni, dalle ceneri ai macigni, che vengono scagliati in aria da eruzioni esplosive e che tendono a ricadere nelle immediate vicinanze del cratere. Questo avviene perché il magma trova difficoltà nel risalire in superficie e, una volta fuoriuscito, si solidifica subito per via della sua consistente viscosità. Pochi vulcani, però, emettono solo materiale piroclastico, dal momento che durante le eruzioni fuoriesce anche quasi sempre la lava. Il vulcano a cono può dare vita a delle eruzioni molto violente poiché il magma tende ad ostruire il camino principale creando una specie di “tappo”.  A questa tipologia di vulcani appartengono quelli più grandi e conosciuti nel mondo, come lo Stromboli nelle Isole Eolie e il Vesuvio in Campania.

2. Vulcano a scudo

Che cos’è un vulcano a scudo? Solitamente questa tipologia di vulcani ha una struttura allargata e un diametro di base di parecchie decine di chilometri. È un tipo di vulcano che si forma in seguito ad emissioni di lava basaltica fluida che, per via della sua poca viscosità, riesce a scorrere sia lungo il terreno circostante che a raggiungere particolari distanze, senza raffreddarsi. La maggior parte dei vulcani della terra appartengono alla tipologia dei vulcani a scudo, come il caso dell’Etna in Sicilia, il più alto vulcano europeo, e dei grandi vulcani situati nelle isole Hawaii, in cui si trova un complesso vulcanico di questo tipo che si innalza dal fondo dell’oceano.

Tipi di eruzione vulcanica

Infine, sempre in relazione a che cos’è un vulcano, possiamo fare riferimento anche a diversi tipi di eruzioni vulcaniche:

Tipo hawaiano: eruzioni tipiche dei vulcani a scudo, cioè tranquille e con una lava molto fluida;
Tipo stromboliano: eruzioni esplosive ma moderate, con lava più densa e formata da detriti (es. Stromboli);
Tipo vulcaniano: eruzioni esplosive e violente, con una lava molto densa che solidifica all’uscita dal cratere ostruendolo (es. Vesuvio);
Tipo peleano: eruzioni esplosive catastrofiche con magma così denso che ostruisce le vie d’uscita causando violentissime esplosioni (es. La Pelée, nella Martinica).

 

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

A proposito di Alessia Galante

Studentessa presso l'Università "L'Orientale" di Napoli

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