Chi era Agrippina, la madre di Nerone

Chi era Agrippina, la madre di Nerone?

Nell’antica Roma, la condizione femminile mutò significativamente con il passaggio dalla Repubblica all’Impero. Se prima la donna era relegata al rispetto dei doveri familiari secondo il mos maiorum, nel periodo imperiale alcune figure femminili riuscirono a ritagliarsi un ruolo fondamentale nella storia. Tra queste spicca Agrippina Minore, madre dell’imperatore Nerone, una delle personalità più influenti del suo tempo. Donna ambiziosa e senza scrupoli, la sua storia si dipana tra intrighi di corte e lotte per il potere, sullo sfondo della Roma del I secolo d.C.

La biografia di Agrippina: una vita nella dinastia giulio-claudia

La vita di Agrippina fu segnata da eventi drammatici. Nacque nel 15 d.C., figlia del generale Germanico e di Agrippina Maggiore. Il suo destino si intrecciò con quello di tutti gli imperatori della sua dinastia: Tiberio, suo prozio; Caligola, suo fratello; Claudio, suo zio e marito; e infine Nerone, suo figlio. La morte improvvisa del padre Germanico in Siria fu avvolta dal sospetto di un avvelenamento, forse orchestrato dall’imperatore Tiberio. Agrippina aveva soltanto quattro anni.

L’ascesa al potere: matrimoni e intrighi

Dopo la morte di Tiberio nel 37 d.C., suo fratello Caligola divenne imperatore, concedendo a lei e alle sorelle immenso prestigio. La sua scalata al potere fu un capolavoro di strategia politica, basata su matrimoni mirati e un’ambizione incrollabile. La sua immagine ci è stata tramandata da numerosi ritratti, come il busto conservato ai Musei Capitolini.

Tappa fondamentale Azione strategica e risultato
Matrimonio con Domizio Enobarbo Diede alla luce il suo unico figlio, Lucio Domizio Enobarbo, il futuro imperatore Nerone.
Matrimonio con Gaio Sallustio Crispo Alla sua morte (forse per avvelenamento), Agrippina ereditò un ingente patrimonio, consolidando la sua indipendenza economica.
Matrimonio con l’imperatore Claudio Dopo la morte di Messalina, convinse lo zio a sposarla, diventando imperatrice e la donna più potente di Roma.

Il piano per Nerone: da figlio a imperatore

Una volta imperatrice, l’obiettivo di Agrippina divenne uno solo: assicurare il trono a Nerone. Affidò la sua educazione a figure come Seneca e Afranio Burro. Il suo piano culminò con l’adozione di Nerone da parte di Claudio, un atto che di fatto estrometteva Britannico, il figlio legittimo dell’imperatore. Secondo le fonti antiche, in particolare gli Annales di Tacito, nel 54 d.C. Agrippina avvelenò il marito Claudio. Nerone, a soli diciassette anni, venne acclamato imperatore.

La tragica fine: il matricidio di Nerone

Realizzato il suo piano, Agrippina tentò di governare attraverso il figlio, ma Nerone mal tollerava la sua influenza. La tensione tra i due crebbe fino a diventare insanabile. La morte di Agrippina è descritta magistralmente da Tacito nel XIV libro degli Annales. Nel 59 d.C., Nerone orchestrò un finto naufragio a Baia per far sembrare la sua morte un incidente. Agrippina, però, sopravvisse e raggiunse a nuoto la riva. Fallito il piano, Nerone mandò dei sicari nella sua villa. Capendo che la fine era giunta, si scoprì il ventre e, secondo il racconto, disse ai sicari di colpire lì dove aveva portato in grembo il figlio. La sua tomba, secondo la tradizione, si troverebbe a Bacoli ed è visitabile.

Agrippina nella storiografia: vittima o carnefice?

Nel dibattito storico, la figura di Agrippina è spesso vista in modo negativo: una donna spregiudicata, assetata di potere e caduta vittima dei suoi stessi intrighi. In realtà, si tratta di una personalità complessa che, al di là dei mezzi utilizzati, riuscì ad affermarsi sulla scena politica di un mondo dominato dagli uomini, sfidando la struttura patriarcale su cui si basava la società romana.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 10/09/2025

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A proposito di Alessandra Nazzaro

Nata e cresciuta a Napoli, classe 1996, sotto il segno dei Gemelli. Cantautrice, in arte Lena A., appassionata di musica, cinema e teatro. Studia Filologia Moderna all'Università Federico II di Napoli.

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