La lingua italiana è affascinante, ricca di storie e contaminazioni. Tra le lingue romanze, è quella che più assomiglia al latino. Il suo lessico è formato da parole e modi di dire che spesso usiamo senza conoscerne l’origine. Scopriamo insieme la storia che si cela dietro alcune delle espressioni italiane più curiose.
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Lapalissiano: quando l’ovvio diventa un detto
Questa parola raffinata indica un’ovvietà. Deriva dal maresciallo francese Jacques de La Palice, morto nella battaglia di Pavia (1525). I suoi soldati composero una canzone in suo onore che, per un errore di trascrizione, recitava: “Se non fosse morto, sarebbe ancora in vita”. In realtà, la versione originale probabilmente diceva “farebbe ancora invidia” (ferait encore envie), ma l’equivoco ha dato vita a questo celebre modo di dire.
Avere la coda di paglia: perché si dice così?
Questa espressione, che indica chi si sente in colpa e per questo è sospettoso, deriverebbe da una favola. Una volpe, persa la coda in una trappola, se ne fece fare una di paglia. Per paura che prendesse fuoco, non si avvicinò mai più ai pollai, circondati da fiamme per tenerla lontana.
Le bugie hanno le gambe corte: un proverbio sulla verità
Il significato è che le bugie non vanno lontano e la verità viene sempre a galla. L’origine risale a un racconto di Fedro. Prometeo aveva creato la statua della Verità. Il suo apprendista, Inganno, provò a copiarla, ma finì l’argilla e la statua rimase senza piedi. Da qui l’idea che la menzogna (la copia) abbia le “gambe corte”.
Essere al verde: etimologia di un’espressione sulla mancanza di denaro
Questa espressione deriva da diverse possibili usanze. Una delle più accreditate, come riporta anche l’Accademia della Crusca, è legata al fatto che un tempo il fondo delle candele era dipinto di verde. Quando la candela si consumava fino a quel punto, significava che stava per finire.
Piantare in asso: cosa significa questa frase idiomatica?
Significa abbandonare qualcuno all’improvviso. L’origine più probabile è legata alla mitologia: un’errata trascrizione del mito di Arianna, abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso, avrebbe trasformato “piantare in Nasso” in “piantare in asso”.
Andare a Canossa: umiliazione storica in un’espressione
Significa umiliarsi e chiedere perdono. L’espressione deriva dall’episodio storico del 1077, quando l’imperatore Enrico IV, scomunicato, si recò in penitenza al castello di Canossa per implorare il perdono di Papa Gregorio VII, aspettando tre giorni al freddo prima di essere ricevuto.
Tabella riassuntiva di altri modi di dire
Modo di Dire | Significato e origine |
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Fare il diavolo a quattro | Fare gran confusione. Deriva dalle rappresentazioni sacre medievali in cui apparivano quattro diavoli a creare scompiglio. |
Avere le mani bucate | Essere spendaccioni. L’immagine è quella del denaro che scivola via attraverso dei fori nelle mani. |
Non avere peli sulla lingua | Parlare in modo schietto e diretto, come se non ci fossero “peli” a ostacolare le parole. |
A caval donato non si guarda in bocca | Non si criticano i regali. L’origine è l’usanza di controllare i denti di un cavallo per valutarne l’età, gesto scortese se il cavallo è un dono. |
Domande frequenti (FAQ)
- Cosa significa “mettere i puntini sulle i”?
Significa essere estremamente precisi e chiarire ogni dettaglio. Deriva dall’atto della scrittura, dove il puntino è essenziale per distinguere la “i” da altre lettere. - Da dove viene “alzare il gomito”?
Significa bere troppi alcolici e deriva dal gesto fisico di sollevare il braccio, e quindi il gomito, per portare il bicchiere alla bocca. - Perché si dice “cercare il pelo nell’uovo”?
Significa essere eccessivamente pignoli. Si basa sull’immagine assurda di cercare un difetto minuscolo e improbabile (un pelo) su una superficie liscia e perfetta come quella di un uovo.
Come possiamo notare, molte espressioni italiane che usiamo quotidianamente affondano le loro radici nel mito, nella storia e in antiche abitudini. Conoscere la loro origine, come documentato anche da istituzioni come la Treccani, arricchisce la nostra comprensione della lingua e ci permette di apprezzarne appieno la bellezza.
Fonte Immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 22/08/2025