Espressioni italiane: origine e storia di 15 modi di dire

Espressioni italiane: origini e storia di 4 modi di dire

La lingua italiana è una lingua affascinante, ricca di contaminazioni e di storie. È una lingua prestigiosa e, tra le lingue romanze, è quella che più assomiglia al latino. Il lessico italiano è formato da parole, locuzioni e modi di dire che, talvolta, i parlanti nativi utilizzano senza conoscerne l’origine e il significato. Scopriamo insieme la storia che si cela dietro alcune espressioni italiane curiose e particolari.

Lapalissiano: quando l’ovvio diventa un detto

Tra le espressioni italiane, “lapalissiano” è un aggettivo il cui utilizzo è desueto e raffinato, ma pochi sanno la storia che si cela dietro questa parola. Nel 1525, Jacques De Chabannes, signore di Lapalice, era un maresciallo francese, morto nella battaglia di Pavia. Rimasto nel cuore dei suoi uomini, si dice che essi scrissero canti per ricordarlo. Una strofa di questi recita: «LaPalice est mort, il est mort devant Pavie; s’il n’estoit pas mort, il seroit encore en vie.» (“Lapalice è morto, è morto davanti a Pavia; se non fosse morto, sarebbe ancora in vita.“).
Per cui il modo di dire “verità lapalissiana” sta ad indicare un’ovvietà, come dire “l’acqua è bagnata”. In realtà si dice che questa versione sia uno storpiamento del canto originale che recita «Si il n’était pas mort, il ferait encore envie», ossia “se non fosse morto, farebbe ancora invidia.

Coda di paglia: perché si dice così?

“Avere la coda di paglia” deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe a cui venne mozzata la coda. Gli amici, per consolarla, ne costruirono una di paglia. La voce si diffuse tra gli animali, arrivando fino ai contadini che, conoscendo il punto debole della volpe, decisero di appiccare dei fuochi attorno ai pollai per evitare che la volpe mangiasse i polli. La volpe allora non si avvicinò mai più ai pollai per evitare di prendere fuoco. Per cui, l’espressione “avere la coda di paglia” indica una persona che sa di avere un difetto o di aver fatto qualcosa di sbagliato, e per questo è sempre sospettosa e sulla difensiva.

Bugie con le gambe corte: un proverbio italiano sulla verità

“Le bugie hanno le gambe corte” è un’altra delle espressioni italiane che derivano da una favola o da un mito. Il significato è che, presto, la verità viene a galla, le bugie non sono destinate a durare. L’origine deriva da un racconto di Fedro, ambientato nella bottega dell’artigiano Prometeo che fece una statua intitolata Verità. Nella notte il suo apprendista Inganno, volle emularlo, per cui cominciò a fare una statua uguale ma l’argilla finì, quindi la statua rimase senza piedi e con le gambe corte. Da qui il modo di dire, poiché alla copia Prometeo diede il nome di menzogna.

Al verde: etimologia di un’espressione sulla mancanza di denaro

“Essere al verde” fa parte delle espressioni italiane utilizzate per indicare la mancanza di soldi e deriverebbe da un’antica consuetudine che consisteva nel dipingere di verde il fondo delle candele. Quindi, quando si accendeva una candela e questa arrivava alla parte verde, bisognava gettarla e utilizzarne un’altra. Le persone meno abbienti, però, non potevano permettersi di sostituire così velocemente la candela e quindi lasciavano consumare anche la parte verde.

Fare il diavolo a quattro: origini di questo modo di dire

“Fare il diavolo a quattro” significa fare un gran baccano, strepitare, protestare con veemenza. L’origine di questa espressione risale probabilmente al Medioevo, quando, durante le rappresentazioni sacre, comparivano spesso sulla scena quattro diavoli: uno principale e tre aiutanti. La loro presenza era ovviamente associata a grande confusione e rumore.

Piantare in asso: cosa significa questa frase idiomatica?

“Piantare in asso” significa abbandonare qualcuno all’improvviso, senza preavviso, lasciandolo in difficoltà. Sull’origine di questa espressione ci sono diverse ipotesi. Una la fa derivare dal gioco delle carte, dove “piantare” significherebbe “lasciare” e “asso” indicherebbe il punto di minor valore. Un’altra ipotesi la collega al gioco della zara, un antico gioco d’azzardo, dove “asso” indicava il punto più basso. Un’altra ancora, meno accreditata, la lega alla figura mitologica di Arianna, abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso.

Andare a Canossa: umiliazione storica in un’espressione

“Andare a Canossa” significa umiliarsi, sottomettersi, chiedere perdono dopo aver subito una sconfitta. L’espressione deriva da un episodio storico avvenuto nel 1077, quando l’imperatore Enrico IV, scomunicato dal papa Gregorio VII, si recò in penitenza al castello di Canossa per ottenere la revoca della scomunica. Dovette aspettare tre giorni e tre notti, scalzo e vestito di un saio, prima di essere ricevuto dal papa.

Mani bucate: il significato di questo modo di dire

“Avere le mani bucate” significa spendere il denaro con troppa facilità, sperperare, non riuscire a risparmiare. L’espressione è molto intuitiva e si basa sull’immagine di mani con dei fori, attraverso i quali il denaro scivola via senza che si riesca a trattenerlo.

Parlare senza peli sulla lingua: un detto sulla franchezza

“Non avere peli sulla lingua” significa parlare in modo schietto, diretto, senza usare giri di parole o eufemismi. L’espressione si riferisce all’idea che i peli sulla lingua possano rappresentare un ostacolo alla chiarezza e alla franchezza del discorso.

Puntini sulle i: espressione sulla precisione

“Mettere i puntini sulle i” significa essere precisi, pignoli, chiarire ogni dettaglio, non lasciare nulla di sottinteso o di ambiguo. L’espressione deriva dall’atto di scrivere, e in particolare dall’importanza di mettere i puntini sulle lettere “i” per renderle leggibili e distinguerle da altre lettere.

A caval donato non si guarda in bocca: origini del proverbio

“A caval donato non si guarda in bocca” è un proverbio che significa che non bisogna essere troppo critici o esigenti nei confronti di un regalo o di un favore ricevuto. L’origine è legata al mondo dell’equitazione: quando si riceve in dono un cavallo, non è educato controllarne i denti per valutarne l’età e la salute.

Acqua in bocca: un modo di dire sul silenzio

“Acqua in bocca” è un’esortazione a mantenere un segreto, a non rivelare informazioni riservate. L’immagine è quella di tenere la bocca piena d’acqua per impedire alle parole di uscire.

Alzare il gomito: etimologia di questa frase idiomatica

“Alzare il gomito” significa bere alcolici, spesso in quantità eccessiva. L’espressione deriva dal gesto che si compie quando si porta il bicchiere alla bocca per bere.

Un diavolo per capello: significato di questa espressione

“Avere un diavolo per capello” significa essere molto arrabbiato, irritato, di pessimo umore. L’origine dell’espressione è incerta, ma potrebbe derivare dall’idea che una persona arrabbiata sia come posseduta da tanti piccoli diavoli, uno per ogni capello.

Pelo nell’uovo: modo di dire italiano sulla pignoleria

“Cercare il pelo nell’uovo” significa essere eccessivamente pignoli, trovare difetti anche dove non ci sono, cercare il minimo pretesto per criticare. L’immagine è quella di una persona che ispeziona minuziosamente un uovo alla ricerca di un improbabile pelo.

Detti e frasi idiomatiche: il tesoro della lingua italiana

Come possiamo notare, molte espressioni italiane e modi di dire che utilizziamo nella vita quotidiana hanno un’origine e una storia a noi sconosciuta, che affonda nel mito, in abitudini antiche o addirittura nella storia. Conoscere l’etimologia e il contesto da cui provengono questi detti e frasi idiomatiche arricchisce la nostra comprensione della lingua e ci permette di apprezzarne appieno la bellezza e la complessità.

Fonte Immagine: Pixabay

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A proposito di Marika Burani

Mi chiamo Marika, sono nata a Napoli il 13 Aprile del 2000. Ho frequentato il Liceo delle Scienze Umane ''Eleonora Pimentel Fonseca''. Attualmente studio Mediazione Linguistica e Culturale all'Università degli studi di Napoli ''L'Orientale''. I miei interessi sono la Storia, la Musica, il Cinema e la Politica. Nel mio tempo libero creo vestiti all'uncinetto e ai ferri e gioielli in alluminio e rame.

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