Howard Hawks è stato un regista, produttore e sceneggiatore, figura fondamentale per la storia del cinema grazie alla sua ampia e varia produzione. Fino agli anni ’60, era considerato un regista di punta del cinema classico hollywoodiano, capace di lavorare all’interno delle rigide regole del sistema, come la “sceneggiatura di ferro“, e al tempo stesso di imprimere una visione del mondo personale e riconoscibile.
Successivamente, critici e registi hanno individuato in Hawks, così come in Hitchcock, una piena autorialità. Erano registi che seguivano le regole dello studio system ma rappresentavano solo ciò che volevano, maestri nel veicolare il proprio stile attraverso i generi. Uno dei suoi film più importanti è Susanna! (Bringing Up Baby) del 1938, considerato oggi un capolavoro della commedia.
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La trama di Susanna!: un vortice di caos
Il paleontologo professor David Huxley (Cary Grant) è a un passo dal completare la ricostruzione di un brontosauro e dal sposare la sua austera segretaria. La sua vita ordinata viene sconvolta dall’incontro con l’ereditiera Susan Vance (Katharine Hepburn), una donna stravagante, capricciosa e apparentemente priva di filtri. Susan lo trascina in una serie di guai surreali, culminati nell’inseguimento di un leopardo di nome Baby. Alla fine, i due si innamorano, ma non prima di aver accidentalmente distrutto lo scheletro del brontosauro.
David vs. Susan: lo scontro tra ordine e caos
Il film è costruito sulla contrapposizione netta tra i due protagonisti, che rappresentano due visioni opposte del mondo.
Personaggio | Elementi rappresentativi |
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David Huxley (l’ordine) | Il museo, la logica, la pianificazione, lo scheletro del brontosauro (il passato fossilizzato). |
Susan Vance (il caos) | La natura, l’istinto, l’improvvisazione, il leopardo baby (il presente selvaggio e imprevedibile). |
La commedia svitata e la donna hHwksiana
Susanna! è l’emblema della commedia svitata (screwball comedy), un genere caratterizzato da dialoghi velocissimi, situazioni assurde e una “battaglia dei sessi” in cui la figura femminile è spesso quella dominante. Susan Vance incarna perfettamente la donna hawksiana: forte, indipendente, proattiva e capace di mettere in crisi le certezze del protagonista maschile. Scene come lo scambio di borsetta o la rottura dell’abito sono gag tipiche del genere, usate da Hawks per forzare il contatto fisico e rompere la rigida compostezza di David.
Analisi della regia: rompere le regole del decoupage classico
Hawks sovverte le convenzioni visive di Hollywood. Il film inizia con un’inquadratura che non localizza subito l’azione, rivelando il museo solo in un secondo momento. Durante i dialoghi, Hawks evita spesso il classico campo e controcampo. David è solitamente a favore di camera, mentre Susan è spesso di profilo o in posizione marginale. Questa scelta non ci permette di cogliere pienamente le sue emozioni, rendendola una forza della natura ancora più enigmatica e imprevedibile.
L’attenzione ai costumi è un altro elemento chiave: la fidanzata di David, Alice, indossa un tailleur nero austero, simbolo di repressione. Susan, al contrario, porta un abito di organza con trasparenze sontuose, che rappresenta la sua sensualità e libertà. Persino la scena finale denota una certa castità tipica del Codice Hays: invece di un bacio passionale, i due si abbracciano, suggellando la loro unione in modo più tenero che fisico.
Un capolavoro riscoperto nel tempo
Nonostante oggi sia celebrato, Susanna! fu un insuccesso al botteghino, come documentato da fonti autorevoli come l’Internet Movie Database (IMDb). Il ritmo frenetico e i dialoghi brillanti erano forse troppo moderni per il pubblico del 1938. Fu solo grazie alla rivalutazione critica successiva che il film è stato riconosciuto come un capolavoro. Oggi, l’American Film Institute (AFI) lo classifica costantemente tra le migliori commedie americane di tutti i tempi, una testimonianza della visione senza tempo di Howard Hawks.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 15/09/2025