Fotografia dell’aura: leggere le emozioni da una foto

fotografia dell'aurea

La fotografia ha subito numerose trasformazioni nel corso del tempo, dalla prima polaroid alla macchina digitale. Un ambito particolare, che unisce fotografia, scienza e spiritualità, è quello della fotografia dell’aura. Questa tecnica, sviluppata a partire dagli anni ’30, promette di catturare il “campo energetico” che circonda gli esseri viventi. Ma cos’è esattamente la fotografia dell’aura, e come funziona?

Cos’è la fotografia dell’aura (fotografia Kirlian)? La scoperta di Semyon Kirlian

La fotografia dell’aura, più propriamente nota come fotografia Kirlian, prende il nome dall’ingegnere russo Semyon Kirlian e da sua moglie Valentina, che, a partire dagli anni ’30, svilupparono una tecnica fotografica che, *apparentemente*, catturava immagini di aloni luminosi attorno agli oggetti, in particolare attorno a esseri viventi. Kirlian sosteneva di aver scoperto un metodo per fotografare l’ “aura”, ovvero il campo energetico che, secondo alcune tradizioni spirituali ed esoteriche, circonda ogni essere vivente.

L’effetto Kirlian: una spiegazione scientifica

L’effetto Kirlian, alla base della fotografia dell’aura, è in realtà un fenomeno fisico ben documentato. *Non* si tratta della manifestazione di un’aura o di un campo energetico spirituale. Si verifica quando un oggetto conduttore (come una parte del corpo umano) viene posto a contatto con una superficie isolante (come una lastra di vetro) e sottoposto a un campo elettrico ad alta tensione e alta frequenza. Questo crea una scarica elettrica (effetto corona) che ionizza l’aria circostante, producendo un alone luminoso che può essere catturato su una pellicola fotografica o con un sensore digitale. La forma e il colore dell’alone dipendono da vari fattori, tra cui l’umidità, la pressione, la temperatura e le caratteristiche elettriche dell’oggetto.
Per approfondire si può vedere il seguente articolo: Kirlian Photography

Fotografia dell’aura e interpretazione dei colori: significato e simbolismo

Nonostante la spiegazione scientifica dell’effetto Kirlian, la fotografia dell’aura ha acquisito una forte connotazione spirituale ed esoterica. Molti credono che gli aloni luminosi catturati nelle immagini Kirlian siano una rappresentazione visiva dell’aura, e che i loro colori abbiano un significato specifico, legato allo stato emotivo, spirituale e di salute della persona. È *fondamentale* sottolineare che *non esiste alcuna prova scientifica* a sostegno di queste interpretazioni.

I colori dell’aura: una guida all’interpretazione (secondo le credenze)

Secondo le credenze popolari e le tradizioni esoteriche, i colori dell’aura (osservati, *presumibilmente*, nelle fotografie Kirlian) avrebbero i seguenti significati:

  • Rosso: energia, passione, forza, coraggio (ma anche rabbia o stress).
  • Arancione: creatività, entusiasmo, socievolezza, ottimismo.
  • Giallo: intelletto, logica, ottimismo, gioia, umorismo.
  • Verde: equilibrio, armonia, guarigione, amore per la natura.
  • Blu: calma, pace, spiritualità, lealtà, comunicazione.
  • Viola: intuizione, saggezza, spiritualità elevata, trasformazione.
  • Nero: (non è propriamente un colore dell’aura, ma) può indicare blocchi energetici, protezione, o assorbimento di energie negative.
  • Bianco: purezza, protezione, connessione con il divino.

Queste sono solo *interpretazioni*, e variano a seconda delle diverse tradizioni. Non hanno *alcuna base scientifica*.

Dalla fotografia Kirlian alle app: come fotografare l’aura oggi

La fotografia Kirlian tradizionale richiede attrezzature specifiche (generatore ad alta tensione, lastre isolanti, ecc.). Oggi, tuttavia, esistono numerose app e software che promettono di “fotografare l’aura” utilizzando la fotocamera dello smartphone o del computer. Queste app, in genere, analizzano l’immagine del soggetto (o di una parte del corpo, come la mano) e applicano dei filtri colorati, *simulando* l’effetto Kirlian. È importante sottolineare che queste app *non* catturano realmente l’effetto Kirlian, né tantomeno l’aura. Si tratta di effetti visivi, spesso basati su algoritmi casuali o su interpretazioni pseudoscientifiche.

App e software per la fotografia dell’aura: funzionano davvero?

La risposta breve è: no. Le app e i software che promettono di fotografare l’aura non sono in grado di rilevare alcun campo energetico o aura attorno al soggetto. Utilizzano semplicemente algoritmi e filtri per creare un effetto visivo che *ricorda* (ma non riproduce) l’effetto Kirlian.

Fotografia dell’aura: tra realtà e pseudoscienza

Concludendo, la fotografia dell’aura si basa su un fenomeno fisico reale, ovvero l’effetto corona, che genera immagini suggestive. Tuttavia, le interpretazioni che collegano queste immagini all’aura e al suo significato sono da considerarsi pseudoscientifiche, in quanto mancano di qualsiasi fondamento scientifico o prova empirica.

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