Onward – Oltre la magia è un film d’animazione del 2020, scritto e diretto sa Dan Scanlon e prodotto da Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures.
Uscito sulla piattaforma streaming Disney Plus il 3 aprile 2020, Onward è considerato il ventiduesimo lungometraggio d’animazione Pixar.
La trama
Ci troviamo in un mondo fantastico, popolato da qualsiasi tipo di creatura mitica. Elfi, fatine, folletti e centauri sono solo alcune delle specie che incontriamo all’interno di questo mondo, che è dominato e regolato dalla magia. O, perlomeno, così era nel passato. Nel tempo in cui è ambientata la storia di Onward – Oltre la magia, qualunque residuo di magia sembra essere scomparso dal mondo e dalla vita delle creature soprannaturali che lo popolano.
Esse, di fatto, conducono vite ordinarie: usano gli elettrodomestici, vanno a scuola e hanno dei lavori perfettamente comuni. La società si è evoluta in questa direzione poiché costituiva la strada più semplice: la magia richiede un impegno eccessivo, è troppo complessa da usare e padroneggiare. Le creature, dunque, si sono evolute abbandonando la magia, in modo da semplificarsi la vita.
È a seguito di questa premessa che Onward – Oltre la magia ci introduce il vero protagonista del film, un elfo adolescente di nome Ian Lightfoot. Ian è un ragazzo perfettamente ordinario, un timido giovane elfo che è alle prese con dei normalissimi problemi adolescenziali come prendere la patente, superare il suo invincibile senso di inadeguatezza e riuscire a socializzare per farsi dei nuovi amici.
Parallelamente, incontriamo il fratello maggiore di Ian, un ragazzo di nome Barley. Barley è l’esatto opposto di Ian: è estroverso, non ha paura di dire ciò che pensa e non ha nessun interesse nei riguardi dell’opinione che gli altri hanno di lui. È considerato da tutti uno sbandato, non solo per il suo carattere espansivo ed esuberante, ma anche per la propria ossessione nei riguardi dei giochi di ruolo incentrati sulla magia, di cui Barley è un fiero sostenitore nonché un vero e proprio appassionato.
Il giorno del sedicesimo compleanno di Ian è decisivo per entrambi i fratelli: all’inizio di quella giornata, la loro mamma gli consegna un regalo da parte del padre, morto molti anni prima, destinato a entrambi i fratelli. La vera svolta di Onward – Oltre la magia si ha proprio grazie a questo avvenimento. Si tratta infatti di un bastone magico, una gemma di Fenice e una lettera, nella quale sono contenute le istruzioni che i due fratelli dovranno seguire al fine di utilizzare lo scettro di legno per compiere una magia, magia che riporterà in vita il defunto padre per un giorno intero.
Ma nel tentativo di seguire le istruzioni, qualcosa va storto: Ian, che possiede inconsapevolmente le doti di uno stregone, riesce a riportare in vita il padre soltanto dalla vita in giù. Per completare l’incantesimo, gli occorre un’altra gemma di Fenice, un oggetto quasi impossibile da trovare e la cui ubicazione è protetta da una serie di indovinelli e sfide pericolose. È così che comincia il viaggio dei due fratelli che, senza nemmeno avvertire la loro madre, si mettono a bordo del loro furgone malmesso e con un’improbabile mappa tra le mani.
Onward – Oltre la magia riesce a essere veramente molto piacevole, proponendoci una storia a tema familiare quantomai commovente, impreziosita dallo strabiliante mondo magico e colorato che ci propone un mondo che si rianima e si riempie di meraviglia sotto gli occhi dello spettatore. È anche un film che parla di perdite, di legami familiari in modo non scontato ed estremamente tenero, attraverso il rapporto tra i due fratelli protagonisti che riescono a superare le loro divergenze e imparare l’uno dall’altro in questa avventura che sembra quasi un videogioco basato sul concetto di problem-solving.
Insomma, una bella avventura di stampo fantasy rielaborata in chiave moderna, il proverbiale cammino di due eroi improbabili che imparano a fidarsi l’uno dell’altro e soprattutto di loro stessi, riuscendo a trovare dentro di sé e nel resto del mondo che li circonda quel pizzico di magia che credevano ormai sopita per sempre.
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