Creepypasta italiane: le storie dell’orrore made in Italy

Creepypasta italiane: le storie dell'orrore made in Italy

Il mondo del web è molto vasto, ricco di componenti da scoprire giorno per giorno. Da quasi un decennio spopolano ormai le famose Creepypasta, racconti dell’orrore tipicamente scritti da autori anonimi, diffusi sul web in modo altrettanto anonimo. Le Creepypasta sono diventate un fenomeno internazionale e di dominio pubblico, ma ne esistono originali italiane?

Ecco alcune Creepypasta italiane da leggere assolutamente

  1. I mutanti di Chernobyl

Basata su una storia vera, quella del famoso disastro nucleare di Chernobyl, tra le Creepypasta italiane, questo racconto spopola su Youtube a nome del canale di Orobic. Il 26 aprile dell’86, nella notte, una minacciosa nube di materia radioattiva si espanse su gran parte dell’Ucraina e dell’Europa. Nonostante il pericolo che tutt’oggi comporta, Chernobyl è una meta per i curiosi, coloro che accettano il rischio al costo di visitarla. Questa storia si basa sull’esperienza di tre ricercatori scientifici, in cerca di una svolta nel loro lavoro: studiare un essere umano colpito dalle radiazioni. Inizialmente scettici, in quanto impossibile che un essere umano possa vivere in quelle condizioni, col passare delle settimane si convinsero ad intraprendere questo studio, partendo per Chernobyl. Una volta giunti sul luogo, iniziarono le ricerche, anche notturne, muniti di telecamere ad infrarossi, ma dei mutanti ancora nessuna traccia. Con un elicottero sorvolarono tutto il territorio, alla ricerca di qualche prova, ma presi dallo sconforto, ordinarono al pilota di allontanarsi e tornare indietro. Uno dei tre, Chris, non si diede per vinto ed una volta che l’elicottero raggiunse la bassa quota, si buttò dall’elicottero con le giuste munizioni. Furono attimi di terrore per il resto del gruppo, che subito iniziò a sperare di trovarlo sano e salvo. Cercarono di individuarlo mediante le telecamere a infrarossi e ben presto la sua figura si fece spazio tra le tenebre. Non rimaneva altro che aspettarlo all’uscita. Ma quell’attimo di sollievo si spezzò a causa dei rumori di spari provenienti da sotto: Chris correva via sparando terrorizzato a qualcosa che lo seguiva. Si fece presto strada l’immagine di 5 individui dalle fattezze disumane che lo inseguivano. Il resto del gruppo sull’elicottero era sotto shock. Si trattava sicuramente di mutanti, le quali intenzioni non erano per nulla amichevoli. Terminate le munizioni e con ogni tentativo vano di difendersi, Chris morì atrocemente tra le mani di quei mostri.

  1. L’audiocassetta

Storia originale dello youtuber Perduca, noto per le sue storie horror, tra le Creepypasta italiane ricordiamo questo racconto, che si basa sul viaggio a Varsavia di Thomas, giovane appassionato di musica, in particolare, collezionista di musicassette. Trovandosi in giro per la città, tra le diverse bancarelle del mercato, una cassetta in particolare gli balzò all’occhio: era bianca, senza nessuna scritta distintiva e dal contenuto indefinito. Il proprietario della bancarella affermò di averla ricevuta da un uomo, impaziente di sbarazzarsi di uno scatolone pieno di numerose musicassette. La sua curiosità lo spinse ad acquistare quel nastro e, una volta tornato a casa, lo ascoltò. All’inizio sembrava una comune musicassetta, al cui interno era stata registrata della comune musica dal suono un po’ distorto, probabilmente a causa dell’usura. Ben presto, però, la curiosità fu rimpiazzata dal terrore: su quel nastro non vi era della semplice musica. Presto la musica si interrompe, per lasciare spazio ad una registrazione in polacco, seguita da rumori di vetri rotti e urla. Rimasto sconvolto dall’accaduto, il ragazzo decise di mettere un annuncio su Facebook, cercando qualcuno che lo aiutasse a decifrare il contenuto del nastro, non comprendendo la lingua polacca. Lo contattò poco dopo un ragazzo, originario di Katowice, a cui inviò un file audio con il contenuto della registrazione. la risposta arrivò la sera stessa. In un misto di risate e perplessità, il ragazzo polacco rivelò il contenuto del nastro: «Non so se quello che ho visto possa in qualche modo danneggiarmi, ma credo che qualcuno mi stia seguendo. Ho deciso di raccontare tutto nel modo più anonimo possibile. Registro la mia testimonianza su questo nastro, camuffando le mie parole con la musica, per poi spedirlo alla polizia. Vi prego, credete a quello che sto per dire. Stavo passeggiando per la foresta di Bialowieza, quando mi sono imbattuto in una piccola struttura in cemento, intorno ad essa un cancello in ferro. Ammetto di essermi introdotto al suo interno spinto dalla curiosità. Dentro-…dentro ho visto- ma che…». Seguirono poi i suoni di vetri infranti e di urla e la musica riprese a suonare. Quell’uomo aveva paura di essere rintracciato da qualcuno, per aver visto sicuramente qualcosa che non doveva vedere. Il ragazzo è perseguitato da quella registrazione, a tal punto di denunciarla alla polizia, ma senza successo. Un giorno, tornato dal lavoro, ricevette due messaggi sulla segreteria telefonica, di cui il primo dalla madre. Il secondo messaggio lo inquietò alquanto. Iniziò con la stessa musica della registrazione incriminata, per poi continuare con le seguenti parole: «La ringraziamo per aver scelto i nostri servizi. Per attivare la promozione, contatti il numero 0233771543289659000065000. Un nostro addetto dovrebbe essere già entrato nella sua abitazione. Buona serata, Mr. Thomas» e la musica riprende a suonare…

Immagine in evidenza: Pixabay.com

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