Il Peso del Coraggio, Michele Navarra I Recensione

Il Peso del Coraggio di Michele Navarra I Recensione

“Il Peso del Coraggio” è il nono romanzo di Michele Navarra, edito da Fazi (collana Darkside) e uscito da poche settimane nelle librerie. Dopo “Una giornata cominciata male” (Giugno 2022, Fazi), torna Alessandro Gordiani, l’avvocato penalista protagonista dei romanzi di Navarra; questa volta Gordiani si troverà ad affrontare un caso molto delicato che lo farà riflettere – forse più che negli altri casi – sul senso della giustizia e su quanto sia impegnativo esercitare la professione di avvocato.

Michele Navarra è avvocato penalista dal 1992; ha seguito alcune delle vicende giudiziarie più importanti della storia italiana, dalla strage di Ustica alle imprese della banda della Uno bianca. Tra le altre opere, edite sempre da Fazi ricordiamo “Solo Dio è innocente” (2020) e “Nella tana del serpente” (2021) che vedono sempre l’avvocato Alessandro Gordiani come protagonista. 

Il Peso del Coraggio – La sinossi

Siamo a Roma. Lo studio di Alessandro Gordiani è alle prese con un caso spinoso: quello di un uomo accusato di omicidio. L’imputato è un certo Loria, il cui figlio, un dodicenne di nome Diego, ha subìto abusi sessuali da parte del medico Emanuele Fontana. Il caso è molto complesso e delicato così Gordiani cerca l’aiuto di Patrizia, la sua ex assistente, brillante avvocato di cui lui forse è innamorato. Gordiani sta vivendo un momento familiare un po’ complicato: il rapporto con la moglie Chiara, non va più bene; la coppia è più distante che mai. D’altra parte neanche la relazione con sua madre è delle migliori, ma questa non è una sorpresa per i lettori affezionati all’avvocato Gordiani. Solo andare in strada con la sua vecchia vespa gli risolleva un po’ il morale, malgrado incontri spesso autisti molto sopra le righe con cui desidererebbe tanto litigare.

Il caso di Diego appassiona Gordiani e lo fa riflettere sul suo ruolo di avvocato, di quanto “pesi” la toga che indossa e di quanto sia difficile rappresentare una “giustizia” che il più delle volte, giusta non lo è per niente. 

“Il Peso del Coraggio” è un noir ben scritto, intrigante e dalla trama coinvolgente con colpo di scena finale. I personaggi sono ben caratterizzati, il linguaggio è fluido e scorrevole e come negli altri romanzi di Navarra, i non esperti di magistratura riescono comunque a tenere il passo e a comprendere il testo; Navarra è, infatti, in grado di spiegare in maniera semplice come funziona la macchina della giustizia italiana anche al lettore meno pratico. Alessandro Gordiani è un personaggio complesso che sta vivendo una sorta di “crisi” di mezz’età e vede tutto quello che lo circonda da una lente di ingrandimento: è malinconico e anche un po’ rassegnato su come operi la giustizia. Arriva addirittura a dubitare della giustizia in sé e a credere che in alcune situazioni sia necessario raggirarla; questa conclusione però non lo convincerà del tutto, e lascerà il protagonista molto combattuto.

Baraldi è in piedi, pronto a cominciare la sua requisitoria. È teso, lo percepisco chiaramente, e ha tutte le ragioni per esserlo. Rappresenta lo Stato e la sua pretesa punitiva. Il suo è un compito difficilissimo, molto più complicato del mio. Io devo difendere, lui accusare. Io sono quasi costretto a farlo, lui in una certa misura potrebbe scegliere. Assumersi la responsabilità di chiedere la condanna di una persona presuppone l’avere la certezza che sia colpevole, che lo sia oltre ogni ragionevole dubbio, che lo sia nonostante

Consigliato a chi ama i noir. 

Fonte immagine: Fazi Editore

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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