Il gelato è senza dubbio il dolce più amato da grandi e piccini. Ma dove e quando è nato il gelato? Sebbene le origini siano complesse, con antenati che risalgono all’antichità, la storia del gelato come lo conosciamo oggi è profondamente legata all’Italia. Scopriamola insieme.
Indice dei contenuti
Le Tappe Fondamentali nella Storia del Gelato
Periodo | Luogo / cultura | Invenzione chiave |
---|---|---|
Antichità | Grecia, Roma, Cina | Bevande fredde a base di neve, miele e frutta. |
Medioevo | Arabi in Sicilia | Introduzione dello sharbarth (sorbetto) con zucchero. |
Rinascimento | Firenze, Italia | Creazione della “crema fiorentina” con latte e uova (Buontalenti). |
1686 | Parigi, Francia | Apertura del Café Procope, che diffonde il gelato in Europa. |
Novecento | USA / Italia | Invenzione del cono gelato (Marchioni) e del gelato industriale. |
Le origini antiche: le bevande ghiacciate
Nella ricostruzione della storia del gelato, le testimonianze più antiche non parlano di un vero e proprio gelato, ma di suoi antenati. Come si faceva il gelato anticamente? Diversi popoli preparavano bevande ghiacciate mescolando neve, miele e frutta. I romani, ad esempio, avevano le nivatae potionies. Le prime attestazioni risalgono all’antica Grecia, dove si realizzavano bevande rinfrescanti con miele, limone e succo di melograno mischiati a neve o ghiaccio. Anche in Cina esistevano miscele di riso stracotto, latte e spezie, solidificate poi nella neve.
Dal Medio Oriente all’Italia: la nascita del sorbetto
Un passo fondamentale verso il gelato moderno avviene in Medio Oriente. Gli arabi, in particolare in Persia, iniziarono a produrre lo sharbarth, un dessert ghiacciato a base di frutta, acqua, zucchero, spezie e talvolta latte. Quando gli arabi conquistarono la Sicilia nel IX secolo, portarono con sé questa tradizione. Qui, utilizzando la neve dell’Etna, perfezionarono la tecnica, creando di fatto il primo antenato del gelato artigianale italiano: il sorbetto.
Il Rinascimento: chi ha inventato il gelato moderno?
Secondo l’Istituto del Gelato Italiano, l’invenzione del gelato come lo conosciamo oggi avvenne in Italia, durante il Rinascimento. La paternità è contesa da tre figure chiave. La prima è Ruggeri, un pollivendolo fiorentino che vinse un concorso alla corte dei Medici con un “dolcetto gelato”. La vera svolta, però, è attribuita a Bernardo Buontalenti, architetto e artista fiorentino. Fu lui a introdurre per primo il latte, la panna e le uova nella ricetta, creando la cosiddetta crema fiorentina, considerata la prima vera forma di gelato. Un secolo dopo, il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli perfezionò ulteriormente la ricetta, sostituendo il miele con lo zucchero e utilizzando una miscela di sale e ghiaccio per una mantecazione più efficace. Si trasferì poi a Parigi dove, nel 1686, fondò il celebre Café Procope, facendo conoscere il gelato a tutta Europa.
Il Novecento: il cono e il gelato industriale
Il viaggio nella storia del gelato prosegue nel Novecento. Un’invenzione fondamentale fu la cialda per il cono gelato, ideata dall’italiano emigrato in America Italo Marchioni. Egli cercava una soluzione pratica per sostituire i bicchieri di vetro, che spesso si rompevano o non venivano restituiti. Nella seconda metà del secolo, l’industria alimentare fece passi da gigante: nacquero il primo gelato su stecco, il Mottarello al fiordilatte, e il primo cono con cialda industriale, il mitico Cornetto.
Le origini del gelato restano quindi un mosaico di contributi diversi, ma non c’è dubbio che la sua trasformazione nel dessert cremoso che amiamo oggi sia un capolavoro della tradizione italiana.
Fonte immagine: DepositPhotos
Articolo aggiornato il: 31/08/2025