È arrivato dal nulla, dalla mente di un genio che ben conosce l’algoritmo di TikTok, ed ecco che è apparso sugli schermi di ogni smartphone il fenomeno NPC, il trend che usa tale acronimo non è altro che la dicitura Non-playable Character.
Che cos’è il fenomeno NPC streaming? Vediamolo insieme!
Il trend del fenomeno NPC consiste semplicemente di trasmettere in live sé stessi ma personificando un vero e proprio personaggio. Attenzione, non un personaggio interattivo, ma un soggetto con movimenti monocromatici, un po’ come succede ai personaggi dei videogiochi. Il creator mantiene le sue azioni in maniera uniforme, utilizzando quindi la stessa gestualità, le stesse frasi, lo stesso tono, e persino le stesse reazioni. Durante la live, lo spettatore diviene per assurdo il soggetto centrale della stessa, saranno infatti i propri messaggi, le emoticon sottoforma di donazione ad animare l’NPC. Le reazioni ottenibili sono tra le più svariate: vanno dal mangiare un gelato, all’annusare una rosa, al battere le mani.
Grande divertimento quindi, ma anche una fonte di sostentamento. Gli spettatori per attivare l’NPC (in alcuni casi in cosplay), infatti dovranno utilizzare le monete TikTok (acquistabili con vero denaro). Tale trend incoraggia un alto livello di interazione con gli spettatori. Inoltre, i creator completando in velocità le interazioni assicurano uno spettacolo continuo e nuovo.
La definizione del fenomeno NPC
L’acronimo NPC altro non è che l’abbreviazione della dicitura non player character. Da tale definizione è ben facile capire lo scopo e la natura dell’NPC. Quest’ultimo rappresenta quindi in un certo qual senso quei personaggi che nei videogiochi non puoi comandare, ma essi sono lì, apposti strategicamente e programmati per dare informazioni al giocatore o fare da sfondo alle sue vicende. Di fatti in parole povere sono i personaggi secondari di un video gioco.
Perché il fenomeno NPC streaming ha avuto un successo esplosivo su TikTok?
Il fenomeno NPC non è andato virale su tutti i social, ma si è per di più distinto e affermato nelle live di TikTok. La chiave del successo si scinde in due parti fondamentali: la prima è di natura tecnica, ovvero il funzionamento di una live NPC sposa perfettamente l’algoritmo di base che regola i flussi di spettatori nelle live TikTok. Da un punto di vista dell’evoluzione digitale è da tenere in mente che TikTok è sempre meno social network, e più vicino alle dinamiche televisive. Se nella televisione però il fruitore è lì come soggetto passivo in una comunicazione unidirezionale, su TikTok lo spettatore assume il controllo, interagendo direttamente col contenuto che sta guardando.
Per capire meglio il fenomeno NPC, ci siamo rivolti a Giuliana Florio, prima NPC ufficiale di TikTok Italia, con all’attivo 62.5 K di follower.
Giuliana Florio, la prima NPC di TikTok Italia
27 anni, napoletana doc, appartenente a quella che lei definisce la Napoli Napoli, quella verace, quella dove è facile trovare ristoro. Una vita complicata, fuori corso all’università per realizzare la laurea in sociologia. Nel frattempo, cameriera part time, facendo la spola tra Napoli e Amsterdam. Tanti i suoi interessi: dalla fotografia, alla creazione di dipinti digitali, fino alla stesura di canzoni, poesie, monologhi. Nessun’ansia per il futuro per la nuova stella di TikTok. La partenopea, infatti, afferma di voler prima godere del tempo presente, anche se nel contempo spera di poter continuare a fare le cose che ama. Al di là del personaggio, quindi ecco la persona, ma il suo ruolo nel gioco NPC qual è? Niente di più semplice, ciò che personifica Giuliana è quello di una semplice ragazza italiana, o meglio fieramente napoletana.
Una tendenza, quella del fenomeno NPC, che viene dall’estero, quella che ormai sta invadendo la community italiana. Ma com’è nata l’idea di Giuliana Florio di portare un format che all’estero stava spopolando? Una storia divertente apre le porte alla nuova tendenza di TikTok. Nato da una discussione improvvisa tra la Florio e una delle sue più care amiche se non coinquilina, Sara.
Intervista a Giuliana Florio
«Eravamo stanchissime, post lavoro, a letto, cercando di addormentarci con l’ausilio dei telefoni, scorrendo i video, facendo due chiacchiere. Ad un certo punto ci imbattiamo per la prima volta, scorrendo fra le live sul mio telefono, in una live NPC. Devo ammettere come tutti immagino, i primi dieci minuti di visione, non sapevamo se ridere o piangere, anche noi siamo rimaste un attimo, confuse, ma non inorridite, perché non ci sono stati giudizi di valore, anzi, tra me e Sara la cosa bella è che immediatamente è partito un discorso che non si soffermava semplicemente su un giudizio negativo o positivo di quello che stavamo guardando, ma è andato un po’ oltre, complici gli studi. Io sono quasi laureata, mi mancano pochi esami per laurearmi in sociologia, quindi stavo tirando già le mie somme, pensando in una certa maniera, la mia amica è laureata in psicologia all’università di Dubai. Ma prima di imbattermi in questa strabiliante live, ero alla ricerca di un format che potesse ingolosire il pubblico, e poi l’illuminazione della live di Pinky Doll. Ci ho provato sui miei social ed effettivamente tra apprezzamenti e critiche, l’esperienza è andata molto bene.»
I complimenti più belli sembrano arrivare proprio dalle agenzie, potendo realmente spendere una parola positiva o una critica costruttiva conoscendo le dinamiche social.
Gli insulti lasciano Giuliana Florio piuttosto indifferente, poiché la vita che ha vissuto l’hanno portata a vivere in maniera libera. Presa di coscienza, di potere, di valore, libera di fare, di essere, complice le esperienze ad Amsterdam, dove è ben facile trovare il proprio posto nel mondo, senza repressione alcuna, senza una società giudicante, caratteristiche che ben si sposano con la realtà italiana.
Come è avvenuta la partnership con TikTok Italia?
Brevemente, mi hanno contattato loro, direttamente, ad un certo punto me li sono ritrovati nelle email. La piattaforma sta spingendo in quella direzione, vuole che girino contenuti di puro intrattenimento, e quindi TikTok Italia, riconoscendo tra l’altro una certa costanza da parte mia, mi ha contattato e mi ha chiesto se volessi continuare a fare tali live non per conto mio, ma in partnership ufficiale con loro. Anche questa non è una cosa che mi ha sorpresa, perché quando ho iniziato a fare le live NPC, ero perfettamente consapevole di tutto quello che sarebbe successo, cioè che in un modo o nell’altro avrebbe attirato l’attenzione. Attenzione di addetti ai lavori, di TikTok Italia, ma anche ovviamente di persone che non capiscono oppure colgono con pensiero critico che solo perché pratico live NPC, non vuol dire che io anche soprattutto per il mio background di studi sociologici non abbia un pensiero critico al riguardo, non riconosca il fatto che ha un velo di distopia questo fenomeno, però, ero consapevole del fatto che avrebbe attirato attenzioni e anche vari tipi di attenzione.
Se volessimo concretizzare infatti, qual è la difficoltà maggiore nel praticare l’NPC?
Può non sembrare semplice, ma ti porta ad una certa stanchezza fisica, perché è a tutti gli effetti una performance che richiede da parte mia concentrazione, velocità, devo essere rapida nel fare tutte le reazioni alle donazioni, devo integrare ringraziamenti, saluti, con la gola che si secca, il caldo opprimente, i movimenti che sono appunto continui. Dopo un’ora, o due, mi stanco fisicamente, ma non me la sento di parlare di difficoltà in se per sé, perché fossero queste le difficoltà, io con il mio background lavorativo da cameriera, non mi spaventano questi piccoli fastidi. Fin quando mi diverto è una stanchezza relativa. La difficoltà maggiore può essere al massimo mantenere il focus e non scoppiare a ridere, soprattutto quando alcuni utenti mi vogliono mettere in difficoltà, inviando invece di una rosa, almeno cento, duecento, una dietro l’altra, e quindi non posso reagire a quella donazione soltanto una volta, ma devo fare ovviamente la reazione continua, altrimenti verrebbe meno il senso dell’NPC. Quando arriva il cuore la mia reazione è: wa che cor ca tien, ma ce ne sono tantissime, collegate ad ogni singola donazione.
Passaggio di ruoli
Se in un primo momento Giuliana Florio (https://www.tiktok.com/@giu7ianaflo2io) (utilizzava quindi la piattaforma TikTok per condividere i suoi viaggi, le sue poesie, le sue emozioni, d’un tratto il suo ruolo è certamente cambiato. Un ruolo che di lì a poco è riuscita a farle accumulare follower su follower, gli stessi che lei non ama chiamare seguaci ma che definisce come belle persone interessate alla sua vita. Con il sorriso e una leggera sorpresa, afferma: «Sto scoprendo questo mondo strada facendo, e mentre prima il mio ruolo su TikTok poteva essere quello di una semplice ragazza che condivide le proprie emozioni e sentimenti tramite le cose che scrive, adesso sta diventando quello di una ragazza che vuoi per un motivo o un altro, vuoi in un modo o nell’altro, sta riuscendo ad arrivare a tante persone che hanno piacere di condividere con me quello che io voglio condividere con loro, che siano emozioni, viaggi, e adesso anche l’NPC. Dovrei definirmi un influencer marketing? Ma lì è tutto un fatto da vedere, lo vedremo sul lungo tempo.»
Grande passione e personalità, quindi, quelle che permeano la prima NPC italiana premiata dalla community italiana. Modestia, cultura, passione, traggono il ritratto di una personalità poliedrica capace di intrattenere il suo pubblico sulle note di una canzone improvvisata, lungo le righe di una poesia appassionata, e adesso nei gesti meccanici e confortevoli di una sorta di intelligenza artificiale che nel petto ha un cuore palpitante, quello che lei definisce ironicamente alla visione di un emoticon: «O cor sacr e san Gennar.»
Fonte immagine in evidenza: social di Giuliana Florio
Ci vuole così poco per diventare famosi? Nulla contro di lei ma io mi chiedo perchè alla gente piace questo tipo di content? Non ha senso.