Npc cosplay: personaggi non giocanti, ma stavolta in costume

npc cosplay

È la nuova frontiera dell’Npc, ancora personaggi “non giocanti”, ancora reazioni prestabilite, ancora quell’effetto placebo nel guardarli, ma stavolta gli Npc artist sono in cosplay. Vediamo insieme la storia dei due esponenti Italia più in voga del momento: Vincenzo Lo Biondo e Ipnoza.

Ecco l’Npc cosplay. Eravamo rimasti all’Npc, mosse e frasi ripetute a simulare il funzionamento di un robot. Le dirette degli NPC CREATOR, hanno invaso tutti i social, suscitando grande curiosità nell’utenza. Tuttavia, esso è un trend che esiste già da un bel po’ in rete, e affonda le sue radici nella lontana America, con Pinkdoll, chiamata dai suoi utenti anche la regina degli Npc.

Cos’è l’Npc?

Prima di scoprire l’Npc cosplay, vediamo insieme cos’è l’Npc. La parola di tre lettere proviene dal mondo dei videogiochi e letteralmente significa ‘Non Playable Character’, ovvero quel personaggio con cui non è possibile giocare. Sono quei personaggi che non si muovono a loro piacimento, che fanno gesti e articolano frasi ripetutamente solo se interpellati, in maniera robotica e sempre uguale. Essi, di fatto, si limitano ad eseguire reazioni prestabilite dal programmatore del gioco. Anche l’Npc dei social segue le stesse direttive: parola e movimento solo se gli utenti seguono il creator, gli rilasciano una donazione, o gli pongono una domanda.  Il trend partito dall’America ha raggiunto ben presto anche l’Italia, contando numerose partecipazioni, prima fra tutte, quella di Giuliana Florio, tiktoker napoletana doc che con le sue live è stata non solo al centro delle polemiche, ma ha anche realizzato numeri incredibili.

Si è già parlato dell’America con la sua PinkDoll, ma l’Npc streaming ha avuto anche altre radici. Tra i vari fortunati si annovera infatti la tiktoker Natuecoco, oggi The Original Npc. Con i suoi capelli grigi e le orecchie finte da gatto, ha conquistato il suo pubblico. Una tendenza, questa in costume, che in qualche maniera ben si allaccia all’Npc cosplay di cui parleremo da qui in avanti.

L’Npc cosplay: come nasce

Il termine ‘cosplay’ è dato dall’unione di due termini inglesi: costume e play. Con esso si intende l’identificazione nel proprio personaggio preferito attraverso un costume, accessorio, voce, connotazioni fisiche, comportamenti. Che sia degli anime, dei manga o dei videogiochi poco importa. Il cosplayer è quindi di fatto colui che pratica il cosplay, e che lo interpreta in ogni sua fattezza. Il fenomeno cosplay ha le sue origini molto probabilmente negli anni Settanta, quando apparvero le prime fiero fumetto. Tra i primi ricordiamo i cosplayer di Star Trek. Bisognerà aspettare poi il 1995 con il grande successo di Evangelion. Da lì in avanti ci fu un grande boom di produzioni costumi e accessori per il settore cosplay. Ed ecco che arriviamo oggi all’Npc cosplay.

Vincenzo Lo Biondo e Ipnoza, i principali esponenti dell’Npc Cosplay Italia

Ecco i protagonisti del fenomeno Npc cosplay. Storie simili, ma vite per certi aspetti diversi, quelle di Vincenzo Lo biondo e Nunzia De Sica. Per Tiktok sono Vink e Ipnoza, con all’attivo 47.621 e 34.557 follower. Entrambi con esperienze da animatori, ad oggi sono le stelle di TikTok Italia con i loro personaggi Npc, rigorosamente in cosplay, e facilmente riconoscibili dal loro pubblico.

Vincendo Lo Biondo: i suoi mille volti e l’esperienza Npc cosplay

26 anni, nato a Palermo, vive in Lombardia da diversi anni con tutta la sua famiglia. Raggiunta la maggiore età si dedica all’animazione, con un lavoro presso il centro estivo, esperienza che lo segna positivamente per tutta la sua vita. Ad oggi è impiegato presso un’azienda di prodotti siciliani, a riprova delle sue orgogliose origini, ma non esclude che il suo futuro possa essere indirizzato proprio all’animazione, ambizione che lo contraddistingue da sempre. Lo abbiamo intervistato per scoprire la sua esperienza con l’Npc cosplay.

Com’è nata la passione per il cosplay? E come ti sei avvicinato all’Npc cosplay? Tra i tuoi primi personaggi vi troviamo quello di Voldemort, come mai?

Mi sono avvicinato all’Npc quando ho visto spopolare questi trend da TiktTok Giappone e America. Mi sono voluto ispirare agli artisti di strada che mettono in scena un piccolo spettacolo ogni qualvolta ricevono una donazione. L’idea di Voldemort mi è venuta mentre passavano la saga di Harry Potter in tv e la mia ragazza mi ha costretto a vederlo per l’ennesima volta. Ho iniziato a imitare Voldemort per scherzare tra di noi fino a quando notammo una certa somiglianza tra me e lui data la nostra mancanza di capelli.  Fare Npc cosplay è un processo molto complicato, prima di andare in diretta mi dedico al trucco, ai vestiti e agli oggetti di scena. All’incirca impiego 30/45 minuti affinché sia tutto pronto.

Tra le sue reazioni più celebri nei panni dell’Npc cosplay, troviamo senz’altro l’espressione “M’abbrucia ù culù”. Essa, spiega il creator, nasce dall’idea di ironizzare e strappare un sorriso al suo pubblico.  Alla base vi era una forte esigenza di differenziarsi dagli altri creator, e quale cosa migliore se non quella di pronunciare qualcosa in dialetto che risultasse divertente e rimarcasse le sue origini. Al di là del timore iniziale, di risultare vagamente volgare, spiega Lo Biondo, ha pensato che sui social passassero cose peggiori, piuttosto che dare peso ad una frase colorita. Sono molte, infatti, le persone che attraverso i suoi video Npc cosplay riescono a sopportare momenti difficili. La cosa più bella che gli abbiano mai detto?  «È un periodo davvero difficile, mi fermo a vedere le tue live e il mondo sembra meno brutto».

I personaggi interpretati magistralmente dal creator come Npc cosplay? Si spazia da Voldemort di Harry Potter, Homer Simpson, e The Mask. Personaggi del tutto iconici, facilmente riconoscibili, e che fidelizzano il pubblico in una manciata di secondi.

Se dovessi guardare al futuro, andando oltre l’Npc cosplay, qual è il tuo sogno nel cassetto?

Un giorno mi piacerebbe fare degli spettacoli in giro per i teatri, io sopra un palco, riconoscere di fronte a me quella gente che mi ha sostenuto fin dall’inizio, abbracciarli e ringraziarli personalmente uno ad uno. Sarebbe un sogno. Ho la fortuna di avere una famiglia e una compagna capaci di sostenermi fortemente. Le mie scelte sono le loro scelte, sono semplicemente felici per me per questo periodo roseo. Mi piacerebbe che TikTok diventasse un lavoro certo, ma per ora continuo a sognare e far divertire il mio pubblico.

 La storia della magnetica Nunzia De Sica, Ipnoza per Tiktok e nell’universo Npc cosplay

Nata a Napoli, attualmente in Emilia Romagna, Ipnoza è un’orgogliosa mamma e content creator. Amante del Giappone, divoratrice di anime e manga. Sogna di vivere con la sua famiglia tra i ciliegi in fiore.

Com’è nata la passione per l’Npc cosplay?

La mia passione per l’Npc è nata molto tempo fa, quando ho scoperto il mondo del cosplay e ho visto alcuni Npc stranieri che mi hanno colpito per la loro originalità e creatività. Non ho seguito la scia del successo di altri creator: io faccio Npc cosplay per un tipo di intrattenimento più leggero basato sull’interazione e sulla lealtà verso le persone che mi seguono. Non mi limito a interpretare un personaggio generico, ma cerco di creare una storia, una personalità, un costume che lo rendano unico e interessante. Il mio obiettivo è di divertirmi e di divertire il mio pubblico.

Entrata da poco nel mondo Npc cosplay per esigenze economiche, Ipnoza ad oggi interpreta diversi personaggi: Nami di One Piece, Seraphine e Jinx di League of Legends, Nezuko Kamado di Demon Slayer, Toga Himiko di My Hero Academia, Lamu, Makima e Power di Chainsaw Man, Harley Quinn, Angie Zoe di Attack on Titan, Sailor Moon, Yor Forger di Spy Family, Sukuna di JujutsuKaisen, Puppet di FNAF, Mashle e Bellatrix di Harry Potter. Tra i personaggi più affini alla sua persona interpretati come Npc cosplay ritroviamo Seraphine e Harley Quinn, rappresentativi della sua duplice personalità, dolce e folle al tempo stesso.

Tra le varie interazioni di Npc cosplay, in seguito a una donazione riceviamo reazioni come «Ara Ara, Bankay», e molte altre tipicamente orientali. Da dove nasce la passione per il Giappone?

Queste interazioni sono le mie preferite! La mia passione per il Giappone è nata nel 2002 con il mio prima Manga: Fruits Basket. Da lì mi sono interessata alla musica e anche alla cultura giapponese.

L’Npc, di fatto, si unisce al cosplay. Ipnoza, combina le sue due passioni in uno spettacolo entusiasmante, presentando al pubblico non solo un prodotto che funziona, appunto, l’Npc cosplay, ma anche qualcosa che la diverte. Sono molte le persone conosciute sul social grazie alle esibizioni Npc cosplay, primo fra tutti, proprio Vincenzo Lo Biondo, con cui condivide questo viaggio sensazionale. «Abbiamo fatto molte collaborazioni insieme, portando Match, duelli, interazioni personalizzate e Baby Dance. Nella prima nostra collaborazione interpretammo Bellatrix e Voldemort! Ci divertimmo e da lì è nata una bella amicizia». Tutto grazie alla comune passione per l’Npc cosplay!

Com’è essere una “mamma di un’altra generazione”? Se dovessimo immaginare le mamme di altri tempi, non indossavano parrucche e lenti a contatto. Come vivono questa modernità e l’Npc cosplay le tue bambine?

Ogni donna con figli di altri tempi è stata “madre di un’altra generazione”, ed è il lavoro più difficile al mondo fare la madre. Le mie bambine adorano quello che faccio, molto spesso mi ritrovo ad interpretare personaggi che conoscono, il loro preferito è Puppet di FNAF, che tra l’altro ha avuto un buon successo, quindi anche per i prossimi Npc cosplay non solo accontenterò il mio pubblico, ma anche le mie bambine! Facendomi consigliare magari anche qualche costume. Ho lavorato come animatrice per dieci anni e ho molta affinità con i bambini.

Per quanto riguarda l’approvazione familiare, Ipnoza non conta sull’appoggio degli altri:

Quasi tutti i miei amici e parenti non gradiscono le mie esibizioni e l’Npc cosplay, ma sono una donna molto decisa a vivere le mie passioni. Spero di diventare una Cosplay Creator e realizzare contenuti che possano intrattenere i bambini.

Grande spazio ai sogni, quindi, per Ipnoza, che da bambina immaginava di diventare un mangaka e che adesso volge lo sguardo al mondo dell’infanzia, tenendo bene in mente il grandioso sogno di vivere un giorno nella lontana Giappone, immersa nei ciliegi in fiore. 

L’Npc cosplay: una tendenza che parte da oltre oceano e che, arrivata in Italia, è capace di solleticare la mente di molti creator. Un mondo colorato, fitto di personaggi, capace di intrattenere chi dall’altra parte del telefono anima i personaggi non giocabili con l’ausilio di un’interazione.

Per l’immagine in evidenzia, si ringraziano Vincenzo Lo Biondo e Nunzia De Sica

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