Lootbox: il dibattito sul gioco d’azzardo nei videogiochi

Lootbox: il dibattito sul gioco d'azzardo nei videogiochi

Il sistema di lootbox è da tempo una fonte di guadagno costante per le case produttrici di videogiochi, tuttavia hanno causato forti dibattiti riguardanti la loro categorizzazione come gioco d’azzardo.

Le lootbox sono delle casse presenti all’interno dei videogiochi, in particolare nei giochi categorizzati come Free to play, ovvero giochi che non richiedono di essere acquistati per essere giocati, che permettono ai giocatori di ottenere oggetti, la maggior parte delle volte estetici, attraverso una probabilità totalmente casuale. Le lootbox vengono acquistate al buio, il giocatore può conoscere i potenziali oggetti trovabili in queste casse ma non saprà mai l’esatto contenuto, di conseguenza, essendo che suddette casse sono ottenibili non solo giocando, ma anche pagando con soldi reali, molti governi hanno aperto dei dibattiti su le lootbox e se quest’ultime debbano o meno sottostare alle regolamentazioni riguardanti i giochi d’azzardo.

Perché acquistare delle lootbox?

Generalmente le lootbox contengono contenuti che non avvantaggiano in nessun modo il giocatore, tranne in rari casi come il famoso gioco di calcio FIFA. Di conseguenza, i giocatori decidono di acquistare lootbox con la speranza di ottenere oggetti rari, a volte anche di estremo valore, come nel caso del gioco sparatutto Counter Strike: Global Offensive, dove alcuni oggetti contenuti in queste casse arrivano a costare anche 100.000€. Lo spendere soldi per ottenere un premio più esteticamente appagante, o di valore, o di utilità maggiore nel videogioco, ha portato molte persone a paragonare il sistema lootbox a quello delle slot machine, sottolineando il fatto che questo potrebbe causare gravi problemi ai ragazzi più giovani, i quali potrebbero sviluppare sintomi di ludopatia.

Cosa si sta facendo a riguardo

In seguito a forti dibattiti nel 2018, alcuni paesi hanno preso provvedimenti nei confronti dell’utilizzo di lootbox nei videogiochi. Paesi Bassi e Belgio in particolare, hanno identificato le lootbox come gioco d’azzardo e di conseguenza sono state regolamentate come tali, il che significa che in suddetti paesi i videogiochi devono ottenere una licenza per gioco d’azzardo per essere distribuiti all’interno della nazione. Mentre alcuni giochi sono sottostati al nuovo ordinamento, alcuni hanno semplicemente rimosso il sistema dal proprio software o, più drasticamente, vietato la distribuzione del loro gioco nel paese. Nello stesso anno, il Regno Unito non ha identificato le lootbox come gioco d’azzardo ma ne ha riconosciuto la pericolosità, chiedendo che tutto il sistema venisse controllato e rimodulato. Ad oggi la Commissione Europea non ha ben deciso una soluzione definitiva al sistema, sebbene si ipotizzi una riformulazione del sistema PEGI, che in futuro potrebbe mettere in discussione la presenza di lootbox all’interno dei videogiochi.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia, pagine inglese sulle lootboxes

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