Il giorno in cui arrivarono i nazisti, di Ella Gyland I Recensione

Il giorno in cui arrivarono i nazisti, di Ella Gyland I Recensione

Il giorno in cui arrivarono i nazisti è un libro di Ella Gyland, edito da Newton Compton.

Trama

«Mentre si appresta a rincasare presso l’appartamento dell’amata nonna Inger da poco morta, Cecilie Lund scopre, in cantina, un segreto che la donna ha sempre nascosto, qualcosa che affonda le radici nell’oscurità della seconda guerra mondiale. Incuriosita dalla scoperta, la protagonista del romanzo decide di far luce sul passato della sua nonna; l’unico indizio che ha a disposizione è il nome di un uomo: David Nathan Helsingør, Danimarca, 1943. Il paese è occupato dai nazisti. Inger Bredahl non ha alcuna intenzione di lasciarsi piegare dalla violenza e dai soprusi dei soldati tedeschi. infatti, quando sarà ordinato di arrestare tutti gli ebrei presenti in città, la donna si unisce ai volontari che li aiuterà a scappare in Svezia. Una vera e propria operazione di salvataggio, che diventa sempre più rischiosa.»

Come ben si intuisce dalla trama, si tratta di un libro che non può non piacere; sin dalle prime pagine incontrerà il gusto di ogni lettore, arrivando dritto al cuore. Pagina dopo pagina si susseguono una molteplicità di interrogativi, misteri, descritti parallelamente alle attività cui senza paura si dedica una delle protagoniste, la nonna di Cecilie.

Il giorno in cui arrivarono i nazisti: amore, storia e suggestione

Il passato riaffiora improvvisamente, proprio mentre la giovane cerca di fare luce nella vita della nonna ormai morta. Un vero e proprio pezzo di storia, terribile, che non può e non dev’essere dimenticato, affinché non si commettano di nuovo gli errori del passato. L’autrice del romanzo descrive un paese dilaniato dall’occupazione dei soldati nazisti. Concetti probabilmente letti e riletti sui libri scolastici, ma che non smettono mai di stupire e ferire per la cattiveria perpetrata ai danni di innocenti.
Il giorno in cui arrivarono i nazisti è ispirato ad una storia vera e ciò lo rende ancor più suggestivo e coinvolgente. Sembrerà quasi vivere quei dolori insieme ai protagonisti che costellano le pagine del romanzo. Un libro genuino, sì romanzato, ma perfettamente in linea con la cronologia storica di ciò che è stato.

Emozioni malcelate, le preghiere in silenzio, il senso inarrestabile di rabbia che coinvolgeva un po’ tutti, quella voglia di riscatto, sono tutte caratteristiche che contraddistinguono i protagonisti de Il giorno in cui arrivarono i nazisti, in particolar modo le personalità di Inger e del “suo” David. Un uomo, un amico (o forse qualcos’altro) con cui la donna stringe una forte amicizia.
La tenerezza dei due personaggi abilmente descritti dall’autrice del libro, viene fuori come un fiume in piena, e soprattutto colora il grigiore che segna la descrizione dell’occupazione nazista.
È come se la presenza dei due fosse un barlume di speranza in un mondo che andava a rotoli.
Ciò che colpisce all’interno de Il giorno in cui arrivarono i nazisti è quella mescolanza di emozioni spesso accostate ad immagini scolorite. È come se l’amore, se la forza, la voglia di fare, desse nuovo colore a tutto e di conseguenza una identità fino a quel momento ignota.
L’autrice è molto brava a “lavorare” sulle sensazioni e sulle suggestioni che probabilmente desidera suscitare in chi legge.
All’interno del romanzo ogni cosa, episodio, evento, tassello, è esattamente dove deve essere… magari prima, magari dopo. Ma è lì, pronto a solleticare l’immaginazione del lettore.
Anche ciò che può sembrare apparentemente lontano o insignificante, prima o poi darà tono alla narrazione, come è giusto che sia. Il giorno in cui arrivarono i nazisti è un libro indimenticabile dal quale sarà difficile distaccarsi.

Immagine in evidenza: Newton Compton Editori

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