Charles Manson viene condannato per l’omicidio di 7 persone | 19 aprile 1971

Charles Manson

Charles Manson venne condannato per l’omicidio di Sharon Tate e di altre sei persone il 19 aprile del 1971

Era il giorno 19 aprile 1971, quando  Charles Manson venne condannato dalle autorità giudiziarie californiane per l’omicidio di Sharon Tate (attrice statunitense, moglie del noto regista franco-polacco Roman Polański),  Jay Sebring, Steven Parent, Abigail Folger e Wojciech Frykowsky (nella villa a 10050 Cielo Drive) e per quello di Leno LaBianca e di sua moglie Rosemary. 

Charles Manson è tra i più famosi criminali statunitensi, nonché famoso come il fondatore di una setta. La sua figura ha sempre suscitato paura negli animi dei suoi concittadini: per esempio, lo scrittore Stephen King lo aveva usato come fonte di ispirazione per il personaggio di Randall Flagg nella serie La Torre Nera (come riportato nel libro L’orrore secondo Stephen King di Tim Underwood e Chuck Miller) e l’aveva descritto come una rappresentazione del Male. Inoltre, la sua vicenda ha ispirato diversi film come Charlie Says di Mary Hannon (la regista di American Psycho) e C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino. 

Charles Manson, chi era il famoso criminale statunitense?

Come riportato in un vecchio articolo del Post, Charles Manson nacque il 12 novembre 1934 a Cincinnati (in Ohio). Sua madre era Kathleen Maddox, una donna abbandonata dal compagno e con diversi problemi economici e comportamentali, era stata accusata più volte di furti e il figlio (divenuto adulto) affermava che era solita prostituirsi. Durante la sua infanzia difficile, Manson dimostrò di essere un abile manipolatore (anche se spesso vittima di attacchi di rabbia) e a 13 anni commise il suo primo furto e venne arrestato.

La sua attività di ladruncolo continuò fino al 1967, quando venne rilasciato di nuovo in carcere “dopo aver trascorsi troppi anni dietro le sbarre che in libertà”. Stavolta Manson decise di cambiare vita e fondò la Manson Family. Il trentenne era solito adescare fanciulle a San Francisco approfittando della “Summer of Love” e del fenomeno dei “figli dei fiori”. Sfruttando le sue tecniche di persuasione migliorate in carcere, la conoscenza approfondita delle religioni e del nuovo pensiero pacifista, Manson attirò un gruppo di ragazze con cui era solito avere rapporti sessuali. Solo in seguito esse divennero parte di una “vera e propria setta”, alla quale aderirono anche molti ragazzi. All’epoca il criminale non destava sospetti e  poteva essere confuso con molti hippies locali, aveva una barba lunga e capelli folti, ascoltava i Beatles e predicava l’amore libero. 

La “Famiglia” si riuniva in un ex-set cinematografico per film western, ossia lo Spahn Movie Ranch. In questo luogo molti ragazzi e diverse ragazze assumevano LSD, ascoltavano il capo proferire di essere la reincarnazione di Gesù Cristo e che, a breve, sarebbe scoppiata una guerra razziale tra cittadini afroamericani e quelli di origine caucasica. Infatti, il criminale riteneva che il quartetto di Liverpool fosse costituito dai Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, essi avrebbero annunciato la fine del mondo e l’avvento di una nuova epoca dell’umanità dopo il tentativo di sopraffazione dei neri durante quello che chiamava Helter Skelter (era il titolo di un brano della band di Paul McCartney, Ringo Starr, John Lennon e George Harrison, la quale conterebbe dei messaggi subliminali). 

Charles Manson: l’eccidio di Cielo Drive e l’omicidio dei coniugi LaBianca

Dopo l’omicidio di due spacciatori che avevano chiesto a Manson di pagare i suoi debiti, la Famiglia progettò un sanguinoso eccidio per il quale  le autorità avrebbero attribuito la colpa  alle Pantere Nere. Era la notte tra i giorni 8 e 9 agosto del 1969, la vittima prescelta era Sharon Tate. Costei era una giovane attrice e simbolo dell’industria cinematografica degli anni Sessanta, nonché moglie di un regista di origine europea giunto negli USA e acclamato dalla critica. Polański era in Europa per motivi di lavoro, mentre la partner incinta si trovava con alcuni amici a Los Angels in quel triste mese di agosto.

Dopo la cena al ristorante “El Coyote”, Tate con Sebring, Parent, Folger e Frykowsky  tornarono nella dimora a Cielo Drive (un quartiere di Los Angeles). Tre membri della setta (Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Charles “Tex” Watson) entrarono nella dimora e assassinarono tutti i presenti e  scrissero con il sangue la parola “Pig” (maiale) sulla porta. Questa era una strategia per depistare le indagini e accusare gli attivisti del movimento Black Panthers. Il giorno dopo furono assassinati i coniugi La Bianca, una coppia di imprenditori benestanti, ed il loro sangue fu usato per scrivere le parole del brano Helter Skelter sul frigorifero. Quando alcuni membri della Famiglia disertarono, il capogruppo decise di sfuggire alla polizia con una ventina dei suoi più fedeli. Marciarono nel deserto del Nevada con la speranza di trovare un pozzo, dove rifugiarsi mentre (secondo la loro profezia) si sarebbe svolta la guerra tra neri e bianchi. 

L’arresto di Charles Manson, la condanna e la morte 

Charles Manson cercò di sfuggire alla polizia nascondendosi in un armadietto, ma una ciocca di capelli smascherò il suo nascondiglio. La setta venne arrestata nel 1970. In origine, Manson sarebbe dovuto essere condannato alla pena di morte, ma in quell’anno era stata momentaneamente abolita in California. Il giudice decise di condannarlo all’ergastolo. Il 19 novembre del 2017, Manson morì in carcere a causa di un attacco cardiaco. 

Fonte immagine di copertina articolo Charles Manson venne condannato per l’omicidio di Sharon Tate e di altre sette persone: Wikipedia Commons

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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