La Governante e il suo nuovo album: Italian Beauty

La Governante e il suo nuovo album: Italian Beauty

Si intitola Italian Beauty il nuovo album della band siciliana La Governante che esce oggi, 26 marzo, per La Fabbrica/XXXV ed è distribuito da Artist First. È la seconda fatica discografica del gruppo indie dopo La Nouvelle Stupèfìante, disco pubblicato nel giugno 2015, molto apprezzato da tutta la stampa specializzata e considerato da molti fra i migliori esordi di quell’anno.

Italian Beauty: tra cinema, sinth pop e funky

Il titolo Italian beauty si rifà chiaramente al film del regista Sam Mendes American beauty (1999), con lo stesso intento di sottolineare la crisi culturale che sta attraversando il nostro paese, il quale – hanno dichiarato i membri della band – «dovrebbe ripartire dai rapporti umani colmando le distanze attraverso le canzoni, le parole, i silenzi. Noi abbiamo provato – hanno concluso – a farlo componendo un inno alla bellezza fatta donna. Quest’inno è Italian Beauty».

Il titolo dell’album non è però l’unica citazione cinematografica presente. In un paio di brani del disco, infatti, sono inserite registrazioni di dialoghi di film, tra cui un estratto dell’Eclisse di Michelangelo Antonioni, posto in apertura della seconda traccia dell’album, Le nostre attese ai semafori spenti.

Sempre restando in tema di citazioni, saltano all’orecchio anche alcune in francese, infilate in apertura o in chiusura di certi brani, che contribuiscono a rendere ancora più raffinati taluni pezzi, come La fretta inutile, che va annoverata tra le canzoni migliori dell’album per testo e musica. Bella nella sua semplicità e delicatezza.

In totale Italian beauty contiene undici tracce che spaziano dall’elettronica al funky. A farla da padrone è l’uso dei sintetizzatori, non mancano tuttavia chitarre malinconiche e sonorità pop-rock. Un ibrido di generi per raccontare l’amore che è il tema principale dell’album.

L’uscita di Italian Beauty è stata anticipata dal singolo Sopra la città, accompagnato da un videoclip girato a Johannesburg, la cui regia è stata curata da Michael Rodrigues. Copertina e artwork dell’album sono stati invece affidati al noto artista spagnolo Conrad Roset.

Sopra la città è anche il brano d’apertura del disco. Le sue sonorità synth-pop e il ritmo deciso delle batterie lo rendono un pezzo ballabile e evocano molto atmosfere musicali anni Ottanta.

Lo scorso 19 marzo il gruppo siciliano ha rilasciato anche un secondo singolo estratto dalla loro nuova fatica discografica; il brano scelto è La Belle Époque, che vede la partecipazione del cantautore The Niro alla voce e alla chitarra. Un brano suggestivo e malinconico, il cui testo – ha dichiarato la band – «costruisce un racconto di una rivoluzione ai piedi di un letto, dove la natura si fonde ai princìpi che ispirarono la Belle Époque francese».

Anche in questa canzone ritroviamo dunque “riferimenti francesi”. The Niro però canta il ritornello in inglese. È un brano interessante, a proposito del quale il gruppo ha inoltre dichiarato: «La Belle Époque è una delle prime canzoni nate subito dopo l’uscita del nostro album d’esordio. Sin dai primi provini del brano avevamo inserito un sample di chitarra classica che ricordava molto lo stile di The Niro. In seguito lui è entrato a fare parte della nostra stessa etichetta La Fabbrica ed è subito nata un’intesa tanto che il suo timbro di voce gira perfettamente intorno al ritornello. È stato fantastico collaborare con lui anche perché lo seguivamo dai suoi esordi».

In prevalenza il nuovo disco de La Governante è composto da ballad introspettive e malinconiche (vedi Le nostre attese ai semafori spenti, La fretta inutile, Alberi infiniti e The Dreamers, tra i pezzi più poetici e appassionanti dell’album), ma non mancano brani più movimentati, come appunto quello d’apertura, Sopra la città.

Sostanzialmente possiamo dire che Italian Beauty è più forte sotto il profilo strettamente musicale (i La Governante sono ottimi musicisti) che a livello di testi. La band siciliana segue uno stile delicato ed elegante e il filo della narrazione musicale da loro seguita non si interrompe nemmeno quando a ballad ipnotiche, sognanti e nostalgiche come quelle su citate – prevalenti nell’ultimo lavoro del gruppo – si alternano suoni più decisi e funky come nel brano Gran Rico.

Tra i pezzi degni di nota inseriamo anche L’amore muove il vento, la track di chiusura del disco. Pianoforte ed archi ad accompagnare un testo delicato e intenso. Unico elemento dissonante, se così vogliamo dire, quei secondi di silenzio che precedono il fruscio del vento inserito a chiusura del brano e quindi del disco.

La Governante: la scena indie colpisce ancora

I La Governante sperimentano e il risultato è un disco indubbiamente interessante dal punto di vista compositivo: sound contemporaneo e stile decisamente personale. Atmosfere dreamy e melodie cullanti incontrano suoni synth e funky creando un incastro convincente.

Italian beauty è un album che va ascoltato più volte con attenzione per coglierne le sfumature e apprezzarlo pienamente. Un disco per chi ha voglia di conoscere e lasciarsi trasportare nella dimensione musicale della band siciliana. Un’altra intrigante proposta proveniente dalla scena indie italiana che ormai ha conquistato un posto di rilievo nel nostro panorama musicale.

 

[Fonte immagine: pagina facebook del gruppo]

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

Vedi tutti gli articoli di Antonella Sica

Commenta