Meteore musicali: 15 artisti che ricordiamo per una sola canzone

Meteore musicali

Capita, talvolta, che un cantante o gruppo musicale emergente produca una hit che ottiene immediatamente un successo strepitoso. Spesso questo rappresenta un enorme trampolino di lancio per l’artista, che da quel momento in poi acquisirà sempre più notorietà, ma non è sempre così. Alcuni artisti non sono, però, così fortunati: dopo quella hit di grande successo, che talvolta continua a mantenere la propria notorietà nel corso degli anni, sono destinati a finire nel dimenticatoio. Nei paesi anglosassoni li chiamano one-hit wonders, in Italia li chiamiamo meteore musicali: tutti conoscono la loro canzone di successo e anche il nome dell’artista o della band, ma nessuno (o quasi) è in grado di elencare qualche altro pezzo della loro discografia.

Andiamo a vedere 15 esempi emblematici di meteore musicali

Los del Rìo – Macarena (1995)

Avete già iniziato a muovere le braccia, vero? La Macarena è la regina dei balli di gruppo, onnipresente a qualsiasi festa, e chiunque ne conosce la coreografia e il motivetto. Trasmesso per la prima volta nelle radio statunitensi nell’inverno 1995, il brano ha raggiunto un successo planetario nell’estate dell’anno successivo, raggiungendo la cifra di 11 milioni di copie vendute alla fine del 1996. Peccato che il resto della discografia del duo spagnolo Los del Rìo, autori originali della canzone, non abbia ottenuto minimamente lo stesso successo: i due possono essere definiti meteore musicali a tutti gli effetti, essendo Macarena il loro unico lavoro noto. Quantomeno, la canzone può vantare il titolo di migliore one-hit wonder secondo VH1.

4 Non Blondes – What’s Up? (1992)

Conoscete qualche altro pezzo delle 4 Non Blondes? In questo caso, il successo parecchio effimero della band può essere motivato dal suo brevissimo periodo di attività: il gruppo rock statunitense è stato attivo per soli 5 anni, dal 1989 al 2004. Questi sono, però, bastati a far produrre al gruppo una hit di enorme successo: What’s up? – se il nome non vi dice niente, probabilmente associate il brano alla frase What’s going on? Il singolo ha raggiunto, al momento della sua uscita, le vette delle classifiche di svariati Paesi, e diversi artisti ne hanno realizzato la propria cover – tra cui Ariana Grande, Lady Gaga e P!nk. What’s up? è, inoltre, diventato il simbolo della serie televisiva di Netflix Sense8.

A-Ha – Take on me (1985)

Take on me è più di una semplice hit: è uno dei maggiori classici della musica anni ottanta. Il pluripremiato videoclip, la cui innovazione sta nell’aver unito persone dal mondo reale a immagini del mondo dell’animazione, è stato inserito al terzo posto nella classifica dei video più importanti della storia. La versione rimasterizzata del singolo ha venduto 1,5 milioni di copie nel primo mese di pubblicazione, ed è presente in diversi videogiochi, serie televisive e film – tra cui il recentissimo film d’animazione Super Mario Bros. E in realtà gli stessi A-Ha, gruppo musicale norvegese che ha prodotto questo brano, non sono poi tanto ignoti: le loro canzoni sono abbastanza ascoltate in Europa, nonostante Take on me si distacchi parecchio per successo rispetto al resto della loro discografia. Sono, però, meteore musicali a pieno titolo negli USA, in cui Take on me è l’unica loro canzone conosciuta.

Ronald & Ruby – Lollipop (1958)

Tra spot pubblicitari, serie televisive e cover prodotte da vari artisti, la canzone Lollipop la conosciamo tutti. Il duo musicale che l’ha originariamente interpretata, Ronald & Ruby, però, non lo conosce nessuno: la canzone è infatti stata portata al successo dal quartetto musicale femminile The Chordettes, che hanno prodotto la versione che è poi diventata una hit mondiale.

The Tokens – The Lion Sleeps Tonight (1961)

Qualcuno la ricorderà per la versione di Timon e Pumba ne Il Re Leone, qualcuno per l’iconico video della pubblicità dei Kinder Happy Hippo dei primi anni 2000. La cosa certa è che The Lion Sleeps Tonight la conoscono tutti, ma siamo abbastanza sicuri che nessuno di voi saprebbe elencare qualche altra canzone dei The Tokens, gruppo musicale statunitense che ha portato al successo questa hit, facendole raggiungere la vetta della classifica Billboard Hots 100, che ha mantenuto per ben tre settimane. Portato al successo perché la versione dei The Tokens è in realtà la cover di un brano di Solomon Linda, cantautore sudafricano che nel 1939 scrisse il brano chiamandolo Mbube (trad. Leone), ispirandosi ai tipici rumori della savana.

The Knack – My Sharona (1979)

Il famosissimo brano pop My Sharona, disco singolo più venduto nell’anno 1979 e fonte d’ispirazione per diversi artisti di fama mondiale (ad esempio Michael Jackson, che ha dichiarato di aver scritto Beat it ispirandosi proprio a My Sharona), è il primo brano estratto dal primo in studio del gruppo statunitense The Knack. Primo e unico singolo di successo, si potrebbe dire: nonostante il gruppo sia rimasto attivo per circa trent’anni, ottenendo un’enorme notorietà grazie a questa hit internazionale, My Sharona ha oscurato completamente tutta la successiva discografia dei The Knack, facendo sì che rientrino nella definizione di meteore musicali a tutti gli effetti.

Katrina & The Waves – Walking On Sunshine (1983)

Più che one-hit wonder, la band rock inglese Katrina & The Waves potrebbe essere definito come two-hit wonder: oltre alla famosissima Walking on Sunshine, infatti, la band ha prodotto un’altra canzone piuttosto famosa, Love Shine a Light, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 1997. È innegabile, però, che Walking on Sunshine sia il motivo principale per cui ricordiamo questa band: gli inserzionisti pagano tra i 150.000 e i 200.000 dollari all’anno per utilizzarla negli spot pubblicitari! Il brano è, inoltre, presente in diversi film e serie televisive, oltre ad aver dato il titolo a un film del 2014 di Max Giwa e Dania Pasquini.

Rednex – Cotton Eye Joe (1994)

Altri artisti più propriamente definibili come two-hit wonders sono i Rednex, gruppo eurodance svedese che ha prodotto nel 1994 il famosissimo e divertentissimo brano Cotton Eye Joe, in cui alla sonorità dance si uniscono i tipici motivi della musica country. Nello stesso anno, grazie al successo ottenuto con il primo singolo, la band ha pubblicato un’altra canzone dalle sonorità simili divenuta assai nota: Old Pop in an Oak. È chiaro però che questo brano, sebbene conosciuto, non abbia eguagliato l’enorme successo di Cotton Eyed Joe, che è riuscito a varcare i confini europei diventando molto conosciuto anche in Canada e negli USA.

Fool’s Garden – Lemon Tree (1995)

I Fool’s Garden, gruppo pop rock tedesco dal sound di stampo tipicamente britannico, hanno ottenuto un enorme successo nel 1996, grazie al singolo Lemon Tree, contenuto nell’album Dish of the Day. E il loro successo pare essersi fermato lì, perché sebbene la band abbia pubblicato altri quattro album dopo di esso, non è che se ne senta particolarmente parlare in giro. Di Lemon Tree, invece, si parla ancora eccome, e tra cover, parodie e spot pubblicitari pare essere destinata ad essere tra le canzoni più famose di sempre ancora a lungo.

Lou Bega – Mambo No. 5 (1999)

Tra le meteore musicali per eccellenza, non si può non nominare Lou Bega, cantante tedesco noto principalmente – si potrebbe dire esclusivamente – per la canzone Mambo No. 5, che in seguito al suo lancio ha ottenuto diversi record tra vertici di vendite e riproduzioni in radio. A distanza di più di 20 anni, Mambo no. 5 continua ad essere protagonista di svariate feste, spot pubblicitari ed eventi estivi. È stata anche registrata una versione alternativa del video destinata al canale televisivo Disney Channel: questo conteneva spezzoni vari di film e serie televisive Disney, accompagnati da versi registrati dallo stesso Bega dedicati ai personaggi di riferimento.

Daniel Powter – Bad Day (2005)

Daniel Powter si è avvicinato alla musica fin da piccolissimo, ed oltre a cantare e scrivere da solo i propri pezzi sa anche suonare il violino e il pianoforte; inoltre, la sua carriera è ancora all’attivo. Ma questo non lo sa probabilmente nessuno, perché l’unico motivo per cui il cantante canadese è conosciuto è l’aver pubblicato nel 2005 il singolo Bad Day, una delle canzoni che hanno ottenuto più download digitali di tutti i tempi, che probabilmente continua a fungere da sottofondo per le brutte giornate di tantissime persone.

Gotye – Somebody that I used to know (2011)

Se provate a digitare il nome di Gotye su un motore di ricerca, scoprirete che tra le domande più frequenti ad esso associate c’è «che fine ha fatto?». Il musicista belga naturalizzato australiano pareva effettivamente essere un artista assai promettente: tra il 2011 e il 2012, il suo nome era sulla bocca di tutti grazie al singolo Somebody that I used to know, vincitore di ben due Grammy Awards. Effettivamente, in seguito alla famosissima hit, Gotye sembra non aver fatto più nulla di rilevante dal punto di vista musicale: il cantante ha deciso di concentrarsi sulla sua carriera da batterista nel gruppo musicale The Basics e il progetto annunciato di un nuovo album in studio come solista sembra essere rimasto in sospeso.

Valeria Rossi – Dammi tre parole (2001)

Anche all’interno del panorama musicale italiano ci sono diverse meteore musicali: esempio emblematico è la cantautrice Valeria Rossi, nota soprattutto agli inizi del 2000 per il tormentone Dammi tre parole, che è diventato noto anche al di fuori dei confini nazionali. Dopo l’insuccesso del singolo Luna di lana, presentato al Festivalbar 2003, la cantante si è allontanata dalle scene musicali per gli anni successivi, concentrandosi sulla sua carriera da autrice. Tra il 2014 e il 2020 Valeria Rossi ha prodotto altri tre brani, che però non hanno ottenuto alcun successo; in compenso, Dammi tre parole è una hit intramontabile, che continua ad essere canticchiata da tantissimi italiani.

Jalisse – Fiumi di parole (1997)

A quanto pare, il duo musicale composto dai coniugi Fabio Ricci e Alessandra Drusian è ancora in attività. Eppure, sembra che il nome dei Jalisse sia destinato ad essere rilegato esclusivamente all’indimenticabile singolo Fiumi di parole, vincitore del Festival di Sanremo del 1997. Ci hanno anche riprovato i Jalisse a partecipare a Sanremo: ben 26 volte, stando alle loro dichiarazioni, ma la loro candidatura viene ogni anno respinta. Il motivo è probabilmente da ricondursi alle polemiche scaturite a seguito della loro vittoria nel 1997, poiché Fiumi di parole ha ricevuto diverse accuse di plagio, rendendo la coppia bersaglio di diverse critiche da parte della stampa. I Jalisse non sembrano, però, serbare rancore, né essere intenzionati ad arrendersi: chissà se manterranno lo stato di meteore musicali o se, prima o poi, riusciranno a lanciare un nuovo tormentone!

Gazosa – www.mipiacitu (2001)

Concludiamo questa selezione di meteore musicali con i Gazosa, gruppo pop rock italiano che ha dato vita a uno dei più noti tormentoni estivi degli anni 2000: www.mipiacitu, sottofondo del celebre spot televisivo per l’operatore telefonico Omnitel con protagonista Megan Gale. La band si è sciolta due anni dopo la pubblicazione del brano, per poi riunirsi quasi vent’anni dopo, nel 2022: ad oggi, non hanno ancora prodotto hit dal successo equiparabile alla canzone che li ha portati al successo, ma mai dire mai.

Immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Paola Cannatà

Studentessa magistrale presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale". Le mie più grandi passioni sono i peluche e i film d'animazione Disney, ma adoro anche cinema, serie TV e anime (soprattutto di genere sci-fi), i videogiochi e il buon cibo.

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