Il 13 maggio alla libreria Ubik, sita in via Benedetto Croce a Napoli, è stata organizzata la presentazione dei libri Carnaccia – Avanscrittura per 7 numeri e 21 vocali e consonanti di Enzo Moscato, regista e scrittore, e Gli oggetti trapassati di Bernardo De Luca, dottore di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II, editi, entrambi i libri, per la casa editrice Edizioni d’If. Alla presentazione ha partecipato anche Giancarlo Alfano, docente presso l’Ateneo federiciano.
Carnaccia e Gli oggetti trapassati, la presentazione
L’evento di presentazione di Carnaccia e de Gli oggetti trapassati è stato intitolato Il regista e il poeta da giovane, ovvero Enzo Moscato e Bernardo De Luca in Napoli con due suoi artisti in scena.
Carnaccia – Avanscrittura per 7 numeri e 21 vocali e consonanti e Gli oggetti trapassati trattano, come si è potuto evincere durante la presentazione, di temi pressoché simili, di un “male di vivere” che pare ricordare quegli “ossi di seppia” di montaliana memoria. Il cruore e la crudezza, di una sorta di “miseria del vivere”, pare leggersi in un certo senso già dalle espressioni scelte come titoli per i libri: in Carnaccia – Avanscrittura per 7 numeri e 21 vocali e consonanti, la prima parola, “carnaccia”, appare in un valore di termine dispregiativo, che, in apertura di un testo, carica di un certo tono e significato l’intera raccolta; in Gli oggetti trapassati, pare leggibile, invece, un doppio binario di significato, ossia “trapassato” come non più presente, come trascorso, e “trapassato” come attraversato da altre realtà, da altre considerazioni, da altri oggetti.
Gli stessi autori hanno sottolineato, durante l’evento di presentazione alla libreria Ubik, proprio questi temi, questi significati e queste caratteristiche di cui si è accennato in precedenza.
I testi Carnaccia – Avanscrittura per 7 numeri e 21 vocali e consonanti e Gli oggetti trapassati, inoltre, dal punto di vista compositivo si presentano, rispettivamente, il primo come un testo in cui sono mescolati lingue e registri linguistici, ed il secondo come un insieme di poesie che costituiscono quello che può essere definito un canzoniere contemporaneo, nel quale, cioè, ogni testo “funziona” ed è davvero comprensibile, nel suo significato profondo e nel sistema totale di significati, attraverso la lettura di ogni altro singolo componimento, divenendo parte fondamentale della comprensione anche l’ordine compositivo prescelto per le poesie all’interno dello stesso testo. Il tema principale che sottende alla raccolta è il tema del rifiuto nella sua istanza materiale, e pare a ciò ricollegarsi un certo pensiero di materialistica consunzione della materia. L’autore ha anche letto alcune poesie del suo testo, tra cui La candela e l’amico, poesia-dedica, unica della raccolta ad avere il titolo e la particolarità d’essere indicata non come I poesia ma come poesia numero zero, come se dovesse essere interpretata, in un certo senso, allo stesso tempo, fuori dagli altri testi e sopra gli altri testi.
Roberta Attanasio