31 marzo 1999: Matrix debutta al cinema

31 marzo 1999

Pillola blu o pillola rossa. Lo slow motion. Le frasi a effetto. Gli occhiali da sole. Fin dal suo debutto avvenuto il 31 marzo 1999 Matrix si è affermato come un fenomeno pop, con un forte impatto culturale.

Il 31 marzo 1999 Matrix arriva nelle sale cinematografiche statunitensi, incassando nel primo fine settimana ben 28 milioni di dollari. Si afferma subito come un Blockbuster, capace di guadagnare durante la permanenza in sala 171 milioni solo negli Stati Uniti (in Italia farà il suo debutto il 7 maggio 1999). In totale, contando anche le proiezioni all’estero, Matrix incasserà 463,5 milioni di dollari, a fronte di un budget ridotto, pari a poco più di 60 milioni. 

Il film uscito nelle sale americane il 31 marzo 1999, diretto da Lana e Lilly Wachowski, si inserisce nel filone cyberpunk, un genere basato sulla critica a uno sviluppo senza limiti della tecnologia a cui spesso si accompagna un rigido controllo sugli individui da parte della società. «Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità», dice Morpheus (interpretato da Laurence Fishburne) in una scena del film. 

Morpheus, personaggio noto agli spettatori dal 31 marzo 1999, risveglia nel mondo reale Neo (alias Keanu Reeves), un programmatore-hacker che si trova così a fronteggiare una realtà distopica, dove le macchine hanno preso il sopravvento e catturato gran parte dell’umanità, che è stata dunque imprigionata in una realtà artificiale nota appunto come Matrix

Il film che ha debuttato nelle sale il 31 marzo 1999 è impregnato di filosofia: a partire dal tema della scelta – caro a Kierkegaard – a quello del dubbio, che trova in Cartesio un maestro. Come non citare poi Schopenhauer, e lo strappo del velo di Maya che compie Neo uscendo dal Matrix, e Platone, il cui mito della caverna è ampiamente ripreso dal film. Per qualche secondo appare sullo schermo Simulacra and Simulation, un trattato filosofico di Jean Baudrillard all’interno del quale vengono affrontati i temi del simbolismo e della simulazione. Neo utilizza il volume per nascondervi alcuni oggetti, tra cui i suoi dischetti illegali. D’altronde, Matrix è ricco di curiosità e easter eggs: ad esempio, durante la scena dell’addestramento al combattimento, che vede scontrarsi Morpheus e Neo, Keanu Reeves si strofina il naso con il pollice, un’azione improvvisata dall’attore in omaggio a Bruce Lee.

Matrix, che rappresenta un grande classico della cinematografia dal 31 marzo 1999, ha vinto 4 Premi Oscar, per gli effetti speciali, il sonoro, il montaggio e il montaggio sonoro. Al film del 1999 si aggiungono 3 sequel: Matrix Reloaded (2003), Matrix Revolutions (2007) e Matrix Resurrections (2021). La saga è completata da un film di animazione dal titolo Animatrix

Licenza immagine: Pixabay – Creative Commons

A proposito di Salvatore Toscano

Salvatore Toscano nasce ad Aversa nel 2001. Diplomatosi al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “S. Cantone” intraprende gli studi presso la facoltà di scienze politiche, coltivando sempre la sua passione per la scrittura. All’amore per quest’ultima affianca quello per l’arte e la storia.

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