6 agosto 1945, la bomba atomica distrusse la città di Hiroshima

6 agosto 1945

Era il 6 agosto del 1945, quando il bombardiere Enola Gay sganciò la bomba atomica Little Boy sulla città giapponese di Hiroshima. Questo fu il momento in cui l’umanità scoprì l’orrore dell’utilizzo delle armi atomiche.

Il bombardamento di Hiroshima: le cronache di una devastazione atomica

In una voce dell’Enciclopedia Treccani  Luigi Mondini (di professione storiografo) e Silvio Piccardi, assieme allo storico Gianluca Fiocco, autore di un’altra voce contenuta  nell’Enciclopedia della Storia Europea, descrivono la violenta esplosione che scosse la vita quotidiana della città nipponica in quel 6 agosto del 1945 alle ore  8:15. 

Un’enorme nube radioattiva  si innalzò nel cielo, la quale fu seguita da un bagliore azzurro e da un forte vento che raggiunse la velocità di 1500 km/h. Si generò una mostruosa onda di calore radioattivo che distrusse interi edifici (tranne quelli realizzati in calcestruzzo) e uccise tantissime persone come se fossero state “cancellate da questo mondo”. Quando i soccorsi giunsero nella città di Hiroshima la situazione era orribile. Le persone disperse erano 13.983,  i feriti ammontavano a 37.425 e le vittime registrate erano 78.150. Molte di loro erano morte nel momento stesso dell’esplosione; invece, altre persero la vita nei giorni successivi a causa dell’ ingestione dell’acqua delle piogge nere, contenente radioattività, caduta dopo l’esplosione e bevuta per la sete. 

Una sorte simile toccò ad un’altra città giapponese, ovvero Nagasaki, distrutta dall’altra bomba atomica Fat Man. Tali eventi portarono alla resa dell’Impero giapponese su ordine del sovrano Hirohito e alla fine del “teatro bellico dell’Oceano Pacifico” della Seconda Guerra Mondiale.

Il 6 agosto del 1945: il giorno che cambiò per sempre la storia dell’umanità 

Il 6 agosto del 1945, come affermato dallo stesso Fiocco nella voce dell’Enciclopedia europea della Treccani, è una data che rappresenta uno spartiacque nella storia:

Se è vero, come afferma il fisico Patrick Maynard Stuard Blackett, che le prime bombe atomiche non avevano prodotto distruzioni maggiori dei più gravi bombardamenti convenzionali, è vero anche che il fatto si imprime da subito nelle coscienze come il superamento di una soglia critica, varcata la quale il mondo non sarebbe stato più lo stesso. La bomba ha mutato il modo di vedere il mondo, le regole della politica e della strategia. È stato posto in discussione radicalmente il motto di Karl von Clausewitz secondo il quale “la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi”. Quale razionalità strumentale può infatti avere il completo annientamento reciproco dei belligeranti? Quello atomico, man mano che crescevano gli arsenali, si è rivelato sempre più un conflitto impossibile.

(G. Fiocco, Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, 2014)

Il tragico evento segnò l’inizio dell’Era atomica, la fine del conflitto mondiale e l’inizio della Guerra Fredda. Mentre l’Europa era stata posta ai margini dello scacchiere globale, Stati Uniti e Unione Sovietica si imposero come le due superpotenze vincitrici del conflitto e rappresentanti di due ideologie fra loro avverse, il liberismo-capitalismo e il comunismo.

6 agosto 1945
Fonte immagine: https://snl.no/Hiroshima [author: Storia norse leksikon] copyright free (PDM 1.0)

La breve storia dello studio dell’energia atomica: da Marie Curie a Robert J. Oppenheimer

Nel 1903 i tre fisici Marie Curie, suo marito Pierre e Antoine Henri Becquerel vinsero il Premio Nobel  per la scoperta della radioattività. Nel 1939, in un laboratorio in Germania, Otto Hahn riuscì a scindere l’atomo e a produrre una grande quantità di energia. Dopo la fuga di numerosi scienziati di origine ebraica dalla Germania, dall’Italia e dall’Ungheria (come Albert Einstein, Enrico Fermi oppure Leó Szilárd), negli USA si diffuse la preoccupazione che il regime nazista stesse provando a sviluppare un nuovo tipo di arma, il quale avrebbe potuta usarla nel neonato conflitto a seguito dell’invasione della Polonia dopo la sua spartizione con l’URSS.

Nel 1942 fu condotto il primo esperimento con l’energia atomica, Fermi riuscì a controllare una reazione nucleare a catena avvenuta nella pila atomica, ma (in realtà) la vera svolta avvenne il 16 luglio 1945 a Los Alamos nel Nuovo Messico. Da ben due anni era stata allestita una città-laboratorio, la quale era parte del Progetto Manhattan  guidato dal fisico Robert J. Oppenheimer.

Proprio in quella data l’equipe di scienziati fece detonare l’ordigno per testarne la potenza. In seguito, dopo la resa della Germania nel maggio del 1945, il governo e l’esercito americano decisero di impiegare questa nuova arma per sconfiggere il Giappone. I motivi di tale scelta erano i seguenti: velocizzare la resa dell’ultimo paese belligerante dell’Asse, responsabile di aver attaccato l’esercito statunitense a Pearl Harbor il 7 dicembre del 1941 e di aver portato la guerra in Asia e nell’Oceano Pacifico, mostrare la propria forza (e superiorità militare) all’Unione Sovietica ed evitare di organizzare un eventuale invasione dell’arcipelago nipponico, come avvenuto con lo Sbarco in Normandia.

6 agosto 1945
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La spiaggia della Penisola di Motujina e le cicatrici del bombardamento atomico 

L’articolo di Treccani Magazine Sulle spiagge di Hiroshima ancora i resti del fallout nucleare del 2019 paragona la forza dell’esplosione dell’ordigno Little Boy a quella dell’asteroide che decretò l’inizio dell’estinzione dei dinosauri nel Tardo Cretaceo.

Il geologo Mario Wannier stava cercando e studiando i microorganismi sulla spiaggia della Penisola di Motujina, nella Baia di Hiroshima, quando ritrovò alcuni granelli di sabbia dalle caratteristiche vetrose. Dopo averli analizzati in laboratorio, gli scienziati dimostrarono che tali granelli erano vetrosi e possedevano una forma tondeggiante, proprio come la sabbia formatasi dall’impatto del meteorite nel Cretaceo.

Eppure, in tali granelli di sabbia gli studiosi ritrovarono tracce di acciaio, gomma, vetro e silicio, il materiale trasportato dal vento atomico dalla città al mare, materiale nato da una temperatura di 1800°. La ricerca dimostrò che 2000 tonnellate di sabbia della penisola di Motujina si originarono dall’esplosione atomica, ovvero il 2,5% della composizione del suolo costiero.

Memoriale della pace di Hiroshima
Fonte immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hiroshima_Peace_Memorial_(Genbaku_Dome)-111456.jpg?uselang=it [author: UNESCO] CC BY-SA 3.0

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A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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