7 luglio 2005, Attentati terroristici colpirono la città di Londra | Accadde oggi

7 luglio 2005

7 luglio 2005: Attentati terroristici a Londra colpirono il sistema di trasporto pubblico, causando 52 morti e oltre 700 feriti

Era il 7 luglio del 2005, quando la città di Londra fu colpita da una serie di attentati terroristici suicidi, di matrice fondamentalista islamica. Le bombe esplosero all’interno di un autobus a due piani, in una stazione della metropolitana, in un treno e in una galleria della “London Underground”, provocando un notevole numero di feriti e di morti. Secondo un’articolo dell’AGI, si trattò di uno degli attentati terroristici più sanguinosi della capitale, dopo la stagione di violenza e di stragi dell’IRA.

L’episodio si colloca in un momento di tensione internazionale del XXI secolo.  Dopo il funesto attentato del giorno 11 settembre 2001 a New York, l’organizzazione terroristica al Qaida colpì in diversi paesi (come la Spagna,  l’Egitto e l’Indonesia tra il 2002 e il 2009) con attacchi organizzati dai miliziani locali e, solo in seguito, rivendicati dal gruppo fondato da Osama Bin Laden. Secondo la ricostruzione di un vecchio articolo del quotidiano La Repubblica, la serie di attentati londinesi furono rivendicati da una costola dell’organizzazione, ovvero il “Gruppo segreto della Jihad di Al Qaida in Europa”.

L’attentato del 7 luglio 2005, la ricostruzione dell’accaduto e i luoghi colpiti

Il quotidiano Ansa riporta (in un articolo pubblicato nel 2017 con funzione di archivio) diverse informazioni per ricostruire l’avvenimento. Si trattò di una serie di attacchi kamikaze che colpirono il trasporto pubblico  della capitale del Regno Unito.  La prima esplosione avvenne alle ore 8:51, all’interno del tunnel, che collegava le stazioni della metropolitana di Aldgate East, Morgate e Liverpool Street.

Dopo ben 5 minuti, una nuova esplosione aveva colpito la galleria della Piccadilly Line, mentre il treno stava percorrendo la tratta tra le fermate di King’s Cross e Russell Square. L’ultima esplosione di una bomba in un treno avvenne alle 9:17, alla fermata di Edgware Road.  Infine, ben 30 minuti dopo l’innesco dell’ordigno a Edgware Road, ci fu l’ultimo attacco. Si trattò dell’esplosione (causata da una bomba) in un bus a due piani a Travistock Palace.

Le risposte delle istituzioni inglesi e l’intervento di Scotland Yard

Il Ministro degli interni Charles Clarke prese atto dell’accaduto e invitò i propri concittadini a non “spostarsi per motivi futili dalle proprie dimore” e decise di avvisare il Primo ministro Tony Blair (al momento era occupato con un raduno del G8 in Scozia). Alle 13:03 Blair riferì alla stampa che una serie di attentati terroristici avevano colpito la città di Londra; mentre, più tardi, seguì la condanna dell’accaduto da parte del Sindaco locale Ken Livingston.

Clarke ordinò la chiusura della metro, affinché non ci fossero nuove vittime. Alle 17:04  ulteriori informazioni di Scotland Yard giunsero ai giornalisti, divulgate per comprendere meglio le dinamiche degli attacchi. Gli agenti della polizia metropolitana affermarono che gli attentati non erano stati ancora rivendicati da qualche gruppo terroristico. Nel frattempo  il London Ambulance rivelò le stime delle persone colpite: i feriti erano 300 e i morti 45 nel conteggio di quel giorno. 

Il numero delle vittime e il rischio di una nuova serie di attentati pochi giorni dopo 

Successivamente il numero dei decessi salì a 52 vittime (escludendo i quattro  attentatori). In un’articolo del quotidiano britannico Independent, la redazione riportò le identità e le nazionalità delle vittime. 32 di essi erano cittadini britannici, 3 provenivano dalla Polonia, 2 erano originari del Vietnam e c’era stata una vittima proveniente dai seguenti paesi menzionati: Italia, Francia, Ghana, Afghanistan, India, Mauritius, Nuova Zelanda, Romania, Nigeria, Sri Lanka, Turchia, Iran, Grenada, Israele e Kenya Anche il numero dei feriti era aumentato, passando dall’originario 300 a 700

Una nuova strage sarebbe potuta accadere il 21 luglio dello stesso anno, quando le forze dell’ordine londinesi scoprirono ben 4 bombe piazzate nelle stazioni di Shepherd’s Bush, Warren Street e Oval e su un bus a Shoreditch. Come riportato da AGI, gli ordini non esplosero a causa di un difetto e il presunto attacco non era collegato a quello del 7 luglio. 

Fonte immagine di copertina: Wikipedia Commons

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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