Il 10 aprile 2024 si è tenuto presso l’Hotel Vesuvio un evento organizzato dalla celebre make-up artist Benedetta Riccio. Una stupenda suite è stata messa a disposizione per tutte le clienti che si sono prenotate per partecipare a questa beauty experience, e durante l’evento un team di make-up artist è stato messo a disposizione per una seduta personalizzata di make-up, nella quale sono stati dati consigli su come e quali prodotti utilizzare per enfatizzare i propri lineamenti. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Benedetta Riccio, che ci ha parlato del suo percorso verso la strada del make-up e delle sue idee al riguardo.
L’intervista a Benedetta Riccio:
Com’è iniziata questa tua strada del make-up, e cosa ti ha portato a creare questa beauty experience?
La strada del make-up l’ho iniziata quasi vent’anni fa quando veramente la moda del make-up era poco diffusa; esistevano le estetiste, non le truccatrici, a meno che non si trattasse di quelle del mondo dello spettacolo che lavoravano in TV. Così ho studiato, sono andata avanti ed oggi mi occupo di formazione a 360°, ho un’accademia che forma dei talenti, perché i più grandi talenti della Campania sono stati comunque creati e soprattutto lanciati dalla mia accademia, e poi è nata la questione della realizzazione del make-up. Perché è nata questa passione? Più che altro c’è sempre stata, ma quello che mi ha spinta a realizzare una linea di make-up è la mia passione per la chimica: mi piace formulare make-up per le donne con una chimica, perché donna. La cosa più bella di far parte del mondo del make-up è che rispetto alle altre aziende che sono delle multinazionali, e quindi ragionano con i numeri, io ancora oggi ragiono col cuore per la realizzazione di ogni mio prodotto. Perché ho deciso di fare quella che io chiamo beauty experience? Perché fare un “evento” sarebbe stato anche forse più mediatico, però mi piace proprio realizzare l’incontro tra donne, è come se fossimo tante amiche e stiamo dedicando una, due, tre ore a parlare, a truccarci; ed è quello che ho voluto realizzare, una coccola tra amiche che se non organizzi attraverso degli orari ed un appuntamento non la si fa mai.
Qual è l’opinione di Benedetta Riccio sullo stereotipo della donna che si vuole “nascondere” o “trasformare in maniera eccessiva” attraverso il make-up?
Io credo che un buon truccatore è un vero truccatore quando il suo risultato riempie di complimenti la donna che ha truccato, che quando esce fuori si sente dire «quanto sei bella»: questo significa che il truccatore ha vinto. Può essere poco o può essere tanto, io penso sempre che il make-up sia come un abito su misura, a me può piacere leggero a te può piacere più pesante, quello non lo metto in dubbio e non lo discuto perché ogni donna deve essere se stessa. Infatti, il mio claim è: «libera di esprimere chi sei», perché è la cosa più bella che ci possa essere. Io credo che un bravo truccatore può fare tanto o può fare poco, ma la donna deve uscire bella e non ben truccata, perché se i complimenti sono rivolti al trucco in quel momento è lui al centro dell’attenzione, e non la tua bellezza. Il segreto di ogni donna è quello di non seguire i trend. Porto un esempio: io non sono alta e non è che mi posso permettere determinate scarpe, anche se mi piacciono o non mi piacciono, a differenza di altre persone che oggettivamente possono essere chilometriche. Ciò comunque non discute che io posso avere altri pregi. Quindi l’importante è sempre seguire quello che ti sta bene, quello che ti piace e mai seguire il trend, perché poi puoi diventare uno scarabocchio in quanto non riflette ciò che sei, ma diventi quello che vogliono gli altri, oppure quello che vuole il trend stesso.
Infine abbiamo chiesto a Benedetta Riccio, quale consiglio si può dare ad un futuro make up artist?
Credo che la formazione sia importante e fondamentale. La vera formazione è quella che crea veramente il truccatore e io lo dico sempre. Quando vengono nella mia scuola, ed io fortunatamente ho centinaia di allievi, non escono mai uguali perché l’insegnante deve essere bravo a insegnare la tecnica, ma la tua arte, ovvero la vena artistica che hai, la devi scegliere tu e lo sai tu. Infatti, durante il percorso formativo si approcciano tante varie tecniche differenti, ed è l’allievo che capisce qual è quella che gli fa tremare il cuore, quella che gli fa provare le farfalle nello stomaco, quindi poi a quel punto si sceglie la strada: c’è chi è più portato per il cinema, chi è più portato per una cerimonia e chi è più portato per la sposa. Quindi oggi ad un ragazzo che vuole diventare truccatore il mio consiglio è quello di non farsi prendere da chi dice «ormai tutti fanno trucco», «tutti fanno gli insegnanti», ma di scegliere bene la sua formazione perché sarà il suo futuro.
In conclusione, penso che tutti dovremmo dedicarci un momento di relax come quello che Benedetta Riccio ha regalato alle sue clienti con questa beauty experience.
Fonte immagine per l’intervista a Benedetta Riccio: ufficio stampa