Come possiamo definire la cucina Tex-mex? Sicuramente come un caleidoscopio di influenze che culmina in una sola identità fortemente condivisa. La cucina Tex-mex non è fatta di mezze misure: è un panorama culinario in continua evoluzione di salse piccanti, bistecche giganti e stufati sostanziosi che popolano le tavole dei texani.
Differenti nazioni hanno abitato il territorio del Texas dalla “scoperta” dell’America: Spagna, Francia, Messico, Stati Uniti d’America; da qui la testimonianza di un paese con un passato eterogeneo e con la presenza di 30 gruppi etnici distinti che hanno apportato una moltitudine di costumi e ricette che sono alla base della tradizione texana.
Dalle ricette provenienti dai texani di origine messicana, i Tejanos, passando per i cherokee e le altre tribù di nativi americani, fino alle genuine ricette dei cowboy e quelle di ispirazione caraibica, scopriamo 5 piatti della cucina Tex-mex da provare assolutamente.
Cucina Tex-mex: Enchiladas al formaggio
Si tratta di due tortillas arrotolate su un un ripieno di di formaggio e cipolle, immerse in una gustosa salsa al chili, servite con fagioli e riso alla messicana. Questa ricetta è l’essenza della cucina Tex-mex, nata e reinterpretata varie volte nel Texas. Sono molte le varianti contemporanee in voga: dal pollo in salsa verde alle verdure grigliate, ai fagioli neri e formaggio di capra, ma l’originale è soltanto quella con il sugo di chili.
Cucina Tex-mex: Tacos
I tacos sono uno dei capisaldi della cucina Tex-mex. Sono la versione texana del fast-food: gustosa, sostanziosa e facile da portare e consumare anche in auto. Vi sono infinite combinazioni di ingredienti: verdure grigliate, pesce, pollo. La base è la tortilla di mais o farina. Se il ripieno è arrotolato con una semplice tortilla, allora parliamo di “soft taco”; se invece la tortilla viene fritta nell’olio fino a diventare croccante, allora stiamo parlando di “crispy taco”.
Cucina Tex-mex: Fajitas di manzo
Le fajitas sono ormai le superstar della cucina Tex-mex. Quando vengono ordinate, vediamo il cameriere arrivare al tavolo con una padella di ghisa colma di carne sfrigolante da appoggiare su un supporto di legno davanti all’ospite, assieme a salse, condimenti vari e tortillas, in modo che le persone possano assemblare i propri tacos personalmente. La fajita, in antichità, era un taglio di carne del manzo che veniva corrisposto ai vaqueros, cow-boys messicani, come paga. I vaqueros facevano marinare la carne per ammorbidirla e infine la cuocevano sulla griglia. In seguito, furono introdotte numerose varianti come il pollo o il pesce.
Cucina Tex-mex: Quesadilla
Si tratta di una tortilla di mais o farina bianca scaldata sulla piastra, cosparsa di formaggio grattugiato. Una volta fuso il formaggio, si aggiungono altri ingredienti come fagioli, carne, verdure, si ricopre il tutto con un’altra tortilla e si fa cuocere da entrambi i lati. Ogni quesadilla viene poi tagliata a triangoli e viene servita accompagnata con guacamole, pico di gallo e panna acida.
Cucina Tex-mex: Seafoog Gumbo
La Louisiana confina ad est con il Texas ed è famosa per la sua cucina dove i retaggi cajun e creolo sono il risultato di influenze africane, francesi, spagnoli, inglesi e dei nativi americani. Queste stesse influenze sono, in seguito, filtrate anche nella cucina Tex-mex, dando vita al gumbo, quintessenza della cucina cajun. Si tratta di uno stufato di pesce il cui elemento più importante per la sua riuscita è il roux, una base color caramello che che dona al risultato finale un sapore intenso. Il gumbo di mare è molto comune sulla costa del Golfo del Messico dove il granchio è molto diffuso ma anche il merluzzo può essere un ottimo sostituto.
Cucina Tex-mex: Cioccolata calda alla messicana
Ovviamente la cucina Tex-mex presenta anche ricette dolci. Questa ricetta della tradizione mesoamericana risale a centinaia di anni fa quando i baccelli del cacao venivano pestati con acqua, peperoncini e vaniglia, ottenendo così una bevanda spumosa che gli aztechi chiamavano xocolatl. I Conquistadores impararono questa ricetta e la portarono in Sicilia, a Modica nel XVI. Gli Aztechi consumavano xocolatl prevalentemente amaro, solo in seguito gli spagnoli aggiunsero lo zucchero e questa versione entrò a far parte della cucina texana tradizionale.
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