Ricetta dell’idromele, una bevanda vichinga

ricetta dell'idromele

L’idromele è una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele e si tratta, probabilmente, del prodotto fermentato più antico del mondo, poiché, infatti, si è avuta prova del suo consumo già nell’Antico Egitto, circa due millenni prima di Cristo. Per questa preparazione, non è necessario alcun tipo di coltivazione, a differenza della birra, poiché bastano solo acqua e miele per realizzarla. Apprezzato fin dall’antichità, l’idromele ha rappresentato una componente fondamentale di molte civiltà antiche, la più preminente quella scandinava vichinga, nella cui mitologia questa bevanda compare spesso. Infatti, questa era la bevanda preferita di Odino. Durante il Medioevo, in Europa, si era soliti regalare ad una coppia di novelli sposi l’equivalente di una luna, dunque di un mese, di idromele, in modo da incoraggiarli nel concepimento di un figlio: è da qui che deriva la famosa luna di miele. In questo articolo, scopriremo la ricetta dell’idromele.

Per la ricetta dell’idromele ci servirà:

  • 3,5 litri d’acqua in bottiglia;
  • 1,3 kg di miele;
  • mezza bustina di lievito di birra secco;
  • una damigiana;
  • un sifone;
  • un airlock per la fermentazione;
  • bottiglie di vetro con chiusura ermetica a leva.

Procedimento

Prima di procedere con la ricetta dell’idromele, dobbiamo fare in modo che gli strumenti con i quali lavoreremo siano puliti e sterili. In un contenitore capiente versiamo il miele, seguito dall’acqua e poniamo sul fuoco a fiamma media, in modo da scaldare il composto ma non portarlo a bollore e mescoliamo fino a quando il miele non si sarà sciolto. A questo punto idratiamo il lievito di birra con un po’ d’acqua e zucchero (o miele) e aggiungiamolo al composto, mescolando accuratamente. Con un imbuto trasferiamo il composto nella damigiana, assicurandoci di lasciare abbastanza spazio fra il composto e l’apertura della damigiana. Posizioniamo l’airlock, poiché questo permetterà al processo di fermentazione di avvenire e farà fuoriuscire tutti i relativi gas. A questo punto non ci resta che aspettare. Posizioniamo la damigiana in un luogo buio, fresco e asciutto e attendiamo circa sei settimane. Questo sarà il tempo necessario affinché la fermentazione si completi. Noteremo che vi saranno tante bolle sia nell’airlock e sia nella damigiana e questo è un buon segno: vuol dire che il processo di fermentazione è iniziato. Nel corso delle sei settimane successive, noteremo anche dei sedimenti sul fondo della damigiana: non dobbiamo preoccuparci, è un normale passaggio nella ricetta dell’idromele. Alla fine delle sei settimane, saremo pronti per imbottigliareCon l’aiuto di un sifone, trasferiamo l’idromele dalla damigiana alle bottiglie, facendo attenzione a fermarci in tempo, lasciando i sedimenti nella damigiana. Conserviamo l’idromele in un luogo buio, fresco e asciutto per sei mesi. Dopodiché potremo servirlo e gustarlo.

Questa è la ricetta dell’idromele classica ma, in verità, questo è un tipo di alcolico che si presta ad innumerevoli variazioni: infatti, è possibile aggiungere ogni tipo di frutta e di spezia per insaporire ancora di più questa bevanda che, in passato, si credeva fosse la preferita degli dei.

Fonte immagine in evidenza: Freepik 

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