Il disturbo da bodydysmorphia: tutto ciò che c’è da sapere

Il disturbo da bodydysmorphia

La bodydysmorphia, in italiano disturbo da dismorfismo corporeo o anche dismorfofobia, è un disturbo di tipo psichiatrico con ripercussioni  e conseguenze spesso fisiche. Questo disturbo ha subito un importante incremento, soprattutto negli ultimi anni, da quando molti sport agonistici, tra cui bodybuilding, powerlifting e tanti altri sono divenuti maggiormente conosciuti al pubblico di giovani sportivi.

Quali sono gli effetti del disturbo da bodydysmorphia?

Gli effetti del disturbo da bodydysmorphia sono legati maggiormente alla sfera estetica e non per questo motivo per forza legati ai disturbi alimentari. La sensazione di trovarsi allo specchio e notare difetti, sentirsi poco appagati e non a proprio agio con il proprio corpo, la costante convinzione di non notare miglioramenti pur essendosi allenati per ore ed ore in un ambiente come la palestra, sono solo alcuni degli effetti che questo disturbo comporta. La bodydysmorphia porta spesso e volentieri agli atleti ad allenarsi così tanto da provocare un sovrallenamento muscolare o in casi ancor più estremi, ove il disturbo tocca l’apice della sua negatività, a trattamenti di chirurgia estetica che mirano ad alleviare questi difetti fisici, i quali, secondo il paziente, esistono nel proprio corpo seppur non riuscendo ad ottenere il risultato sperato.

Chi si occupa della diagnosi dal disturbo di bodydysmorphia?

Il disturbo da bodydysmorphia non è sempre facile da individuare, o meglio, da diagnosticare. Di questo specifico fenomeno ad occuparsi della diagnosi è lo psichiatra, in quanto essendo il disturbo di tipo psichiatrico, la figura competente dello psichiatra saprà sicuramente qualcosa in più rispetto ad una professionista come il nutrizionista sportivo, o ancora il dietista. I diversi psichiatri che sono entrati in contatto con i pazienti affetti da questo disturbo hanno più volte messo in luce che le cause di quest’ultimo, possono essere legate alla sfera emozionale e quindi essere di tipo emotivo, magari legate all’infanzia, agli eccessivi cambiamenti fisici nel corso della vita del singolo paziente, o ancora ambientali e talvolta anche genetiche.

C’è disinformazione sul disturbo da bodydysmorphia?

Il disturbo da bodydysmorphia viene quasi sempre, dall’ambiente sociale e circostante al paziente, scambiato per un capriccio o addirittura per una volontà da parte di questi di voler ricevere maggiori attenzioni dall’ambiente sociale nel quale si trovano. Alcuni pazienti a causa di queste considerazioni altrui non riescono a placare questa loro condizione cadendo in un baratro così buio da causare molto spesso dei danni gravi alla propria emotività o nei casi peggiori, al loro stesso corpo, danneggiando sostanzialmente loro stessi. Quindi, sì, assolutamente, c’è disinformazione. La progressione mediatica nel mondo in cui si vive oggi, però, potrebbe essere utilizzata per mettere fine a questa situazione ed accogliere questo disturbo al pari di tanti altri nell’ambiente dello sport che, seppur dimenticati, continuano ad esistere e ad intaccare la vita di numerosi atleti.

Fonte immagine: Wikicommons

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