La lingua italiana è una lingua affascinante, ricca di contaminazioni e di storie. È una lingua prestigiosa e, tra le lingue romanze, è quella che più assomiglia al latino. Il lessico italiano è formato da parole e locuzioni che, talvolta, i parlanti nativi utilizzano senza conoscerne il significato. Vediamo l’origine che sta alla base di alcune espressioni italiane.
1. Tra le espressioni italiane, “lapalissiano” è un aggettivo il cui utilizzo è desueto e raffinato ma pochi sanno la storia che si cela dietro questa parola. Nel 1525, Jacques De Chabannes, signore di Lapalice, era un maresciallo francese, morto nella battaglia di Pavia. Rimasto nel cuore dei suoi uomini si dice che essi scrissero canti per ricordarlo. Una strofa di questi recita: «LaPalice est mort, il est mort devant Pavie; s’il n’estoit pas mort, il seroit encore en vie.» (“Lapalice è morto, è morto davanti a Pavia; se non fosse morto, sarebbe ancora in vita.“).
Per cui il modo di dire “verità lapalissiana” sta ad indicare un’ovvietà, come dire “l’acqua è bagnata”. In realtà si dice che questa versione sia uno storpiamento del canto originale che recita «Si il n’était pas mort, il ferait encore envie», ossia “se non fosse morto, farebbe ancora invidia.”
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2. Seconda tra le espressioni italiane qui trattate, “avere la coda di paglia” deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe a cui venne mozzata la coda. Gli amici per consolarla ne costruirono una di paglia. La voce si diffuse tra gli animali, arrivando fino ai contadini che conoscendo il punto debole della volpe, decisero di appiccare dei fuochi attorno ai pollai per evitare che la volpe mangiasse i polli. La volpe allora non si avvicinò mai più ai pollai per evitare di prendere fuoco. Per cui qualcuno che ha “la coda di paglia” sta ad indicare una persona che sa di avere un difetto o di aver fatto qualcosa per cui è sempre sospettosa.
3. “Le bugie hanno le gambe corte” è un’altra delle espressioni italiane che derivano da una favola o da un mito. Il significato è che presto la verità viene a galla, le bugie non sono destinate a durare. L’origine deriva da un racconto di Fedro, ambientato nella bottega dell’artigiano Prometeo che fece una statua intitolata Verità. Nella notte il suo apprendista Inganno, volle emularlo per cui cominciò a fare una statua uguale ma l’argilla finì, quindi la statua rimase senza piedi e con le gambe corte. Da qui il modo di dire, poiché alla copia Prometeo diede il nome di menzogna.
4. “Essere al verde” fa parte delle espressioni italiane utilizzate per indicare la mancanza di soldi e deriverebbe da un’antica consuetudine che consisteva nel dipingere di verde il fondo delle candele. Quindi quando si accendeva una candela e questa arrivava alla parte verde bisognava gettarla e utilizzarne un’altra. Le persone meno abbienti però non potevano permettersi di sostituire così velocemente la candela e quindi lasciavano consumare anche la parte verde.
Come possiamo notare, molte espressioni italiane, che utilizziamo nella vita quotidiana, hanno un’origine e una storia a noi sconosciuta che affonda nel mito, in abitudini antiche o addirittura nella Storia.
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