Gli insediamenti vichinghi in Europa e nel mondo

Gli insediamenti vichinghi in Europa e nel mondo

Quando parliamo di vichinghi, spesso li associamo a un singolo popolo. In realtà, il termine indicava guerrieri, esploratori e mercanti norreni che, a bordo delle loro particolari imbarcazioni e con le loro armi, compivano scorrerie in tutta Europa. Queste spedizioni non furono solo razzie: portarono alla fondazione di numerosi e duraturi insediamenti, la cui eredità è visibile ancora oggi in molti luoghi.

Principali insediamenti vichinghi e la loro eredità

Per avere una visione d’insieme, ecco una tabella che riassume alcuni degli insediamenti più significativi fondati dai vichinghi e il loro impatto duraturo.

Insediamento (Nome norreno) Localizzazione attuale
Jórvík York, Inghilterra
Dyflin Dublino, Irlanda
Holmgård (e la Rus’) Novgorod e Kiev, Russia/Ucraina
L’Anse aux Meadows Terranova, Canada

Le cause dell’espansione vichinga

Tra i motivi che troviamo nell’espansione vichinga regna una teoria molto diffusa, ovvero quella della “fuga” dalla feroce cristianizzazione di Carlo Magno. Altra teoria è quella che i vichinghi migrarono perché il sovrappopolamento aveva messo in crisi il potenziale agricolo della madre patria scandinava. Sta di fatto che l’obiettivo iniziale di molti raid fu l’Inghilterra, dove furono fondati i primissimi e più importanti insediamenti.

Nelle Isole Britanniche: Inghilterra e Irlanda

Per quanto riguarda l’Inghilterra, un insediamento vichingo fondamentale fu la città di York, ribattezzata Jórvík dopo la conquista. Questa divenne la capitale di un vasto territorio nel nord dell’Inghilterra noto come Danelaw, un’area governata da leggi e usanze danesi. Da lì, i vichinghi spostarono la loro attenzione anche su Irlanda e Scozia. Troviamo importanti insediamenti vichinghi nelle isole Shetland, Orcadi ed Ebridi. In Irlanda, la capitale Dublino (Dyflin) fu fondata come base vichinga, così come altre città portuali quali Limerick, Wexford, Waterford e Leixlip. Per approfondire l’eredità vichinga a York, è possibile visitare il sito del Jorvik Viking Centre, un museo che ricostruisce la vita nella città norrena. Si può quindi dire che gran parte della Gran Bretagna e dell’Irlanda che conosciamo oggi, un tempo conviveva pienamente con questi guerrieri per via dei loro insediamenti.

In Francia e nel Sud Europa

Gli insediamenti vichinghi hanno luogo anche più a sud. L’esempio più famoso è in Francia, dove il capo vichingo Rollone ottenne il territorio che da loro prese il nome di Normandia, la “terra degli uomini del Nord”. Questo insediamento ebbe conseguenze storiche enormi, dato che i discendenti di questi vichinghi, i Normanni, avrebbero poi conquistato l’Inghilterra e l’Italia meridionale. Incursioni e insediamenti minori sono documentati anche in Spagna e in Portogallo, con la conquista temporanea di Siviglia. Per quanto riguarda l’Italia meridionale, più nello specifico in Sicilia, il poeta islandese Snorri Sturluson racconta di incursioni vichinghe in diverse città, tra cui Siracusa, anche se queste non portarono a insediamenti stabili come quelli normanni successivi.

Nell’Est Europa: la via dei Variaghi e la Rus’ di Kiev

I vichinghi, noti in queste regioni come Variaghi o Rus’, colonizzarono e formarono insediamenti anche in Europa orientale. Seguendo le rotte fluviali, fondarono centri commerciali e politici strategici come Staraja Ladoga e Novgorod. Questi insediamenti furono il nucleo di quello che sarebbe diventato il primo stato slavo orientale, la Rus’ di Kiev, da cui discendono le odierne Russia, Bielorussia e Ucraina.

Oltre l’Atlantico: Groenlandia e America

I vichinghi erano navigatori senza pari. Dopo aver colonizzato l’Islanda, raggiunsero la Groenlandia dove stabilirono colonie durature. Da lì, intorno all’anno 1000, guidati da Leif Erikson, arrivarono in America settentrionale, quasi 500 anni prima di Colombo. Fondarono un insediamento stagionale a L’Anse aux Meadows, nella parte settentrionale di Terranova in Canada. Questo sito, oggi patrimonio dell’umanità UNESCO, è la prova inconfutabile della presenza vichinga nel continente americano.

Altre informazioni e curiosità sugli insediamenti vichinghi

Quali erano le principali colonie vichinghe?

Le principali e più durature colonie vichinghe includono il Danelaw in Inghilterra (con capitale Jórvík/York), Dublino e altri porti in Irlanda, la Normandia in Francia, l’Islanda, la Groenlandia e i centri della Rus’ di Kiev (come Novgorod e Kiev) in Europa orientale.

I vichinghi sono arrivati in Italia?

Sì, i vichinghi compirono incursioni e razzie anche nel Mediterraneo, toccando le coste italiane e in particolare la Sicilia. Tuttavia, non crearono insediamenti stabili e permanenti come in altre parti d’Europa. La grande presenza norrena in Sud Italia avvenne successivamente, con la conquista normanna, portata a termine dai discendenti dei vichinghi insediatisi in Normandia.

Qual era la capitale dei vichinghi?

Non esisteva un’unica “capitale dei vichinghi” perché non erano un impero unificato. Esistevano però importanti centri di potere e commercio che fungevano da capitali regionali per i diversi gruppi. Tra le più importanti si possono citare Jórvík (York) per il Danelaw, Dublino per l’Irlanda e Kiev per la Rus’.

Chi ha scoperto l’America prima di Colombo?

Le prove archeologiche confermano che i vichinghi, guidati dall’esploratore Leif Erikson, approdarono in Nord America intorno all’anno 1000 d.C. L’insediamento di L’Anse aux Meadows in Canada è la testimonianza fisica di questo primato, avvenuto quasi cinque secoli prima del viaggio di Cristoforo Colombo.

Articolo aggiornato il: 04/09/2025

Fonte dell’immagine di copertina: Wikipedia

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Appassionato di film (di quelli soporiferi, sia chiaro, non di quelli interessanti) ma anche studente di lingua tedesca e russa all'università di Napoli "L'Orientale".

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