Occhi Sanpaku: significato, leggende e personaggi famosi
Secondo un’antica leggenda orientale, probabilmente di origine cinese, il destino degli esseri umani sarebbe scritto nei loro sguardi. In particolare, chi possiede gli occhi Sanpaku sarebbe destinato a una vita sconsolata e incompresa. Ma cosa sono esattamente gli occhi Sanpaku? Conosciuti anche come “sanpaku gan” (三白眼) in giapponese, rappresentano una particolare tipologia di occhi in cui l’iride, la parte colorata dell’occhio, è di dimensioni ridotte, tanto da coprire solo due terzi o meno dell’asse verticale dell’occhio. Il termine Sanpaku, che letteralmente significa “tre bianchi” o “tre vuoti”, si riferisce proprio alla sclera, la parte bianca dell’occhio, visibile in modo evidente sopra o sotto l’iride.
Cos’è lo sguardo Sanpaku? Definizione e origini
Per capire se si è Sanpaku, basta guardarsi allo specchio: la testa deve rimanere dritta, senza sorridere né abbassare il mento. Se la sclera è ben visibile sopra o sotto l’iride, allora si ha lo sguardo Sanpaku. Ma da dove nasce questa credenza? Più che una leggenda, si tratta di una superstizione, probabilmente originata dalla medicina tradizionale cinese. Secondo questa disciplina, lo sguardo Sanpaku era un modo per identificare uno squilibrio energetico. All’epoca, gli individui che presentavano questa caratteristica venivano considerati come spiritualmente avanzati o con tendenze maligne.
La leggenda orientale degli occhi Sanpaku e il destino
Secondo la leggenda, le persone questi occhi sono destinate a un destino infausto. Si crede che una persona Sanpaku dia segni d’instabilità mentale e che, prima o poi, sarà vittima di un triste presagio. Questa credenza, radicata nella cultura popolare, non ha però alcuna valenza scientifica.
Occhi Sanpaku e medicina tradizionale cinese: uno squilibrio energetico
Nella medicina tradizionale cinese, lo sguardo Sanpaku era considerato un segno di squilibrio fisico e spirituale. Si riteneva che l’energia vitale, il Qi, non fluisse correttamente in queste persone, portando a problemi di salute e a un carattere instabile.
La teoria di George Ohsawa sugli occhi Sanpaku
Colui che ha esaminato nel dettaglio la causa e la cura dell’occhio Sanpaku è George Ohsawa, pseudonimo di Nyoiti Sakurazawa. Si tratta di un divulgatore di famose e antiche tradizioni orientali, dall’agopuntura alla cerimonia del tè, senza però alcuna formazione in ambito medico. Secondo Ohsawa, gli occhi Sanpaku sarebbero la manifestazione di segni di squilibrio fisico e mentale. Una vita difficile, dettata spesso e volentieri dalle dipendenze e da una morte violenta. Nel 1965 rilascia il libro “You Are All Sanpaku” (in italiano “Siete tutti Sanpaku”), diffondendo questa teoria in Occidente. Nel suo scritto, Ohsawa consiglia una dieta macrobiotica da seguire per correggere gli occhi Sanpaku, per lui indice di una condizione mentale instabile che può diventare pericolosa.
Il libro “You Are All Sanpaku” e la dieta macrobiotica
Nel suo libro, Ohsawa descrive la dieta macrobiotica come un regime alimentare basato su cereali integrali, verdure, legumi e alghe. Secondo l’autore, questa dieta può aiutare a riequilibrare l’organismo e a correggere lo sguardo Sanpaku, migliorando così la salute fisica e mentale.
Tipologie di occhi Sanpaku: Yin e Yang
Secondo la leggenda, esistono due tipi di occhi Sanpaku, legati ai principi dello Yin e Yang:
Occhi Sanpaku Yin: lo sguardo malinconico
Il Sanpaku Yin è l’occhio che presenta la sclera inferiore, ovvero uno spazio bianco sotto l’iride. Questo sarebbe sintomo di una malattia mentale, di uno squilibrio spirituale e fisico che porta, come già accennato, all’abuso di alcool e sostanze. Gli occhi Sanpaku Yin denotano anche un animo delicato e sensibile che viene messo a dura prova dal mondo esterno. Secondo alcune interpretazioni, lo sguardo malinconico del Sanpaku Yin potrebbe essere causato dall’uso costante di droghe o dalla stanchezza eccessiva, poiché il nervo ottico si contrae.
Occhi Sanpaku Yang: lo sguardo inquietante
Il Sanpaku Yang, al contrario, indica lo sguardo inquietante poiché l’iride è spostata verso il basso e la sclera si trova in alto. La tipologia Yang è la più rara in assoluto e, secondo la leggenda, questi sarebbero gli occhi Sanpaku dell’assassino o del violento.
Personaggi famosi con gli occhi Sanpaku
Diversi personaggi noti, nel corso della storia, hanno presentato questa caratteristica dello sguardo.
Esempi di occhi Sanpaku Yin: da Lady Diana a Michael Jackson
Per quanto riguarda gli occhi Sanpaku Yin, alcuni esempi celebri sono:
- La principessa Diana, la quale ha sofferto per anni a causa del suo animo nobile e sensibile. Muore violentemente in un incidente stradale;
- Anche il cantante e ballerino Michael Jackson li aveva Sanpaku Yin: dal carattere introspettivo e gentile, anche lui ha avuto un’infanzia dura e una vita controversa finché non è venuto a mancare per un’overdose da farmaci;
- Un’altra cantante, Madonna: la sua vita è stata difficile e attraversata da elogi e insuccessi;
- La cantante e ballerina R&B, hip hop e soul Aaliyah, morta in un incidente aereo;
- Amy Winehouse, la cui vita è stata segnata dalla depressione e dall’abuso di sostanze;
- L’attrice Marilyn Monroe, nata da una madre schizofrenica e da un padre sconosciuto, abbandonata nell’infanzia e adottata da varie famiglie;
- John Lennon, che nella canzone Aisumasen (I’m Sorry) del 1973 canta: “When I’m down real sanpaku. And I don’t know what to do. Aisumasen Yoko san. All I had to do was call your name. Yes, all I had to do was call your name”.
Esempi Sanpaku Yin: Lady Diana, Michael Jackson, Madonna
(Fonte foto collage: Wikipedia)
Esempi di occhi Sanpaku Yang: Charles Manson e Jimmy Savile
Due esempi eclatanti sono:
- Charles Manson, serial killer;
- Il DJ e conduttore televisivo Jimmy Savile, lodato e amato per anni dai britannici e in primis dai reali inglesi. Si è scoperto solo dopo la sua morte che in vita era stato stupratore seriale, pedofilo e necrofilo.
Charles Manson e i suoi evidenti Sanpaku Yang.
(Fonte: Wikipedia)
Verità o superstizione?
In conclusione, gli occhi Sanpaku rimangono un fenomeno affascinante, sospeso tra scienza e superstizione. Sebbene non ci siano prove scientifiche che colleghino questa caratteristica fisica a un particolare destino o a problemi di salute mentale, la leggenda degli occhi Sanpaku continua a vivere nella cultura popolare, alimentata da storie e da presunti esempi di personaggi famosi.
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikipedia